Se osservassimo il cielo stellato con l'ausilio di un telescopio e con la guida di un esperto astronomo ci invaderebbe un sentimentodi stupore. Affondare lo sguardo della mente in tutta la dimensione spazio-temporale dell'universo accompagnati da Pierre Teilhard de Chardin dona una sensazione altrettanto straordinaria. È un viaggio entusiasmante alla ricerca delle nostre più lontane origini, per individuare le tenui tracce che portano all'Uomo. E, soprattutto, per capire se l'intero moto evolutivo abbia una direzione privilegiata e miri a un ulteriore, fecondo sviluppo. Teilhard de Chardin prende in considerazione la totalità del fenomeno: non solo l'Uomo come espressione ultima della materia altamente organizzata, ma anche l'Uomo che mira a prolungare l'evoluzione nel «più essere» e nello spirituale. È una affascinante concezione unitaria dell'avventura umana inserita nell'avventura dell'universo: una visione altamente incoraggiante.
Per la prima volta è data la possibilità di conoscere il pensiero complessivo del grande gesuita a partire dai suoi scritti. Il curatore del libro ha attinto da tutte le opere, da tutte le lettere e dai diari quelle gemme che permettono di fare luce su quel "mosaico": sono frasi brevi, sintetiche, raggruppate per temi secondo un percorso che ricalca la direzione della stessa visione di Teilhard. Molte sono tratte da pubblicazioni non ancora tradotte in Italia, come ad esempio i diari; ciascun segmento è introdotto da un breve commento del curatore; eventuali note chiariscono i concetti più nuovi del gesuita francese.
In edizione italiana il testamento spirituale e culturale di Teilhard de Chardin.
Dalla quarta di copertina:
Viene qui presentata per la prima volta in traduzione italiana l'opera di Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), Il Cuore della Materia pubblicata postuma nel 1976, a conclusione dell'edizione delle Oeuvres in 13 volumi (1955-1976).
L'opera riunisce due testi di alto valore letterario e religioso:
1. Il Cuore della Materia, steso da Teilhard negli ultimi anni della sua vita, nel 1950. Esso costituisce una sorta di autobiografia, in cui lo scienziato e scrittore svela come la via della scienza e la via della religione siano arrivate in lui a confluire in sintesi, e si conclude con una pagina intensa, la Preghiera al Cristo sempre più grande;
2. Il Cristico, steso da Teilhard nel marzo 1955, a un mese dalla sua morte improvvisa, come testamento spirituale e intellettuale.
Conclude il volume l'Ultima pagina del Diario, scritta da Teilhard il giovedì santo, 7 aprile 1955, a tre giorni dalla sua morte (avvenuta il giorno di pasqua, il 10 aprile 1955), e riprodotta nella decifrazione e con le annotazioni del biografo di Teilhard, il prof. Claude Cuénot.
Prefazione del teologo Norbertus W. Wildiers, curatore della edizione francese delle Oeuvres di Pierre Teilhard de Chardin.
Indice analitico a cura di Fabio Mantovani, Presidente della Associazione italiana Teilhard de Chardin (Firenze).
Un testo di profonda spiritualita e di alta poesia.
Teilhard de Chardin ripercorre con questi scritti il dibattito sull'evoluzionismo che ha attraversato la prima metà del xx secolo. Sostenendolo con argomentazioni scientifiche estremamente competenti. Fin dal 1926 scrive: "l'evoluzionismo scientifico non è semplicemente un'ipotesi a uso degli zoologi, ma una chiave di cui ciascuno si serve per penetrare, in qualsivoglia compartimento del Passato, la chiave del Reale universale". Ogni essere è frutto di una gestazione che l'ha preceduto: "Parzialmente, in modo infinitesimale, senza nulla perdere del valore individuale, ogni elemento è coestensivo alla storia, alla realtà del Tutto". Tuttavia "l'Evoluzione non è 'creatrice'... ma è, per la nostra esperienza nel Tempo e nello Spazio, l'espressione della Creazione". Di una creazione definita da Teilhard un "lungo gesto" che anima e regge il Divenire. Un Divenire che attuandosi attraverso la legge di complessità-coscienza sospinge la Materia, attraverso stadi successivi, a caricarsi di libertà e di Spirito. E sarà infine sorprendente intuire con Teilhard come la visione evoluzionistica del mondo, lungi dall'orientare al materialismo, sia una possibile "scuola di una migliore spiritualità e di alta moralità".
"Le singolarità della specie umana" è uno degli ultimi testi di Teilhard de Chardin; si tratta di un testo "laico" perché è una riflessione sul passato e il presente dell'umanità che vuole aprirsi a una prospettiva per il futuro. Potremmo dire che si tratta di un testo "apocalittico" nel senso originale della parola come rivelazione aperta al futuro compiuta da uno scienziato, uno dei maggiori evoluzionisti del XX secolo. Teilhard è stato un importante geologo e paleontologo, uno dei precursori della moderna teoria della biosfera come strumento per comprendere le leggi generali dell'evoluzione. Lo strumento filosofico da lui sviluppato come chiave di lettura dell'evoluzione è il concetto di muovere verso: la materia muove verso la complessità e la vita, e la vita verso la complessità e la coscienza fino a giungere alla nascita del pensiero e quindi dell'essere pensante. Ma oggi l'uomo si trova solo nell'universo e isolato su un piccolo pianeta a risorse limitate e con equilibri fragili. Come sfuggire a un senso di frustrazione e alla sensazione di essere giunti al capolinea dell'avventura umana? Ecco che l'idea di Teilhard si rivolge al passato, a quelle leggi generali dell'evoluzione che in vario modo sono riconducibili al muovere verso, ma egli vede nella riflessione del passato la prospettiva che apre al futuro.
