Gli angeli non appartengono solo alla narrazione popolare e fiabesca, né alla galassia della cosiddetta New Age. Sono piuttosto il segno della presenza di Dio, strumenti di luce e di consolazione per ogni uomo. San Francesco è certamente un testimone privilegiato dell’incontro con questi mediatori celesti e le Fonti ne raccontano la sua particolare devozione. L’Autore, attraverso uno stile coinvolgente e scorrevole, a partire da numerosi scritti della tradizione francescana – di figure più o meno conosciute, lungo il corso della storia – propone un sorprendente e originale itinerario alla riscoperta e alla contemplazione della bellezza e della premura di Dio attraverso i suoi angeli.
Il volume arricchito da una serie di lettere scritte con un'intensità e una profondità d'accenti non comuni, è un modo originale per rendere sempre più viva e attuale l'esperienza di fede di Giuseppe di Nazareth.
Dio dimora in noi, con noi. Questa verità di fede è una convinzione pervasiva e profonda, ovunque presente nell’Europa Occidentale, tra la fine del XII e la prima parte del XIII secolo. Anche l’avventura spirituale di Francesco di Assisi si sviluppa nel segno vivificante della Santa Trinità. Francesco sperimenta come Essa sia intimamente presente nei recessi del suo cuore.
Qui lo Spirito Santo forgia Francesco ad immagine del Figlio Unigenito dell’Altissimo Padre, resosi nostro fratello nell’umiltà dell’Incarnazione. Una verità disattesa, e forse sorprendente per molti, dato che solitamente si pensa al Poverello soltanto rapito davanti al Natale di Greccio e alle stigmate ricevute a La Verna.
Nella mitezza e nella povertà della sua vita, Francesco è una “terra diventata cielo”, abitato e trasfigurato dalle tre Persone divine. In queste pagine scopriamo che l’inabitazione trinitaria è il centro nascosto della sua vita in Dio e con Dio.
Contenuto
È un’opera a più mani – tutte francescane -, in cui confluiscono apporti da più sensibilità, dentro un’unità di fondo data dalla persona di Cristo e dal deserto. I riferimenti alla Scrittura hanno offerto un contesto ampio e fondante in quanto gli eventi biblici sottostanno sia alla radice dell’esperienza dei Padri, sia all’estensione delle dinamiche coinvolte, espresse nel linguaggio della grande letteratura, specie quella russa dell’800. È un modesto tentativo di riprodurre qualche riverbero dello splendore del mistero di Cristo, così come ci è stato tramandato dalla tradizione che risale ai Padri del deserto e ci raggiunge in un mondo post-moderno, assetato e disorientato nel deserto della propria drammatica solitudine.
Destinatari
Tutti, studenti e studiosi di francescanesimo.
Autore
ENZO GALLI è francescano conventuale. Dopo gli studi di legge e il baccalaureato all’Istituto teologico di Assisi (ITA), ha scelto la specializzazione in cristologia alla Facoltà San Bonaventura Seraphicum e alla Pontificia Università Lateranense di Roma. Si interessa all’integrazione fra teologia, spiritualità e scienze umane. EMANUELE RIMOLI, è francescano conventuale. Dopo la Scuola militare Nunziatella di Napoli ed il baccalaureato all’ITA, continua gli studi in antropologia teologica all’Istituto Teresianum di Roma, interessandosi al rapporto fra teologia e letteratura, soprattutto nei grandi autori russi dell’800. Ha pubblicato, assieme a Guglielmo Spirito, Dalla Santa Russia. Riflessioni francescane, Il Cerchio 2008. GUGLIELMO SPIRITO è francescano conventuale. Docente di spiritualità all’ITA, insegna anche alla Facoltà San Bonaventura Seraphicum di Roma, svolgendo una intensa attività accademica e come conferenziere in vari paesi dell’Unione Europea, così come in Russia ed Egitto. Si occupa di spiritualità patristica e letteratura. Tra le sue pubblicazioni recenti: Tra San Francesco e Tolkien. Una lettura spirituale del Signore degli Anelli, Il Cerchio 2006, I Padri del deserto tra i francescani, Edizioni Messaggero Padova 2007.