In questo saggio, Georg Simmel attribuisce allo spazio una rilevanza specifica. Lo spazio rende possibili i rapporti di azione reciproca (Wechselwirkung) tra gli individui. L'organizzazione spaziale della società è il prodotto dell'agire sociale ma, allo stesso tempo, tende a orientare le interazioni degli individui in un processo di influenza reciproca tra forma spaziale e forma sociale.
Il filo rosso dei saggi è la scoperta che "non esiste una cultura asessuata". Un Simmel "riformista" applica la sua ontologia dualistica del maschile e del femminile ai problemi della donna nel mondo moderno, rivolgendo l'attenzione ai loro aspetti sociali, politici, sessuali e psicologici. Simmel trova una lingua filosofica per la concretezza di una situazione storica. Ciò rivela i suoi meriti e i suoi limiti, ma soprattutto ne fonda l'attualità nel dibattito attuale, femminista e non, sulla condizione femminile, non priva di valore morale: "Ogni volta che un uomo compra una donna, va perduto un pezzo del rispetto per l'umanità".
"Il povero", pubblicato per la prima volta nel 1906 e successivamente incluso nella "Soziologie del 1908", rappresenta uno degli scritti più importanti di Georg Simmel. Con la capacità di analisi che gli è propria, il sociologo tedesco dimostra che non è una mancanza personale o una semplice condizione di privazione a fare di qualcuno un povero, al contrario si entra a far parte di una cerchia sociale caratterizzata dalla povertà solo nel momento in cui si riceve un determinato tipo di assistenza. E quindi una "reazione sociale", più o meno intensa, a dare forma concreta ad una figura complessa come quella del povero e a delineare le dinamiche di un fenomeno, come quello della povertà, che attraverso forme diverse continua a caratterizzare tutte le società finora conosciute.
Moda e metropoli di Georg Simmel riunisce i due massimi capolavori del sociologo e filosofo tedesco: "La moda" e "Le metropoli e la vita dello spirito". Questi due saggi brevi vanno a costituire la summa delle riflessioni di Simmel sulla società moderna e sulle sue implicazioni: la moda, la vita libera e solitaria delle metropoli, lo strapotere del denaro e delle relazioni basate su di esso, la tendenza al conformismo e l'istinto alla distinzione sociale, sono alcuni tra i temi più importanti sviluppati con grande chiarezza dal sociologo tedesco. Sia "La moda" che "Le metropoli" parlano al lettore degli stessi sintomi e delle medesime conseguenze che ancora oggi caratterizzano la nostra società: la frammentazione sociale e la lotta tra differenziazione e omologazione, gli stravolgimenti dell'identità personale e i rapporti di potere e dominio all'interno della società, la nascita di alcuni caratteristici "tipi" sociali come l'indifferente, il forzato della moda, la massa acritica. E ancora l'indifferenza e la diffidenza della società metropolitana; il pragmatismo e il cinismo della vita condizionata dai ritmi e dai valori del denaro, il simulacro della metropoli e la chiave d'accesso alla moda. Moda e Metropoli contiene alcune tra le più lucidi intuizioni sulla società moderna.