Nell’epoca moderna, e soprattutto a partire dall’Illuminismo, riscontriamo una serie di tentativi sistematici tesi a mettere in discussione l’esistenza del diavolo. Anche alcuni teologi, prima i protestanti e poi i cattolici, hanno contribuito alla negazione della sua esistenza.
Notevole per la dottrina cristiana sulla demonologia è stato l’intervento di Paolo VI nel suo discorso del 15 novembre 1972: «Esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla [la terribile, misteriosa e paurosa realtà del demonio] esistente, ovvero chi ne fa un principio a sé stante, non avente essa pure, come ogni creatura, origine da Dio; oppure la spiega come una pseudo-realtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni».
Nella Bibbia non si parla del diavolo se non per annunciare la vittoria di Gesù su di lui a favore dell’intera umanità. Con ciò si rivela che il discorso su Satana non è e non deve essere una sorta di informazione, in sé inutile e dannosa, sul diavolo medesimo, bensì un approfondimento, riguardante il mistero dell’uomo e di Gesù.
In questo testo, don Marcello Stanzione, angelologo di fama internazionale, ci offre i profili di 30 mistici che nella loro esperienza cristiana hanno incontrato il demoniaco e lo hanno descritto nei particolari, a volte superando l’abisso delle più tormentose possessioni.
L’esorcista è un sacerdote cattolico che agisce in nome della Chiesa con la forza dello Spirito Santo. Il suo è un ministero di lotta spirituale contro le potenze diaboliche, conferito dal vescovo esclusivamente a sacerdoti all’interno della sua diocesi e, dunque, da essi esercitato tramite la Chiesa.
Il ministero dell’esorcista, oltre che di liberazione è anche un ministero di consolazione.
Pietà, scienza, integrità di vita, equilibrio, discernimento, preparazione teologica, esperienza spirituale e capacità di ascolto sono gli indispensabili requisiti per un ministero che è anche un cammino di santità particolare perché porta al confronto diretto con il demonio. In particolare all’esorcista è richiesta la prudenza sia per accertare la presenza del maligno, sia per osservare le norme stabilite dalla Chiesa.
Gli esorcisti che hanno scritto e pubblicato testi a livello divulgativo – tra i più famosi troviamo padre Gabriele Amorth, padre Raul Salvucci, padre Francesco Bamonte – sono concordi nel dire che le pratiche spiritico-esoteriche sono una porta per il diavolo.
E tutti e tre sono concordi nell’affermare che senza una vita spirituale rafforzata dalla preghiera, alimentata dai sacramenti, dalla Parola di Dio, dall’adorazione eucaristica, dalla pratica delle virtù, difficilmente si può scampare all’influenza del demonio nelle sue diverse forme.
Nell’arco della storia della Chiesa si trovano non pochi esorcisti beatificati o canonizzati. Sono qui presentate le storie e le opere di alcuni esorcisti italiani che hanno operato con grande spirito di sacrificio e preghiera. Fra questi ricordiamo mons. Alfonso Commod, don Leone Iorio, padre Candido Amantini, don Giuseppe Tommaselli, padre Salvatore Vico e l’esorcista per eccellenza, don Gabriele Amorth.
Dall'inizio del suo pontificato, papa Francesco ci mette in guardia dal ritenere che parlare del diavolo oggi sia cosa del passato. Ci parla espressamente di lotta, quella stessa lotta condotta da Gesù: lui è venuto per vincere il male, sconfiggere definitivamente il grande incantatore. Dal demonio Gesù è stato tentato e lo ha sconfitto sulla croce. "Tutti noi - ci avverte il pontefice - siamo tentati perché la legge della nostra vita spirituale, della nostra vita cristiana è una lotta. E lo è in conseguenza del fatto che il principe di questo mondo non vuole la nostra santità, non vuole che noi seguiamo Cristo. Certo, qualcuno di voi forse può dire: "Ma, padre, che antico è lei, parlare del diavolo nel secolo ventunesimo!". Ma guardate che il diavolo c'è anche nel secolo ventunesimo e noi dobbiamo imparare dal vangelo come lottare contro di lui per non cadere in trappola. Ma per farlo non bisogna essere ingenui. E perciò si devono conoscere le sue strategie per le tentazioni che hanno sempre tre caratteristiche: cominciano piano, poi crescono per contagio e alla fine trovano il modo per giustificarsi". Malefici, possessioni, esorcismi, profezie sugli ultimi tempi: in questo testo di sicuro impatto e di solida teologia, un esorcista, un demonologo e un'antropologa ci accompagnano in un "Viaggio nell'inferno sulla terra".
"Chi non prega il Signore, prega il diavolo". È la citazione sorprendente di Papa Francesco. E ancora: "Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio". Gli autori, don Gianni Sini, esorcista, e don Marcello Stanzione, demonologo, intendono correggere la mentalità contemporanea che vede nel diavolo solo la personificazione del male o la nostra incapacità di fare il bene. Ci si creda o no, il diavolo esiste. È interessante, nel libro, l'intervista realizzata dall'esorcista ad uno psicologo clinico e psicoterapeuta, ma, per i lettori, la parte più coinvolgente è quella delle testimonianze di diverse persone, alcune già liberate dal maligno, altre in via di guarigione. Don Gianni e don Marcello si richiamano al Magistero della Chiesa ribadendo che il Male non è più soltanto una deficienza, ma una efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Dalle tentazioni nessuno è escluso. Papa Francesco ci ha dato una iniezione di speranza e, col suo stile semplice e comunicativo, ci ha incoraggiati: "Non cediamo al pessimismo, a quell'amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno; non cediamo allo scoraggiamento".
Satana, angelo decaduto, perverso e pervertitore, tenta ogni uomoDurante l’arco di tutta la vita; nessuno è esentato dagli assalti diabolici, non lo fu neanche nostro Signore. Dopo il battesimo, Gesù trascorse 40 giorni di preghiera e digiuno nel deserto e, nelle difficoltà, l’antico serpente, che è Satana, cercò astutamente di fuorviarne l’animo puro. In egual misura « La vita dell’uomo sulla terra è battaglia » (Gb 7,1). E l’apostolo Pietro indica con chiarezza anche quale sia l’avversario e l’impulsore di questa lotta che connota la vita di ogni uomo. Bene hanno fatto – come dice nella Prefazione il vescovo ed esorcista mons. Andrea Gemma – i due Autori del presente volume a metterci dinanzi, come in una galleria di quadri vividi, queste figure di santi di ogni tempo e di ogni estrazione, che si sono segnalati particolarmente nella lotta contro il maligno, il cui accanimento si rivolge particolarmente contro coloro che più sono impegnati nell’esercizio della virtù e nel raggiungimento della perfezione cristiana, i santi appunto.
Marcello Stanzione (Salerno, 1963), ordinato sacerdote nel 1990, teologo, ha fondato l’8 maggio 2002 l’Associazione Milizia di San Michele Arcangelo – www.miliziadisanmichelearcangelo.org – per la retta diffusione della devozione ai Santi Angeli. Ha creato un Centro di Angelologia, dotato di Biblioteca e Centro Documentazione, e il centro di spiritualità Oasi di San Michele. Ogni anno organizza e presiede il Meeting Nazionale di Angelologia. Noto conferenziere, spesso invitato a programmi televisivi e radiofonici, ha scritto oltre 50 libri sugli angeli e tematiche affini, tradotti in diverse lingue. Per Sugarco ha pubblicato Gli Arcangeli e Gli Angeli custodi (con Paola Barigelli-Calcari) .
<br/