Il volume presenta per la prima volta nella storia il testo del Sacramentarium Gregorianum con la traduzione italiana, permettendo così una più facile conoscenza dei contenuti che insieme a quelli degli altri sacramentari costituiscono la base anche degli odierni libri liturgici, soprattutto del Missale Romanum. Il Commento piuttosto articolato offre la possibilità di accedere al tesoro dell'eucologia con l'attenzione alla storia, alla letteratura, all'uso della parola di Dio e soprattutto alla teologia liturgica racchiusa nelle formule. Le varie Appendici danno infine la possibilità di completare lo sguardo sui molteplici contenuti e di avviare ulteriori approfondimenti. Nella Veritatis gaudium papa Francesco invita ad assumere una formazione accademica garantita da un «impegno generoso e convergente verso un radicale cambio di paradigma, anzi ... verso una coraggiosa rivoluzione culturale». E questa potrà avvenire qualora si attivi «una vera ermeneutica evangelica per capire meglio la vita, il mondo, gli uomini». Si tratta in definitiva «non di una sintesi, ma di una atmosfera spirituale di ricerca e certezza basata sulle verità di ragione e di fede». Sono parole quanto mai augurali che invitano a continuare con coraggio e ampiezza di orizzonti culturali nell'impegno del veritatem inquirer
Affetto, riconoscenza, stima, ammirazione... ecco alcune chiavi di lettura dell'opera pensata e realizzata per onorare l'80° genetliaco del card. Ravasi. Tutto scaturisce dal termine Lógos-Verbum, accostato ovviamente non tanto nell'orizzonte primigenio della filosofia greca, ma nell'ottica di quella connotazione che ha trovato il suo esito nella pienezza della rivelazione cristiana e quindi negli scritti del Nuovo Testamento. Dall'intreccio tra rivelazione e cultura prende forma il titolo della presente opera con l'intento di esplicitare alcuni degli infiniti "germi- che il Lógos ha disseminato nella storia delle vicende umane. I percorsi offerti da queste pagine ne costituiscono un segno eloquente, mentre invitano ad aprirsi su vari aspetti che possono apparire marginali ma che, di fatto, contribuiscono a cogliere più in profondità gli esiti da essi prodotti. Scoprire questi "germi- costituisce un invito pressante a vederne gli sviluppi nei contesti culturali più diversi. Alcuni indicatori, evidenziati nelle pagine che seguono, possono offrire elementi utili per individuare, in una prospettiva di apertura verso ulteriori sintesi, quegli aspetti che costituiscono le coordinate per cogliere e sviluppare il dialogo tra tematiche diversificate. L'esortazione di Paolo in 2Tm 4,2 costituisce la chiave per attuare e comprendere le infinite modalità attraverso cui il Verbum si fa caro: nutrimento e vita di tante realtà. Percorrere le varie parti dell'opera permette di cogliere alcune delle infinite modalità attraverso cui il Verbum si è fatto carne e continua a farsi carne nella storia dell'umanità. È la logica e tangibile conseguenza di quel porre la propria tenda fra di noi, che dà vita alle molteplici forme e contesti attraverso cui il Verbum si fa vita, storia, cultura. I contributi racchiusi nell'opera ne sono un segno mentre costituiscono a loro volta un invito per ulteriori ineffabili sviluppi. Con un saluto beneaugurante di Papa Francesco e di Sergio Mattarella Volume a cura di Manlio Sodi.
