Un uomo posseduto da uno spirito impuro cominciò a gridare: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto per rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». È il primo miracolo che troviamo nel vangelo secondo Marco: la guarigione di un indemoniato nella sinagoga di Cafarnao. Risanata l'interiorità turbata resta tra la folla, e in noi, lo stupore per quel gesto compiuto con autorità. Chi è Gesù? Chi è colui che comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono? L'evangelista Marco presenta Gesù come un Maestro che insegna con autorità, che viene non a rovinarci, ma a redimerci. A «guarire» la visione di un Dio in concorrenza con l'uomo, la supponenza dell'indemoniato, per vivere un cristianesimo di relazione e non di superficialità, dramma del nostro occidente. In un linguaggio semplice e accurato, con dovizia di riferimenti bibliografici, l'autore presenta il vangelo secondo Marco con fedeltà alla struttura del testo: portare il discepolo a scoprire la messianicità di Gesù; dimostrare la sua identità nella novità della sua persona che sceglie liberamente di sacrificarsi sulla croce dove verrà riconosciuto come Figlio di Dio. L'opera ci conduce nel mistero di Dio e ci sollecita a passare da una visione tiepida della fede a una evangelica, a meravigliarci davanti all'azione di Dio e, come dice Papa Francesco, a «svegliarci dal sonno dell'indifferenza e dalla vanità, dall'incapacità di instaurare rapporti genuinamente umani, di farsi carico del fratello solo, abbandonato o malato».
Quando si parla di esorcismi, tutta la curiosità, spesso morbosa, si incentra sull'indemoniato e sugli aspetti più spettacolari della possessione. Ma pochi considerano il punto di vista dell'esorcista. Chi è un esorcista? Sappiamo quello che fa, ma non come si sente, come vive questa sua incessante battaglia col demonio. Ha paura? La sua fede vacilla di fronte a certe manifestazioni? Si scoraggia di fronte all'arroganza di Satana? Puntiamo qui il riflettore non più sull'indemoniato, ma sul suo liberatore. Un sacerdote che per anni celebra la Messa, ascolta i fedeli e poi si cala nei panni di un guerriero per affrontare il suo nemico più grande e più temibile. Ogni giorno ha a che fare col diavolo, gli parla, viene insultato, spesso, tramite l'impossessato, subisce da lui violenze. Una lotta incessante, estenuante, che solo una fede incrollabile può sostenere. Come si sente, alla sera, un esorcista? Come fa a sostenere questo peso sulle spalle? Questo libro rivela i sentimenti, le angosce ma anche le speranze e le soddisfazioni di chi, dopo aver scelto l'abito talare, ha deciso di mettere se stesso in prima fila, di esporsi personalmente per vincere il Male nella sua incarnazione più terribile.
Chi è il diavolo? Come esercita la sua attività nel quotidiano? Nel fitto dialogo con Pasquale Demurtas, don Gianni Sini, esorcista, riporta la sua testimonianza e ci accompagna in un viaggio affascinante e profondo nel mistero del male raccontandoci gli incontri con le vittime del demonio, i momenti faccia a faccia con il diavolo e i fatti realmente accaduti alle persone possedute.
Un viaggio che ci accompagna dentro il male dell’uomo, l’odio del mondo e il riverbero della misericordia di Dio. Che diviene occasione per riflettere sul fenomeno delle possessioni e sul perché Dio le permetta. Sull’azione subdola di Satana che istiga a comportamenti disumani, crea insicurezza, falsi piaceri, terrore nelle vite dei popoli e delle nazioni. Comprese quelle dei sacerdoti, i primi a essere colpiti dall’azione del Maligno, come ha affermato il diavolo stesso durante un esorcismo: «Io godo a far cadere i sacerdoti in peccato, perché quando sono in peccato io posso fare quel che voglio». Una presenza di Satana nel mondo che trova un sicuro ancoraggio nella Sacra Scrittura e nella tradizione della Chiesa.
In viaggio con l’esorcista ci conduce dentro questo mistero e ci racconta come il Male intraprenda ogni giorno la sua battaglia contro il Bene, in una lotta spirituale che si svolge fin dalla notte dei tempi.
Se qualcuno dubita ancora dell’esistenza di Satana, dopo aver letto questo libro si ricrederà.
