Ridestare l'intera ragione è compito impellente per una riflessione filosofica credente in grado di farsi carico dell'analisi antropologica dell'esperienza, e capace di creare una maggiore omogeneità di pensiero nell'area ecclesiale, indispensabile per la stessa missione di evangelizzazione. Urge il recupero ad intra della razionalità della fede, nella consapevolezza critica che la fede non blocca le vie del pensiero, ma le apre, radicalizzando le domande, e con alcune sue risposte le porta alla loro vera profondità e drammaticità. Solo passando dal fenomeno al fondamento si potranno vincere le derive dell'individualismo, del pragmatismo, dell'utilitarismo, di una ragione incurvata su sé stessa e non aperta alla totalità del reale. Da qui la questione della figura della ragione, importante per il dialogo tra pensanti. Prefazione di Papa Francesco.
Questa raccolta di undici messaggi inviati in un decennio di ministero episcopale è frutto di un impegno e un obiettivo particolarmente caro al vescovo di Noto, animare la speranza che il cattolicesimo sappia esprimere meglio, oggi, il cristianesimo secondo la verità che Gesù di Nazareth ha portato al mondo: la verità sul Dio "sempre e solo amore" che ci salva dalla perdita di umanità visibile nella nostra società globalizzata e anonima. Sono messaggi nati per i tempi dell'Avvento e "di Natale" (con l'aggiunta di alcune omelie), ma fanno traboccare la loro ricchezza e la loro passione su tutti i tempi della fede e della vita.
E sono stati scritti pensando in particolare ai giovani, sulle tracce di quella che il vescovo siciliano, fra citazioni e salutari provocazioni, chiama Pop-theology: la "teologia pop", la teologia popolare capace di raccontare oggi Dio di Gesù Cristo e il suo Vangelo con i registri dell'immaginazione e della creatività.
"150 mini-omelie? No, piuttosto 'pensieri' alla Pascal (ovviamente molto più modesti) o una specie di 'zibaldone' alla Leopardi (con meno pessimismo). Ma forse, solo la ricerca di immagini da abitare per poter sognare a occhi aperti". Il libro raccoglie 150 lettere-messaggi che il vescovo di Noto, ideatore del "progetto" teologico-pastorale della "pop theology", ha inviato per e-mail o WhatsApp ai presbiteri della sua diocesi e agli amici. "Pensieri da cui, in particolare, emerge la ricerca di modalità e strumenti nuovi per rendere più aperta la nostra vita cristiana", afferma l'autore. "Volentieri ho condiviso la loro pubblicazione, perché tutti, nel popolo di Dio, possano attingere ciò che serve a vivere un cristianesimo autentico e incarnato ed essere aiutati a vincere quel 'cattolicesimo convenzionale' che mortifica le nostre energie dentro una religione esteriore e insoddisfacente, perché non più cristiana".
Che cos'è il cattolicesimo convenzionale? Una religione vuota di carità e dunque - per dirla con le parole di san Giacomo - una «fede morta» (Gc 2,26). Una fede che lascia praticare i riti sacri, le assemblee liturgiche, le feste religiose, le devozioni e le "tradizioni popolari", ma non converte i cuori delle persone, non fa incontrare Gesù nei sacramenti (oggi troppo spesso "appaltati" alla mentalità consumistica del centro commerciale) e, dunque, non accompagna le persone e le comunità alla pratica dell'amore. Questo libro, una raccolta tematica di editoriali dell'autore, vescovo di Noto, prova a dare una risposta alla questione fondamentale: come vincere il narcisismo dell'anima e andare oltre il cattolicesimo convenzionale, vivendo una fede che operi attraverso la carità e sia capace, come chiede papa Francesco, di «uscire, andare, accompagnare, discernere, accogliere»? Fra i "grandi temi" del volume: "Nuovo umanesimo, sofferenza e libertà", "Oltre la maschera di un Dio violento", "Oltre le prediche noiose, i giovani e l'amore", "Come superare il cattolicesimo convenzionale", "Sul narcisismo universale (e la via cristiana per uscirne)".
Il cammino di Gesù verso la croce è un dramma di indicibile sofferenza e solitudine. Questa Via Crucis vuole seguire Cristo nel dolore del Calvario e rispondere alle ferite con il balsamo dell’amore, attraverso la preghiera. Di stazione in stazione, le meditazioni toccano temi roventi e vertiginosi quali la lotta e l’abbandono, il tradimento che ignora la capacità divina di perdono, gli abissi dell’ingiustizia, il silenzio di Dio, il cammino delle fede e la pietà che conduce alla luce della Pasqua.
In un periodo in cui l'età media dei fedeli è sempre più alta, l'autore, vescovo di Noto, si interroga sul futuro della Chiesa attraverso una domanda provocatoria: sono i giovani ad aver abbandonato la Chiesa, o è la Chiesa ad aver abbandonato i giovani? E dove sono andati, allora, i giovani? Mons. Staglianò ''rincorre'' i giovani nelle strade, nei locali, sugli schermi, attraverso i trend dei social e le canzoni pop. Riesce così a trovare un inatteso segnale di speranza dentro quei linguaggi che, pur non passando all'interno del cattolicesimo convenzionale, riescono ancora a portare un messaggio d'amore: lo stesso di quel giovane incredibile che è stato Gesù di Nazaret.
La presente pubblicazione, che costituisce il nono volume della collana "Itineraria" curata dalla Pontificia Accademia Teologica, prende in esame il pensiero di Gioacchino Da Fiore, abate calabrese, nonché uno dei più autorevoli filosofi del Medioevo. In particolare l'intento del volume è di suggerire un'interpretazione che avvalori gli insegnamenti di Gioacchino, apportando maggiore chiarezza nella sua dottrina trinitaria e cristologia per propiziarne la piena riabilitazione ecclesiale. Il lavoro dunque risulta essere un ulteriore impulso per gli studiosi di teologia e gli studenti delle facoltà teologiche, per la conoscenza e l'approfondimento di una figura che ancora oggi resta affascinante ed attuale.
I temi centrali della riflessione del Pontefice, illustrati da Staglianò, sono la dimensione personale di Maria che diviene modello della Chiesa proprio in quanto persona; la posizione unificante della Vergine che viene storicamente a trovarsi sul crinale dove converge il moto ascensionale del popolo di Israele e da dove parte il movimento cristiano che si diffonde nel mondo mediante l’opera evangelizzatrice della Chiesa.
DESTINATARI
Studenti e sacerdoti.
L'AUTORE
Antonio Staglianò è vescovo della diocesi di Noto dal 2009. È autore di diverse pubblicazioni di carattere teologico.
Nel tempo della globalizzazione e della lotta al terrorismo e all'integralismo, urge un nuovo esercizio della ragione. E' importante impegnarsi per la ragione accogliendo l'invito della Fides et Ratio a procedere speditamente su due ali", la fede e la ragione. " La fede cristiana sa di dover offrire il proprio contributo salvifico alla riconciliazione delle relazioni umane e potra farlo oggi anzitutto impegnandosi per la ragione: l'impegno per la ragione e una responsabilita della fede. Vengono pertanto qui rivisitati, con originalita e in sinergia, i temi della Verita, della conoscenza della fede, della scienza e della tecnica, giustificando la necessita di un ampliamento sapienziale" della ragione umana che la fede cristiana propizia. "