La Chiesa, che tanto spesso invoca un Dio di amore e di giustizia, ha servito veramente la libertà delle persone nel corso della storia? Sesboüé non teme di affrontare qui l'argomento spinoso, con franchezza e coraggio, facendo entrare in risonanza prospettiva teologica e prospettiva storica. La libertà è una rivelazione fondamentale della Scrittura. Appartiene alla vocazione degli esseri umani, in virtù della creazione ricevuta in dono dalle mani di Dio. Dunque è perfettamente legittimo interrogare la responsabilità della Chiesa in quest'ambito: come spiegare certe tragiche zone d'ombra? Quelle, per esempio, costituite dalla schiavitù e dalla tratta dei neri o dalla persecuzione degli "eretici" nell'Inquisizione, le cui procedure furono spesso ingiuste, crudeli e per nulla rispettose della dignità delle persone. Perché uno scarto di tale portata rispetto all'ideale evangelico? Un passato scomodo, con gli abusi che la storia ha registrato, continua a interpellare noi e la nostra fede, esigendo una seria rilettura. «Finché continuerà il nostro tempo, dovremo sempre convertirci di nuovo al vangelo. La presenza dello Spirito nella chiesa esiste proprio a questo scopo: darle i mezzi per convertirsi» (Bernard Sesboüé). Una sana e onesta riflessione, in chiave storico-teologica, sulle responsabilità della chiesa.
Quali ministeri nella chiesa di oggi e per il mondo di domani? Con la padronanza e la chiarezza che lo contraddistinguono, Bernard Sesboüé affronta in modo metodico questa domanda. Lo fa con le risorse della riflessione teologica, con un'umile passione per le responsabilità a cui la chiesa non può sottrarsi, con una luminosa speranza nell'attraversare le nostre titubanze. Per venire incontro, all'insegna della speranza, alle nostre esitazioni o ai nostri malesseri. L'autore ci invita in primo luogo a verificare il linguaggio che usiamo e i punti fermi su cui poggiamo: perché esitiamo a designare come "ministeri" certi ruoli dei battezzati non ordinati? Sesboüé riflette poi sullo status di quei laici, donne e uomini, che svolgono un ruolo effettivo e individuabile nella chiesa cattolica, distinguendo accuratamente ciò che rientra nell'ambito del battesimo comune e ciò che deriva da una partecipazione alla responsabilità pastorale. Infine affronta la questione - delicata, ma urgente - dell'ordinazione al ministero pastorale: che fare, quando i sacerdoti sono sempre di meno, in una chiesa che non può privarsi dell'eucaristia o della riconciliazione sacramentale?
Come orientarsi fra le svariate discipline che rientrano nell'orbita della teologia? Anzi: che cosa si intende esattamente con "teologia"? Queste pagine si propongono di chiarire i concetti in gioco e di offrire un insieme di informazioni non solo corrette ma adeguate su un ambito che è davvero vasto. Prendendo come proprio centro di gravità la teologia dogmatica, quest'opera intende inquadrarla alla luce del suo passato, del suo presente e del suo avvenire. Sesboüé spiega allora che la teologia dogmatica non è il dogma: è la disciplina umana che cerca di capire nel modo migliore il contenuto del dogma. Dal punto di vista cristiano, la teologia avrà come oggetto centrale l'evento storico raccontato nella Bibbia e il cui apice è la venuta, morte e risurrezione di Gesù di Nazaret, proclamato dai cristiani Cristo e Signore, e adorato come Dio. Questo avvenimento prosegue in un'altra storia, quella della Chiesa, di cui Gesù di Nazaret è il fondatore e il fondamento. Per questo motivo, la teologia cristiana è in larga misura una storia, scienza dell'uomo per eccellenza. Una introduzione solida e sintetica alla teologia cristiana.
Come può il credente raffigurarsi lo Spirito Santo nel concerto della Trinità? Lo Spirito non è che il partner di una preghiera nella liturgia, la quale riconduce tutto al Padre, pur facendosi talora la concessione di indirizzare alcune preghiere direttamente al Figlio. Le preghiere della Chiesa rivolte allo Spirito Santo non sono che tardive: Veni Creator Spiritus! o Veni Sancte Spiritus!
Questa difficoltà indica l’esistenza di un problema teologico. Lo Spirito Santo è rivelato e mostrato come la terza «persona» della santissima Trinità. Ma, mentre vediamo bene come il Padre e il Figlio possano essere considerati «persone», ossia interlocutori viventi della nostra fede e della nostra preghiera, ci troviamo disarmati di fronte allo Spirito. Che cosa si dice veramente quando si afferma che lo Spirito è una persona?