Nell'ambito della ricerca scientifica è doveroso anche l'atteggiamento di riconoscenza per chi ha operato in ambiti i cui esiti permettono di portare avanti la ricerca stessa. Il riunire insieme il frutto del lavoro di studiosi e offrirlo come segno di gratitudine è un dovere e insieme un esempio che può incoraggiare per tante altre occasioni. Il titolo della collana "Veritatem inquirere" - un'espressione dedotta da una Lettera di Niccolò Copernico al papa Paolo III - costituisce un invito a indagare nella ricerca della verità attraverso la conoscenza di tutto ciò che possa permettere un simile traguardo. Questo invita a conoscere più a fondo cosa è racchiuso in una formula liturgica, o in una descrizione circa lo svolgimento o i contenuti di una celebrazione. Il volume presenta 24 contributi che spaziano nei più diversi ambiti della scienza liturgica. Disposti secondo l'ordine alfabetico degli Autori, i contenuti trovano una linea di lettura nella Introduzione dove nel punto 3.2. si individuano i temi evidenziati attraverso sette percorsi. Unitamente all'Indice generale dettagliato è così possibile valorizzare i contenuti secondo le attese dello studoso. Nella Veritatis gaudium papa Francesco invita ad assumere una formazione accademica garantita da un «impegno generoso e convergente verso un radicale cambio di paradigma, anzi ... verso una coraggiosa rivoluzione culturale». E questa potrà avvenire qualora si attivi «una vera ermeneutica evangelica per capire meglio la vita, il mondo, gli uomini». Si tratta in definitiva «non di una sintesi, ma di una atmosfera spirituale di ricerca e certezza basata sulle verità di ragione e di fede». Sono parole quanto mai augurali che invitano a continuare con coraggio e ampiezza di orizzonti culturali nell'impegno del veritatem inquirere. E la conoscenza più approfondita del culto cristiano può donare un contributo peculiare all'approfondimento di questa «atmosfera spirituale». Presentazione di Sua Ecc. Mons. Enrico dal Covolo. Postfazione di Wojciech Cichosz.
Sotto il nome di Gelasio si conoscono due importanti opere compilate, in realtà, dopo la sua morte: il Decretum Gelasianum e il Sacramentarium Gelasianum.
La prima è una raccolta di decretali, mentre la seconda (il cui titolo risale al sec. IX) è una raccolta di testi liturgici e costituisce l'oggetto della presente pubblicazione. Dall'VIII secolo, tempo in cui il sacramentario risulta essere stato compilato -, probabilmente nel nord est della Francia - il contenuto rimane in ombra fino al 1680 quando il card. Giuseppe M. Tomasi lo edita per la prima volta.
Testimone di una liturgia romana ma con influssi di altri contesti geocultuali, il Gelasiano rivela una ricchezza di testi cui ha attinto anche la riforma liturgica promossa dal Vaticano II, e a cui si può ancora attingere man mano che la conoscenza dei suoi tesori si sviluppa. Ed è in vista di questa "conoscenza" che si è sentito il bisogno di completare la trilogia delle Concordantiae con la presente opera. In tal modo è ora possibile acquisire un orizzonte più organico circa la tradizione eucologica soprattutto romana, alla luce dei tre più antichi sacramentari.
La lettura dei tre testi permette di cogliere aspetti pressoché inesauribili circa la ricchezza del linguaggio orante della Chiesa attorno alla metà del primo millennio: una ricchezza che si è poi riversata nei libri liturgici del secondo millennio giungendo fino ai tempi del passaggio tra secondo e terzo millennio quando con la riforma liturgica del Vaticano II si sono potute recuperare molte composizioni.
La conoscenza più approfondita dei sacramentari permetterà anche in futuro di scoprire ulteriori testi che possono contribuire ad ampliare l'orizzonte teologico del culto cristiano.
Tutto questo permette i1 confronto diretto con testi presenti nell'attuale Missale Romanum, anello più recente di una traditio che abbraccia l'esperienza orante delle Chiese in due millenni.
È possibile scorrere i lemmi per cogliere il numero della specifica occorrenza; vari lemmi pur sempre segnalati non sono stati considerati data la non rilevanza ai fini dello studio filologico e teologico dell'eucologia; questi, comunque, sono consultabili nel sito www.latinitas.unisal.it e www.liturgia.it unitamente ad Appendici come l'elenco dei prefazi e dei termini in ordine di occorrenza.
Un sussidio per accogliere i principi del concilio Vaticano II e i documenti successivi, relativamente alla preparazione di una mensa più abbondante della parola di Dio, e per scoprirne le innumerevoli potenzialità liturgiche.
Quattrocento voci informative e storiche ordinate alfabeticamente: uno strumento di lavoro per l'aggiornamento di chi è chiamato al servizio della predicazione, una preziosa fonte di informazioni. Non è un dizionario di "predicabili", ma uno strumento che ha lo scopo di informare per formare, secondo una metodologia che permetta di conoscere in modo adeguato i contenuti e trasmetterli secondo le leggi di una corretta comunicazione. Il genere delle tematiche offerte dal Dizionario è variegato: voci contenutistiche si pongono accanto a quelle tecniche, voci informative accanto a quelle storiche, secondo nuclei portanti costituiti da ambiti ben definiti: Bibbia, liturgia, storia, antropologia, ecumenismo, comunicazione, pastorale, medaglioni.
