"Ho vissuto accanto a un santo. O almeno, per quasi quarant'anni, ogni giorno, ho visto da vicino la santità come ho sempre pensato che dovesse essere." A otto anni dalla morte di Giovanni Paolo II, Stanislao Dziwisz ripercorre la vita straordinaria di un gigante del nostro tempo alla ricerca dei tratti distintivi di quella santità che sta per essere solennemente proclamata. E proprio adesso, dopo che il tempo ha fatto decantare passioni, giudizi e pregiudizi, si potrà comprendere meglio sia il papa che ha cambiato la storia della Chiesa e del mondo, sia il Karol Wojtyla in una dimensione più umana, più privata, più personale. E ad accompagnarci in questo viaggio è l'uomo che gli è stato così a lungo intimamente vicino, con gli occhi e con il cuore.
La beatificazione di Paolo VI viene in qualche modo ad assumere il valore di un "risarcimento" storico nei confronti di un Papa spesso incompreso, perfino sconosciuto, ma che invece ha aperto un po' tutti i cammini che la Chiesa cattolica ha seguito e, ora con Francesco, sta seguendo per un profondo rinnovamento pastorale e missionario.
Descrizione dell'opera
La Chiesa cattolica sembra oggi attraversata da una linea di confine, quasi da un muro, come se fosse spezzata, divisa in due. Da una parte, una Chiesa che si sente depositaria esclusiva della verità che annuncia, segnata da un risorgente e pericoloso clericalismo, da un'autorità che degenera spesso in puro potere; dall'altra, la Chiesa «nata» cinquant'anni fa dal concilio Vaticano II, portatrice di tante novità e speranze, ma bloccata nella fase evolutiva dalle paure e dalle resistenze di una parte della gerarchia ecclesiastica.
Dal confronto tra queste due Chiese si deciderà il futuro del cattolicesimo, che sta vivendo una profonda crisi di fede ma anche di leadership, di uomini, di progetti, di strutture, di linguaggi, di rapporti con la modernità. È possibile - si chiede l'autore - che, al miliardo e più di battezzati che costituiscono la fitta trama della cattolicità nelle più diverse realtà del mondo, continui ad arrivare l'eco di scandali, conflitti, "Vatileaks" e non un rinnovato e vivificante annuncio del Vangelo?
Sommario
INTRODUZIONE. L'altra Chiesa. Profezia e coraggio. I. IL DOMINIO DEI CHIERICI. 1. Un male antico. 2. Dietro il Muro. 3. Ma quale crisi? 4. Il grido di Marie. 5. Il potere come «sistema». 6. Estirpare il clericalismo. II. IL «POPOLO DI DIO». 7. Quell'11 ottobre. 8. Se i vescovi «si convertono». 9. Una «rivoluzione» incompiuta. 10. Dov'è finito il «popolo di Dio»? 11. Quel miliardo di battezzati.
Note sull'autore
GIAN FRANCO SVIDERCOSCHI, giornalista dal 1959, ha seguito per oltre cinquant'anni le vicende della Chiesa cattolica. È stato testimone privilegiato di numerosi eventi, dall'avvicendamento di sei papi al concilio Vaticano II. Ha lavorato in agenzie di stampa, giornali, radio, tv e come sceneggiatore in due film su papa Wojtyla. È stato vice direttore dell'Osservatore Romano e ha scritto una quindicina di libri, tra i quali Lettera a un amico ebreo e, con il cardinale Stanislaw Dziwisz, Una vita con Karol. Ha collaborato con Giovanni Paolo II alla stesura di Dono e Mistero.
Chiesa, dove vai? Viene da lontano, la crisi che sta attraversando il pontificato di Benedetto XVI. Lo scandalo dei preti pedofili e i tanti cristiani che "abbandonano" la Chiesa non sono emergenze dell'oggi. È una crisi spirituale, per lo scadimento della vita di fede e della morale. Una crisi istituzionale, che chiama in causa episcopati e Curia romana. Una crisi nei rapporti con la modernità, con la cultura laica. Tuttavia, oltre a essere un atto d'accusa e di indignazione, questo pamphlet è anche un atto d'amore verso la Chiesa di un cristiano che, come tanti credenti e non, si augura l'inizio di una grande riforma e un ritorno a quella rivoluzione, lasciata a metà, del Concilio Vaticano II.
“Quante divisioni ha il Papa?”, chiese Stalin sarcasticamente quando gli fu detto che Pio XII condannava le sue azioni. Il capo della Chiesa universale non possiede truppe corazzate o navi da guerra, ma sicuramente ha un grande esercito di “compagnie” molto speciali, con nessuna dotazione di fucili o carri armati.
Si tratta del grande esercito degli ordini religiosi.
La loro nascita nei vari periodi storici, le loro vicende a tratti avventurose vengono raccontate in questo libro rivolto a tutti. Con la penna del grande divulgatore ed esperto di cose della Chiesa, Gianfranco Svidercoschi racconta con chiarezza e sicurezza questo mondo affascinante. Benedettini, francescani, clarisse, gesuiti, salesiani... il loro modo di vivere, le figure dei fondatori, le vicende in chiaroscuro che attraversano secoli di storia. Un affresco semplice e comprensibile, capace di trasmettere tutta la ricchezza di questo grande popolo che, nel corso dei secoli, ha plasmato dal di dentro la vita della Chiesa, sino ad oggi.
“Solo uno scrittore di razza può arrischiarsi a scrivere della propria madre” diceva Papini. Gianfranco Svidercoschi si è cimentato nell’impresa di raccontare – in questo libro lieve ed essenziale - l’avventura umana di sua madre. E la racconta così come l’ha vissuta, o almeno come la ricorda.
Una storia molto semplice, straordinaria per la sua normalità. Una storia comune a tante donne che silenziosamente hanno portato e continuano a portare sulle spalle – e nel cuore – le sofferenze, le contraddizioni e le gioie della vita. In queste pagine intense e tenere ogni donna e ogni uomo possono specchiarsi. E ritrovarsi (dalla IV di copertina).