Destinatari
Docenti e studenti di teologia, sacedoti e cultori di teologia.
Autore Bernard Sesboüé, nato nel 1929 a Suze-surSarthe, è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1948 e, dopo gli studi filosofici e teologici, ha insegnato in varie università teologia e patrologia. Ha fatto parte della Commissione teologica internazionale, è copresidente cattolico del Groupe de Dombes e professore emerito presso il “Centre international d’études pédagogiques” di Sèvres. È autore di numerose opere, di cui molte pubblicate in italiano dalle Edizioni San Paolo: La personalità dello Spirito Santo. In dialogo con Bernard Sesboüé (a cura di S.Tanzarella, 1998); «Fuori dalla Chiesa nessuna salvezza». Storia di una formula e problemi di interpretazione (2009); L’avvenire della fede. La teologia del XX secolo (2009).
«Quando Dio si fa vicino all’uomo in modo sconvolgente, il mondo lo accusa di promiscuità». L’ambizione di queste pagine è chiara: fare il punto sull’attualità della riflessione riguardante Maria. Senza la pretesa di rendere semplice ciò che è complesso e basandosi su una seria rilettura biblica, storica e teologica, Bernard Sesboué presenta i progressi compiuti dall’ecumenismo su un argomento così delicato che scoraggiò ogni dialogo, non evitando tuttavia il contenzioso secolare sulle definizioni cattoliche dell’immacolata concezione e dell’assunzione al cielo, né i dibattiti relativi al ruolo di Maria nell’incarnazione, la questione della sua verginità, quella dei «fratelli e delle sorelle» di Gesù e il difficile rapporto fra la Scrittura e la tradizione.
Destinatari
Utile a educatori e operatori pastorali, ma anche per tutti gli studiosi di mariologia.
Autore
Bernard Sesboüé, teologo e professore al Centre Sevres di Parigi, è autore di numerose opere di successo come N’ayez pas peur, Desclèe de Brouwer, 1996, Croire, Droguet et Ardant, 1999, Le Christ hier, aujourd’hui et demain Desclèè de Brouwer, 2004 e Hors de l’Eglise pas de salut, Desclée de Brouwer, 2004.
Come rendere conto – mediante l’intelligenza teologica – della fede cheabita il cattolicesimo? Questa domanda ha sempre accompagnato il gesuita Bernard Sesboüé nel suo percorso di studi e di ricerche e nella sua lunga esperienza di docente. Con l’aiuto delle domande di Marc Leboucher, Bernard Sesboüé delinea un panorama straordinario della teologia dell’ultimo secolo, un periodo di rinnovamento teologico segnato dalla presenza di grandi autori come de Lubac, von Balthasar o Rahner, dal Vaticano II e dalle sue conseguenze, finoa oggi. Vengono affrontate le questioni centrali della teologia: come parlare di Dio? Che cos’è la Rivelazione? Che cosa significa l’espressione “Gesù della storia e Cristo della fede”? Abbiamo bisogno della Chiesa? Nel rispondere non si dimenticano i temi più attuali e scottanti:il rapporto tra la Chiesa ela secolarizzazione,le nuove forme di religiosità,l’evoluzione del cattolicesimo,il dialogo ecumenico. Lo stile rigoroso e critico di un grande teologo si unisce qui alla passione e alla speranza nell’avvenire della fede cristiana.
AUTORE Bernard Sesboüé,nato nel 1929 a Suze-surSarthe (Francia centro-occidentale),è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1948 e, dopo gli studi filosofici e teologici,ha insegnato in varie università teologia e patrologia.Ha fatto parte della Commissione teologica internazionale,è copresidente cattolico del Groupe de Dombes e professore emerito presso il Centre international d’études pédagogiques di Sèvres. È autore di numerose opere, di cui molte pubblicate in italiano dalle Edizioni San Paolo – Gesù Cristo nella tradizione della Chiesa. Per una attualizzazione della cristologia di Calcedonia (1987); Gesù Cristo l’unico mediatore: I. Problematica e rilettura dottrinale(1991),II.I racconti della salvezza:soteriologia narrativa(1994); La personalità dello Spirito Santo. In dialogo con Bernard Sesboüé(a cura di S.Tanzarella, 1998); «Fuori dalla Chiesa nessuna salvezza». Storia di una formula e problemi di interpretazione(2009) – e presso altre case editrici: Riconciliati in Cristo(1990);Storia dei dogmi (4 volumi,in collaborazione con altri autori, 1996-1998); Cristologia fondamentale(1997);Credere. Invito alla fede cattolica(2000).
