Letture, riflessioni e preghiere per meditare sulla vita di Maria, per imparare da lei a vivere nella pienezza dell'amore trinitario. Guardare a Maria significa ripercorrere con lei il cammino che ha compiuto nella perfetta fedeltà alla sua vocazione.
Itala Mela nasce il 28 agosto 1904 a La Spezia. Nel 1915 riceve la Prima Comunione e la Cresima. Dopo aver conseguito la licenza liceale, Itala si iscrive alla facoltà di lettere dell'università di Genova. L'11 novembre 1922 si trasferisce nel capoluogo ligure. Entra in contatto con la FUCI e intraprende un serio cammino di conversione. Nell'estate del 1924 mentre prega nella chiesa di Nostra Signora della Salute, ha come un'ispirazione interiore che la spinge alla vita religiosa: nel giugno 1925, Itala fa voto di verginità. Nel novembre 1926 si laurea con il massimo dei voti. Inizia l'insegnamento in un istituto tecnico di Pontremoli (MS). Nella primavera dell'anno successivo Itala ha la sua prima intensa esperienza mistica: comincia un cammino di intimo rapporto con Dio in cui scopre (3 agosto 1928) la sua personale vocazione di far conoscere il mistero dell'Inabitazione della Santissima Trinità. Itala ottiene una cattedra d'insegnamento a Milano. Gravi problemi di salute in quel periodo la costringono a desistere dal suo sogno di entrare in monastero. La sua situazione di salute andrà sempre più peggiorando, compromettendo anche il suo insegnamento. Nel 1931 Itala diventa oblata benedettina. Deve ritornare nella sua famiglia a La Spezia. Continua con molta difficoltà a insegnare, ma a settembre del 1938 deve rinunciare all'insegnamento. Durante la guerra, insieme a suo padre, si trasferisce a Barbarasco, frazione di Tresana (MS). I Mela tornano definitivamente a casa a La Spezia il 31 agosto 1945. Itala, nonostante la salute precaria, entra a far parte del Movimento dei Laureati Cattolici. Muore il 29 aprile 1957.
Nato in provincia di Asti nel 1809, divenuto frate cappuccino fu inviato missionario in Etiopia, dove iniziò il suo impegno di evangelizzazione unito a un fecondo apostolato caritativo. Una delle sue imprese fu la vaccinazione contro il vaiolo dell'intera popolazione a lui affidata. Creato cardinale, si ritirò a Frascati e poi a San Giorgio a Cremano, dove morì nel 1889.
Nato a Listra (Turchia) ed educato nella fede ebraica, conobbe l'apostolo Paolo e fu colpito dalla sua opera. Decise di accompagnarlo nel viaggio missionario, diventando suo collaboratore prezioso e fedele. Morì martire ad Efeso.
Questo libro, piccolo nel formato ma grande nel suo contenuto, parla di una donna dei secoli XIX e XX: Concepción Cabrera de Armida (Conchita). Tramite questa laica messicana, Dio ha regalato alla Chiesa e al mondo la Croce dell’Apostolato, la Spiritualità della Croce e le Opere della Croce. Uno dei più grandi tesori che questa mistica e apostola ha lasciato in eredità alla Chiesa sono i suoi numerosissimi scritti. Ci sono testi mistici e autobiografici, lettere a diversi destinatari e scritti di tipo catechetico e devozionale. Grazie a questa biografia si potrà conoscere meglio la vita e l’opera di Concepción Cabrera de Armida, sposa e madre di famiglia, e soprattutto si potrà conoscere ciò che Dio ha fatto in lei, e quello che, per mezzo di lei, Dio ha fatto nella Chiesa e nella società.
Adelaide Brando (poi suor Maria Cristina, 1856-1906), napoletana, dedicò la sua vita alla formazione cristiana dei bambini e promosse fortemente l'adorazione della santa Eucaristia.
Nata a Joigny nel 1779, dapprima a Parigi e poi a Roma santa Maddalena Sofia Barat si adoperò molto per la formazione cristiana delle giovani, con la Congregazione da lei fondata. Morì a Parigi nel 1865.
Nato a Castelnuovo d'Asti nel 1851, allievo di san Giovanni Bosco e san Giuseppe Cafasso, fondò un istituto dedicato all'annuncio "ad gentes" che conta oggi oltre duemila missionari sparsi nel mondo. Morì a Torino nel 1926.
Nata a Clavesana (Cuneo) nel 1893, visse a Bellagio (Como) e a Valle Colorina (Sondrio) dove iniziò un'esperienza di vita comunitaria con altre giovani, che sfociò nella fondazione delle Ancelle di Gesù Crocifisso. Suon Celestina ha imitato la Vergine Maria nella donazione totale della sua vita per la santificazione dei sacerdoti e delle vocazioni. Morì nel 1948.
Gesù ha detto: "Non può restare nascosta una città posta sopra un monte". Così è la santità: per quanto una persona semplice e modesta, generosa ed evangelicamente coerente possa vivere nel nascondimento e nel silenzioso impegno quotidiano, alla fine la bellezza del suo cuore e la bontà delle sue azioni sempre illumineranno le persone e la società per edificarle. Un esempio lampante è stato il fraticello Carlo da Sezze: pur assolvendo, nei vari conventi che lo ospitarono, gli incarichi più umili, fece emergere il suo straordinario dialogo con Dio e la stupenda generosità con i fratelli più bisognosi.
Madre Maria Leonarda Ranixe riuscì ad armonizzare sapientemente la vocazione alla vita contemplativa con l'impeto apostolico educativo creando un carisma originale riversato nel nuovo istituto delle "Suore Clarisse della Santissima Annunziata". Permeata della spiritualità francescana clariana seppe affrontare, con umiltà e determinazione, problemi e difficoltà di ogni genere per realizzare pienamente la sua missione, attendendo con speciale impegno alla formazione delle suore e all'istruzione ed educazione morale e intellettuale delle allieve delle sue scuole.