A Oviedo, nel cuore delle verdi Asturie, cinque ragazzi vivono sulla loro pelle gli orrori della Guerra civile. Mentre papà e zio passano i giorni rintanati in un armadio nel vano tentativo di sfuggire ai falangisti, il piccolo Paco Ignacio e i suoi amichetti ingannano il tempo e la fame negli spazi angusti di un seminterrato, tendendo l'orecchio alle granate, sognando i luoghi proibiti della città, ascoltando gli inni dei nemici e divorando i volumi della vecchia biblioteca di famiglia. Giocare con i personaggi di carta, loro attività prediletta per resistere alla guerra, diventerà un'esperienza unica, che li accompagnerà per tutta la vita. Un legame indelebile, più forte del logorio del tempo e delle estenuanti violenze della dittatura franchista. Romanzo decisivo, intenso e palpitante, Per fermare le acque dell'oblio è - oltre che un dono dell'autore al proprio figlio - un tuffo nella memoria, un canto alla vita e all'amicizia, "un libro per piangere quegli anni, per suscitare compassione nei giovani che mi leggono, per scuotermi di dosso i mostri. È un libro per fermare le acque dell'oblio, per far sì che non tornino a inondarci le altre acque, quelle del terrore e delle formule rigide e vendicative".
In "Fuga, ferro e fuoco" s'intrecciano due racconti ambientati in epoche distinte. Da una parte la rivolta di un gruppo di suore nella città messicana di Puebla, nell'anno di grazia 1776; dall'altra, la vicenda personale dello scrittore, vecchio e malato, che si lascia alle spalle una vita priva di emozioni, e si ritira in una casa della Puebla di oggi per scrivere il suo romanzo. Mentre evoca quel lontano successo - la ribellione delle suore contro il potere delle autorità religiose e civili - la città è sconvolta dagli scontri fra studenti e polizia. In questi disordini, ecco il figlio rivoluzionario dello scrittore, che cerca riparo nella casa del padre per curare un compagno ferito. Il passato e il presente risultano così molto meno distanti di quanto si potrebbe pensare, e da queste coincidenze storiche nasce un senso più profondo e complesso della realtà e del romanzo.
Il portoghese Yanez de Gomera e il principe malese Sandokan vedono minacciati i loro beni, le loro stesse vite e quelle dei loro amici quando subiscono l’attacco di una misteriosa forza maligna che si manifesta attraverso una nebbia verde e lascia dietro di sé una scia di cadaveri. I due vecchi pirati libertari sono allora costretti a richiamare a raccolta le Tigri della Malesia per intraprendere quella che si presenta come la più pericolosa delle loro avventure. Una vera e propria discesa agli inferi su un’imbarcazione che porta il nome di La Mentirosa. Ben presto incontreranno Friedrich Engels, il professor Moriarty, sottomarini minacciosi, società segrete cinesi, Rudyard Kipling, i postriboli della Cambogia, gli orangutan del Borneo, trafficanti di schiavi, una sopravvissuta della Comune di Parigi, fondamentalisti islamici, filologi greci, la flotta militare britannica, filosofi stoici, piante carnivore, messaggi cifrati, banchieri filippini alleati di José Martí, spie antimperialiste… Paco Ignacio Taibo II sceglie di scrivere, sotto forma di pastiche, un nuovo, avvincente capitolo della saga salgariana. Un intreccio di avventura, sesso e politica, dove felicemente coesistono lo spirito ribelle e antimperialista del narratore, l’attenzione alla Storia e i grandi modelli del feuilleton ottocentesco.
La biografia di Pancho Villa, il rivoluzionario messicano entrato nella leggenda, scritta nello stile di Paco Taibo, che in tanti anni di ricerche ha dipanato un groviglio di aneddoti, dicerie, falsità o mitizzazioni. Un affresco della più complessa rivoluzione - la prima del XX secolo - seguendo la vita avventurosa, temeraria e tormentata dell'uomo che si chiamava in realtà Doroteo Arango, bandito per ribellione ai soprusi dei latifondisti divenuto generale della División del Norte, un esercito talmente disciplinato e ben organizzato da suscitare all'epoca l'interesse di osservatori militari europei e statunitensi. Questo libro ricostruisce le peripezie, dai particolari più stravaganti alle imprese memorabili, di un uomo sagace e imprevedibile, illetterato che fondò scuole in tutti i territori conquistati, astemio in un ambiente di forti bevitori, dallo sguardo magnetico.