Nell’ottobre del 1713 avviene una scoperta di estremo interesse per la scienza liturgica e per la tradizione cultuale dell’Occidente: il veronese Scipione Maffei trova un codice rimasto nascosto per secoli; ci si rende subito conto dell’importanza di questo unicum.
Il bisogno di conoscere il testo farà sì che durante quello stesso secolo XVIII avvengano ben quattro edizioni, fino alla quinta apparsa verso la fine del secolo XIX e poi alla sesta che costituisce la base dell’attuale concordanza. Nell’edizione critica di Mohlberg il lettore può trovare la descrizione dettagliata del manoscritto, le caratteristiche linguistiche del testo (ortografia, imprecisioni, grammatica, clausole), il contenuto e le caratteristiche del libro, i tentativi di datazione, il sacramentario in rapporto agli altri sacramentari latini, la descrizione delle prime edizioni, e i principi basilari dell’edizione stessa apparsa nel 1954.
A tre secoli esatti dalla scoperta del codice, appare la presente opera. La casuale coincidenza si accompagna anche al 50° della Sacrosanctum Concilium, in un felice incontro che permette di far riecheggiare ancora una volta quanto la stessa Sacrosanctum Concilium affermava nel n. 23 a proposito dell’intimo rapporto che deve intercorrere fra tradizione e progresso nella riforma liturgica, da realizzare attraverso «un’accurata ricerca teologica, storica e pastorale».
Non è la prima volta che anche questo sacramentario è sottoposto ad un lavoro di concordanze. Se i Curatori hanno ritenuto opportuno avventurarsi in quest’opera ciò è dipeso da vari fattori. Il primo è costituito dall’esperienza maturata in questo specifico ambito con la pubblicazione di numerose altre concordanze. Il secondo è determinato dall’opportunità di rispondere al bisogno di conoscere meglio le fonti liturgiche, soprattutto in questo tempo in cui la riforma liturgica è terminata mentre prosegue il grande impegno della formazione; e per questo si possono così fare i confronti con pagine della tradizione che rischiano di rimanere nascoste per la difficoltà di poterne disporre e leggerle in modo adeguato. Il terzo è quello di offrire un testo base fedele ovviamente all’edizione critica curata a suo tempo da Leo Cunibert Mohlberg, ma rivista in modo tale che il testo latino risulti corretto e scorrevole.
Tutto questo permette non solo la facilitazione della lettura del documento, ma più ancora il confronto diretto con testi presenti nell’attuale Missale Romanum, anello più recente di una traditio che abbraccia l’esperienza orante delle Chiese in due millenni.
È possibile scorrere i lemmi per cogliere il numero della specifica occorrenza; vari lemmi pur sempre segnalati non sono stati considerati data la non rilevanza ai fini dello studio dell’eucologia; questi, comunque, sono consultabili nel sito www.latinitas.unisal.it e www.liturgia.it unitamente ad Appendici come l’elenco dei prefazi e dei termini in ordine di occorrenza.
Tra il 1983 e il 1988 la "Società di Studi Trentini di Scienze Storiche" si è fatta promotrice dell'edizione dei "Monumenta Liturgica Ecclesiae Tridentinae saeculo XIII antiquiora". Articolati in quattro tomi, i tre volumi rendono conto del patrimonio liturgico che ha caratterizzato la Chiesa di Trento. L'opera costituisce un punto di riferimento essenziale per la conoscenza dello sviluppo delle forme liturgiche del Rito romano. All'interno, infatti, è racchiusa l'edizione più antica del Sacramentario Gregoriano. Il sacramentario tridentino è un autorevole testimone di una tradizione italica dell'eucologia gregoriana anteriore al libro inviato da papa Adriano alla corte franca. Inoltre, nonostante alcune integrazioni di epoca successiva, il tridentino sembra rappresentare la recensione più arcaica del sacramentario gregoriano. L'attualità della Concordantia risulta dal fatto che essa permette di valorizzare un ricchissimo patrimonio difficilmente poco fruibile; di confrontare quanto racchiuso, ad esempio, nell'odierna edizione del Missale con ciò che era presente nel Missale tridentino; di esaminare a fondo le scelte operate nella selezione dei testi; di compiere un lavoro di traduzione nelle lingue vive, verificando l'uso dello stesso termine in contesti diversificati.