Fin da quando veniamo alla luce qualcuno veglia su di noi, non siamo totalmente abbandonati a noi stessi su questa terra difficile. Gli angeli ci accompagnano durante tutta la vita, ci proteggono. Dio li ha creati messaggeri del suo volere, ma al tempo stesso rispettosi custodi del nostro libero arbitrio: l'uomo è libero di sbagliare, di scegliere il Male invece che il Bene. Il suo angelo non glielo può impedire: ma ci prova, sussurrandogli qualcosa all'orecchio, mandandogli un segnale, facendo intuire un'idea alternativa. Impariamo allora a saperne di più su questi custodi invisibili, a riconoscere la loro presenza, a interpretare i loro segnali, ma soprattutto impariamo ad affidarci completamente a loro. Questa lunga intervista di Andrea Franchini a don Marcello Stanzione ci conduce non solo attraverso le parole della Sacra Scrittura e del Magistero della Chiesa cattolica, ma ci aiuta pure a rispondere a domande teologiche ed etiche sul ruolo, innegabile, dei nostri Custodi.
Quando si parla di esorcismi, tutta la curiosità, spesso morbosa, si incentra sull'indemoniato e sugli aspetti più spettacolari della possessione. Ma pochi considerano il punto di vista dell'esorcista. Chi è un esorcista? Sappiamo quello che fa, ma non come si sente, come vive questa sua incessante battaglia col demonio. Ha paura? La sua fede vacilla di fronte a certe manifestazioni? Si scoraggia di fronte all'arroganza di Satana? Puntiamo qui il riflettore non più sull'indemoniato, ma sul suo liberatore. Un sacerdote che per anni celebra la Messa, ascolta i fedeli e poi si cala nei panni di un guerriero per affrontare il suo nemico più grande e più temibile. Ogni giorno ha a che fare col diavolo, gli parla, viene insultato, spesso, tramite l'impossessato, subisce da lui violenze. Una lotta incessante, estenuante, che solo una fede incrollabile può sostenere. Come si sente, alla sera, un esorcista? Come fa a sostenere questo peso sulle spalle? Questo libro rivela i sentimenti, le angosce ma anche le speranze e le soddisfazioni di chi, dopo aver scelto l'abito talare, ha deciso di mettere se stesso in prima fila, di esporsi personalmente per vincere il Male nella sua incarnazione più terribile.