"C'è una guerra che ogni giorno si fa nel cuore degli uomini e delle donne, dei cristiani e dei non cristiani. C'è la guerra tra il bene e il male dove noi dobbiamo scegliere cosa vogliamo, il bene o il male. Ma i metodi di guerra di questi due nemici sono totalmente opposti e noi sappiamo che uno dei metodi del diavolo sono le insidie. L'altro metodo di Satana è sedurre: è un seduttore e seduce col fascino demoniaco, ti porta a credere tutto. Lui sa vendere con questo fascino, vende bene, ma paga male alla fine". (papa Francesco). In molti c'è una forte carenza di solide convinzioni religiose e la perdita di importanti valori cristiani. Una larga diffusione di pratiche cultuali deviate o apertamente superstiziose stuzzica la curiosità dei giovani portandoli a fare delle esperienze dagli esiti devastanti per l'equilibrio psichico e per la fede. Un libro, questo dell'esorcista don Sini, frutto di esperienze decennali. Coinvolgenti le domande che tutti vorrebbero rivolgergli e le testimonianze delle persone oggetto di malefici e fatture, vessate o possedute dal maligno. Le risposte dell'esorcista spaziano su temi spesso avvolti in un alone di mistero.
Dall'inizio del suo pontificato, papa Francesco ci mette in guardia dal ritenere che parlare del diavolo oggi sia cosa del passato. Ci parla espressamente di lotta, quella stessa lotta condotta da Gesù: lui è venuto per vincere il male, sconfiggere definitivamente il grande incantatore. Dal demonio Gesù è stato tentato e lo ha sconfitto sulla croce. "Tutti noi - ci avverte il pontefice - siamo tentati perché la legge della nostra vita spirituale, della nostra vita cristiana è una lotta. E lo è in conseguenza del fatto che il principe di questo mondo non vuole la nostra santità, non vuole che noi seguiamo Cristo. Certo, qualcuno di voi forse può dire: "Ma, padre, che antico è lei, parlare del diavolo nel secolo ventunesimo!". Ma guardate che il diavolo c'è anche nel secolo ventunesimo e noi dobbiamo imparare dal vangelo come lottare contro di lui per non cadere in trappola. Ma per farlo non bisogna essere ingenui. E perciò si devono conoscere le sue strategie per le tentazioni che hanno sempre tre caratteristiche: cominciano piano, poi crescono per contagio e alla fine trovano il modo per giustificarsi". Malefici, possessioni, esorcismi, profezie sugli ultimi tempi: in questo testo di sicuro impatto e di solida teologia, un esorcista, un demonologo e un'antropologa ci accompagnano in un "Viaggio nell'inferno sulla terra".
"Chi non prega il Signore, prega il diavolo". È la citazione sorprendente di Papa Francesco. E ancora: "Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio". Gli autori, don Gianni Sini, esorcista, e don Marcello Stanzione, demonologo, intendono correggere la mentalità contemporanea che vede nel diavolo solo la personificazione del male o la nostra incapacità di fare il bene. Ci si creda o no, il diavolo esiste. È interessante, nel libro, l'intervista realizzata dall'esorcista ad uno psicologo clinico e psicoterapeuta, ma, per i lettori, la parte più coinvolgente è quella delle testimonianze di diverse persone, alcune già liberate dal maligno, altre in via di guarigione. Don Gianni e don Marcello si richiamano al Magistero della Chiesa ribadendo che il Male non è più soltanto una deficienza, ma una efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Dalle tentazioni nessuno è escluso. Papa Francesco ci ha dato una iniezione di speranza e, col suo stile semplice e comunicativo, ci ha incoraggiati: "Non cediamo al pessimismo, a quell'amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno; non cediamo allo scoraggiamento".
Don Gianni Sini, esorcista, affronta qui un argomento molto delicato, che provocherà, forse, scetticismo e sarcasmo in molto.
Parlare del diavolo è scomodo, perché richiama memorie medievali, in un Terzo Millennio dominato da un pensiero illuministico e materialistico.
Del diavolo, però, si parla dappertutto: nei salotti televisivi, nei film, nei libri. Si parla di magia, di satanismo, di occultismo, perché non dovrebbe parlarne un esperto in materia, un sacerdote incaricato dalla Chiesa, in sintesi un "esorcista"?
Il libro si basa sulla Rivelazione e sulla Tradizione della Chiesa, con riferimento alla Sacra Scrittura e ai documenti del Concilio.
La maggior parte delle persone, che si sono rivolte all'esorcista, proviene da esperienze con il mondo dell'occultismo, della magia e dello spiritismo, che hanno favorito l'ingresso di satana nella loro vita e che, a volte, si sono ritrovate vittime inconsapevoli di fatture e malefici procurati da altri, nascosti persino tra i regali di nozze. Tali esperienze, seppur dolorose, sono sempre transitorie, perché l'esorcista, grazie alla forza del ministero affidatogli dalla Chiesa, aiuta ad uscire vincitori dei legami col maligno presentando Cristo come unica via di salvezza