“Fuori dalla Chiesa nessuna salvezza”.Come comprendere questo detto? È la domanda che si pone il teologo Bernard Sesboué.Non costituisce l’espressione più compiuta di un atteggiamento di esclusione nei confronti di tutti quelli che non condividono la fede cattolica? La formula, che in partenza riguardava quelli che erano tentati di lasciare la Chiesa,è stata spontaneamente e massicciamente estesa a tutti quelli che, nello spazio dell’Europa e del mondo mediterraneo, restavano materialmente al di fuori della Chiesa. Ma allora, come applicarla agli indiani del Nuovo Mondo, scoperti all’alba dei tempi moderni,che non avevano ricevuto l’annuncio del Vangelo e ai quali non si poteva imputare alcun rifiuto della Chiesa? L’impatto di queste scoperte porterà il detto a una regressione lenta e prudente,ma continua.Si puntualizzerà nel XIX secolo che la formula non vale che nel caso di rifiuto colpevole della Chiesa. Ma bisognerà attendere il XX secolo, con i lavori di Henri de Lubac e l’apporto del Concilio Vaticano II, per assistere a un cambiamento decisivo di prospettiva:la salvezza non è più considerata in maniera individuale come un obbligo che incombe per prima cosa su ciascun essere umano; esso costituisce in primo luogo e innanzitutto una responsabilità comunitaria di tutta la Chiesa.L’espressione antica può dunque fare posto a una nuova:«La salvezza con la Chiesa».Non c’è nessuna esclusione,ma una proposta fatta a tutti,che passa attraverso la mediazione di Cristo e la missione della Chiesa. Si aprono così dei cammini di dialogo e una nuova percezione dell’atto di credere. È lo studio di questo rovesciamento copernicano che propone qui Bernard Sesboué con un appassionante percorso teologico e storico.L’autore si interessa ugualmente alla difficile questione dell’interpretazione delle formule dogmatiche.
AUTORE Bernard Sesboué,nato nel 1929 a Suzesur-Sarthe (Francia centro-occidentale),è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1948 e,dopo gli studi filosofici e teologici,ha insegna-to in varie università teologia e patrologia.Hafatto parte della Commissione teologica internazionale,è copresidente cattolico del “Gruppo di Dombes” e insegna al centro Sèvres.È autore di numerose opere,di cui molte pubblicate in italiano dalle Edizioni SanPaolo – Gesù Cristo nella tradizione della Chiesa. Per una attualizzazione della cristologia di Calcedonia(1987);Gesù Cristo l’unico mediatore: I. Problematica e rilettura dottrinale(1991),II. I racconti della salvezza: soteriologia narrativa (1994);La personalità dello Spirito Santo. In dia-logo con Bernard Sesboué(cur.S.Tanzarella, 1998);La teologia del XX secolo e l’avvenire della fede. Colloquio con Marc Leboucher(2009)– e da altre editrici:Riconciliati in Cristo (1990);Storia dei dogmi (4 volumi,in collaborazione con altri autori,1996-’98);Cristologia fondamentale(1997);Credere. Invito alla fede cattolica(2000).
L'autore propone di tornare all'essenziale: cioe alla Bibbia. E' alla luce dei vangeli che le false rivelazioni de 'Il Codice da Vinci' vengono esaminate una per una.
UNA SINTESI TEOLOGICA BEN RIUSCITA, ESSENZIALE E CHIARIFICATRICE, SCRITTA DA UN GRANDE TEOLOGO. All'alba del xxi secolo, in u n contesto culturale che ha largamente perduto i suoi riferimenti al cristianesimo, una esposizione della fede cattolica non puo`accontentarsi di aggiornare" le formulazioni della fede senz aprima "mettere in esame" le principali affermazioni. E' a questo compi to che si attiene bernard sesboui in questa sua opera che e`una autentica summa teologica. Senza esemplificazioni ma in un linguaggio comprensibile a tutti, il noto teologo francese affronta tutte le questioni, le obiezioni e tutte le imputazioni di una societa secolarizzata, che frequenta il dubbio e il sospetto. Dopo e soltanto dopo, l'autor e sviluppa in uno stile scorrevole e accessibile un'esposiz ione densa, coerente ed organica della fede cattolica ricevu"