Considerato da molti critici come uno dei libri più stimolanti e provocatori di Thich Nhat Hanh, "L'unico mondo che abbiamo" suggerisce una visione cruda e drammatica del futuro del nostro pianeta, senza però fermarsi alla sterile denuncia dello stato delle cose. Anzi, il libro si presenta come un appello accorato e ricco di speranze, dove Thich Nhat Hanh, con il suo linguaggio profondo e toccante, offre una chiara visione della via da percorrere per uscire dalla grave crisi culturale e ambientale che investe tutta la Terra: impegnarsi attivamente e in prima persona è la chiave per la sopravvivenza collettiva e individuale. La ricchezza e l'unicità di questo libro è nella grande visione d'insieme, che unisce ambientalismo e crescita interiore. "Solo combinando difesa dell'ambiente e pratica spirituale" suggerisce Thich Nhat Hanh, maestro del buddhismo impegnato "sarà possibile trovare gli strumenti per una trasformazione profonda del nostro stile di vita e insieme dell'attuale modello culturale ed economico".
In questo libro Thich Nhat Hanh, celebre maestro zen, insegna ai lettori come creare l'abitudine alla felicità. Spiega come funziona la mente e come possiamo allenarla realizzando le condizioni per essere felici attraverso la creatività, le visualizzazioni, la meditazione. Thich Nhat Hanh illustra inoltre alcuni esercizi pratici per migliorare la lucidità mentale e ripristinare l'armonia tra corpo e spirito, prendendo anche alcuni esempi dalla vita del Buddha o dalla propria esperienza diretta. Il risultato è un libro pieno di ispirazione, la cui lettura invita a raddoppiare gli sforzi a beneficio di tutti gli esseri senzienti, sapendo che questi sforzi sono l'unica via possibile per raggiungere la felicità personale.
Duemilacinquecento anni fa, sotto l'albero dell'illuminazione, il Buddha comprese che all'origine dell'infelicità vi sono tre cause: l'errata conoscenza, il desiderio ossessivo e la rabbia. Di queste condizioni la più pericolosa è la rabbia, capace in un solo istante di minare sino alle fondamenta sia il corpo sia l'anima, di distruggere la nostra spiritualità. Gli insegnamenti buddhisti che si ritrovano in questo libro rivelano però che la profonda comprensione di questa emozione rende possibile riconoscere, circoscrivere e alleviare la sofferenza causata dalla collera, che diventa così un mezzo fondamentale per trasformare noi stessi e far emergere la nostra bontà primordiale. Grazie alla "pratica della felicità" e della compassione è possibile non solo vincere la rabbia, ma anche mutarla in potente alleato.
L'impulso a pregare è universale: non c'è cultura, passata o presente, in cui non si preghi. Pregare - insegna Thich Nhat Hanh - è il "cibo dell'anima", naturale come respirare, come camminare. Forse ancora di più. Non è solo quello che diciamo o che facciamo, è quello che siamo. In questo libro il celebre monaco zen vietnamita spiega, con i consueti toni semplici e diretti, come approfondire la pratica spirituale quotidiana e come, attraverso la preghiera e la meditazione, potersi ricollegare all'universo nella sua interezza e al nostro sé superiore. Qualunque sia la nostra cultura o fede religiosa: perché la preghiera appartiene all'intero genere umano. Un messaggio di tolleranza e amore universali, più importante che mai in un mondo infiammato dal fanatismo religioso.
Questo libro raccoglie gli insegnamenti offerti da Thich Nhat Hanh durante il ritiro dal titolo "La pace è ogni passo" tenuto a Castelfusano (Roma) dal 21 al 26 marzo 2008. Con il suo inconfondibile stile sobrio, ma profondo e diretto, l'autore illustra le tappe fondamentali di un percorso di trasformazione e consapevolezza alla portata di tutti: prendersi cura delle proprie sensazioni, praticare la consapevolezza del respiro, imparare l'ascolto profondo, apprendere come trasformare la rabbia, scoprire il senso di unione, la condizione di inter-essere che ci connette a tutti gli altri esseri viventi e non. In un'apposita sezione del libro sono raccolti gli insegnamenti rivolti ai bambini nel corso dello stesso ritiro. Completano la presentazione del pensiero del maestro vietnamita il "Trattato di pace con la Terra" e la "Lettera sul riscaldamento globale", recenti esempi di Buddhismo Impegnato di grande impatto nella loro concretezza; i "Cinque Addestramenti alla Consapevolezza", originale attualizzazione dei tradizionali Cinque Precetti su cui si fonda l'etica Buddhista, e alcune pratiche di grande efficacia come il "Rilassamento profondo" e il "Toccare la terra" guidate da Sister Chan Khong, che da sempre affianca Thich Nhat Hanh durante i ritiri e gli insegnamenti.
Ascolto profondo è sapersi fermare e sapersi far pervadere dall'oggetto del nostro ascolto diventando uno con esso, che sia al nostro interno o al nostro esterno. Per ascoltare in modo nuovo, insegna Thich Nhat Hanh, è necessario rimuovere le percezioni erronee che si hanno su se stessi e sugli altri: in questo modo si trasforma anche il modo di parlare, e la parola diventa strumento di felicità anziché portatrice di sofferenza. All'ascolto profondo ci si avvicina tramite la condivisione, una delle pratiche cui Thich Nhat Hanh dà maggiore spazio come strumento di pace. In questo libro sono stati raccolti i discorsi che più si soffermano sull'argomento.
"La via della trasformazione" è un'esposizione di psicologia buddhista, incentrata sull'esperienza diretta del riconoscere, dell'abbracciare e dell'osservare in profondità la natura delle sensazioni e delle percezioni. In queste pagine Thich Nhat Hanh, attraverso il puntuale commento a un testo scandito in cinquanta strofe e attingendo ai più importanti filoni del pensiero buddhista, svela il funzionamento della nostra mente e il modo in cui è possibile prendersene cura. Con la sua consueta abilità letteraria, il celebre maestro zen vietnamita rende attuale e accessibile la sapienza della tradizione orientale e offre un'opportunità unica per applicare alla vita quotidiana il fondamentale insegnamento della consapevolezza.