Il tratto comune che innegabilmente emerge da questi scritti è quello di formare un'unica riflessione attorno alla questione della fede nei tempi moderni. Pierre Teilhard de Chardin scavalca i dibattiti tra spirito laico e spirito religioso. Il mistero dell'Incarnazione, mistero dell'amore di Dio, dà luce alla stessa evoluzione del cosmo e ogni uomo partecipa alla sua realizzazione. Il discorso paolino dell'Areopago trova in Teilhard un nuovo abbrivio dopo duemila anni di cristianesimo e di evoluzione del pensiero umano. I cinque testi qui riuniti fanno parte di un'ampia raccolta, "Ecrits du temps de la guerre", nella cui prima traduzione italiana (intitolata La Vita cosmica, Il Saggiatore, Milano 1971), era stato escluso il penultimo di essi, "Per una nuova evangelizzazione del nostro tempo". Questi Scritti presentano caratteristiche sorprendenti, data l'età relativamente ancora giovane di Teilhard e la già chiara impronta del suo pensiero: "La sostanza fondamentale in seno alla quale si modellano le anime, l'ambiente superiore in cui evolvono, il loro speciale Etere (se così si può dire), è la trascendente e tuttavia immanente Divinità nella quale viviamo, ci muoviamo e siamo. Dio è alla nascita, nella crescita e al termine di tutte le cose, senza peraltro mescolarsi né confondersi per nulla con l'essere partecipato che regge, anima, tiene insieme. Di conseguenza tutto vive e si eleva, tutto è uno in Lui e per mezzo di Lui...". Prefazione di Luciano Mazzoni Benoni.
Per guardare all'avvenire dell'uomo, il paleontologo Pierre Teilhard de Chardin legge l'evolversi della materia nel tempo, del quale le scienze dell'Ottocento e del Novecento ci hanno aperto nuovi orizzonti conoscitivi. Il tempo dell'evoluzione è un percorso attraverso forme sempre più complesse che ci porta verso l'uomo e verso la Noosfera. Lungi dall'azzardare concrete previsioni, da lui stesso dichiarate impossibili, sugli accadimenti futuri, Teilhard ritiene tuttavia legittimo, estrapolando le osservazioni fatte sull'evoluzione che ha preceduto il manifestarsi del pensiero nell'uomo, tracciare "le direzioni e le condizioni dell'avvenire". Il fenomeno umano, così come lo osserviamo e sperimentiamo, non si è fermato, ma è destinato a muoversi verso un ulteriore compimento individuale e collettivo. Di fronte all'umanità si apre un lungo cammino di ulteriore genesi e maturazione alla cui realizzazione concorreranno le nostre scelte, la globalizzazione in atto, il modo di affrontare e gestire i problemi dell'educazione, della pace, dei diritti dell'uomo, della democrazia. E come prevedere la fine della specie e il raggiungimento di uno stadio ultraumano? Questi molteplici temi costituiscono l'oggetto dei 22 saggi qui contenuti, nei quali si manifesta in modo evidente la fede che Teilhard nutre nei confronti dell'uomo.
Una sintesi del pensatore francese Teilhard de Chardin Pierre che traccia il cammino evolutivo con efficacia ancora oggi straordinaria.
Il lavoro inizia chiarendo il posto e il significato della Vita nell’Universo; segue lo sviluppo della Biosfera, in essa appare l’uomo con l’espandersi della Riflessione e si forma così la Noosfera.
Come la fisica tende a vedere una sorta di avvenimento atomico primitivo, la biologia, «estrapolata all’estremo (e questa volta in avanti), ci conduce a un’ipotesi analoga: quella di un Punto Focale universale (che ho chiamato Omega) non più di esteriorizzazione e di espansione fisiche, ma di interiorizzazione psichica – nel quale la Noosfera terrestre in via di concentrazione (attraverso la complessificazione) sembra destinata a finire tra qualche milione di anni. Spettacolo notevole, certo, quello di un Universo fusiforme, chiuso alle due estremità (all’indietro e in avanti) da due sommità d’inversa natura».
Questo volume, gioiello di storia paleontologica, ci apre orizzonti che dialogano necessariamente, oltre che con la biologia, con le scienze umane e la filosofia.
Il volume riunisce gli scritti relativi alla dimensione sociale e al futuro dell'umanità. Il libro, pubblicato postumo nel 1963, raccoglie ventotto saggi, per la quasi totalità inediti, ordinati cronologicamente dall'Editore e datati tra il Natale del 1939 e il gennaio 1955. Il messaggio che ci proviene da questo libro è prezioso, dal momento che cerca di illuminare la via che l'uomo, in quanto singolo e in quanto specie, percorre nella storia del mondo. Esso si prefigge di parlare all'uomo del suo futuro ultimo ma anche dei suoi compiti all'interno del tessuto sociale, infondendo, in questi tempi così bui, la forza e la determinazione della speranza.
Dopo lunghi anni di attesa, viene pubblicata l'opera finora inedita di Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), scienziato e pensatore francese tra i pi? letti e discussi del XX secolo, le cui opere sono state oggetto per decenni di accese polemiche (le pi? note Il fenomeno umano e L'ambiente divino).La Scienza di fronte a Cristo - tit. orig. Science et Christ, Ed. du Seuil, 1965 - risulta una delle opere pi? complete del grande pensatore francese, in cui sono presentati i temi centrali della sua complessa e maestosa visione scientifica e spirituale. Il libro ? composto da una serie di saggi scritti da Teilhard tra il 1921 e il 1955, a testimonianza dell'evolversi del suo pensiero, che forniscono ulteriori elementi di approfondimento delle sue teorie sull'evoluzione dell'uomo e dell'universo.
Un testo ardente" del grande gesuita. "