Quegli Angeli che si sono fatti vedere nella notte santa, e quell’ascolto del loro canto, del suono delle campane e della parola di Dio, ci condurranno, dal sentiero che si intraprende da queste pagine, a un itinerario tutto natalizio. Tra la storia e la riflessione, passando per credenze popolari legate al presepe, e la sua significativa simbolica, si arriva ai rintocchi armoniosi che nella Notte Santa riempiono ancora oggi le volte stellate del cielo, come a far rivivere il tepore di quella Notte e far risuonare in ogni nostro Natale il canto delle Armonie celesti. (P. Giuseppe Cellucci O.M.I.)
Note sull'autore
Francesco Ferro è nato a Roma nel 1977. È tra i primi in Italia a parlare di “campanologia”. Dopo gli studi filosofici-teologici alla Pontificia Università Lateranense, viene ordinato presbitero nel 2003 e diviene apprezzato conferenziere e consulente nel settore. Fa parte dell’Associazione Italiana di Campanologia, è socio onorario di diverse altre associazioni dedite al suono tradizionale delle campane e nel 2017 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Grazia Ecclesiastico del S. Militare Ordine Costantiniano. Marcello Stanzione è nato a Salerno il 20 marzo 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo (www.miliziadisanmichelearcangelo.org) per la retta diffusione della devozione cattolica ai santi angeli. Ha scritto oltre 300 libri sugli angeli e su tematiche affini di spiritualità cattolica per 30 diverse case editrici europee e americane, sia cattoliche sia laiche. I suoi libri sono stati tradotti in polacco, tedesco, sloveno, portoghese, francese, spagnolo e inglese. Don Stanzione è disponibile a tenere conferenze su temi di angelologia, mariologia e agiografia.
Il Santo Natale è una festa che prevede per tradizione una tavola molto ricca. Goethe durante il suo viaggio in Italia del 1787 rimase particolarmente colpito dalla "cuccagna universale" delle tavole di Natale. Cucinare i piatti della tradizione, apparecchiare la tavola con le stoviglie migliori, intrattenendosi più a lungo del solito con i propri familiari, sono usanze antiche che è bello capire e reiterare. Questo libro propone una serie di ricette e di spunti curiosi per cucinare con amore a Natale.
Settantasei ricette di antipasti, primi piatti, secondi piatti, verdure, dolci e bevande legate al tempo del Natale e selezionate dalle tradizioni di vari popoli e culture. Don Marcello Stanzione presenta l'origine della festa del Natale e della data scelta, il 25 dicembre, spiega la presenza degli angeli e racconta la storia del presepe, dalle origini alle varie rappresentazioni nel corso dei secoli. Le ricette, selezionate da Bianca Bianchini, sono presentate su due pagine, la prima contiene i dati per la realizzazione: tempo di preparazione, tempo di cottura, ingredienti, spiegazione del procedimento. Nella seconda pagina c'è sempre una fotografia che mostra il piatto pronto con un bollo in cui si consiglia il vino più adatto.
Un viaggio di venti secoli da Agostino (IV secolo) a Carlo Maria Martini (XX secolo). L'autore di questo volume ci conduce per mano nella vita di mistici e santi che hanno scritto sul mistero del Natale. Accompagnati dalle immagini della storia dell'arte, cinquantadue storie di uomini e donne che hanno fatto del mistero dell'incarnazione il centro della loro vita. Veniamo così a scoprire che Bernardo di Chiaravalle, Francesco d'Assisi e Antonio di Padova ebbero la visione della nascita di Gesù. E, in estasi, Brigida di Svezia vide il parto indolore della Vergine Maria. Tra la fitta schiera di mistiche Edith Stein convertita dall'ebraismo al cristianesimo e Maria Valtorta che ha scritto il Poema dell'uomo-Dio. La bellezza del Natale risplende nell'arte in forme e colori. Alla vita del vescovo Ambrogio si accompagna l'Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano. Il Natale di Antonio da Padova viene illustrato da una Natività del Beato Angelico. A padre Pio da Pietrelcina si accosta un'Adorazione di Orazio Gentileschi. Per Faustina Kowalska la Natività del pittore francese Paul Gauguin.
L'angelo che a Natale reca l'annunzio ai pastori è un messaggero di gioia. Trasforma il mondo e la notte si rischiara per la luce che da lui emana. I pastori che vegliano sul loro gregge ci ricordano le notti insonni a causa delle angosce della vita, che si illumina all'annuncio angelico della venuta del Salvatore che guarendoci dalle nostre ferite esistenziali ci libera dal male che ci opprime. Gli angeli della Natività ci fanno percepire la corrente d'amore che fluisce tra Dio e noi. La gloria di Dio appare nell'alto dei cieli e, sulla terra, discende la pace di Dio in Gesù. Il mistero del Natale, cioè di un nascere per morire, e il mistero della croce pasquale, ossia di un morire per nascere, disegnano in chiaroscuro l'arco della vita di Gesù, attraversata da parte a parte dal glorioso mistero della risurrezione che la sigilla. Dio non salva con la sola potenza divina, ma salva attraverso la debolezza umana che egli ha fatto propria. Le tentazioni, la sofferenza voluta per amore e la comunicazione della vita attraverso la morte sarebbero state tutte impossibili a Dio se a Natale non si fosse incarnato in un Bambino, fra il tripudio degli angeli.