Bollini arrivò a morire con eroismo grazie alla solida formazione ricevuta all'interno del suo oratorio e nella Giac, la Gioventù Italiana di Azione Cattolica. Da qui la necessità di alzare lo sguardo verso un orizzonte più ampio, ovvero quello costituito dalla partecipazione alla lotta di Liberazione dei giovani e degli uomini che nell'antica associazione militavano o avevano militato pochi anni prima. Il rapporto tra Ac e Resistenza è stato studiato finora sotto molti profili, ma per lo più in modo disorganico oppure apologetico o, ancora, all'interno della più vasta storia dei cattolici nella Resistenza. Le pagine che seguono non hanno certo la pretesa di colmare questa lacuna, ma vorrebbero sollecitare gli studiosi ad affrontare in modo più organico e completo questi argomenti, oltre che invogliare gli attuali appartenenti all'Azione Cattolica (e, certo, non solo loro) a riscoprire e valorizzare un patrimonio di idealità e di fede che non deve andare disperso.
Odoardo Focherini (Carpi [MO] 1907 - Hersbruck [Germania] 1944) nel 1969 è stato proclamato «Giusto fra le Nazioni», per aver salvato decine di ebrei tra il 1943 e il 1944 e aver pagato tale comportamento con la sua stessa vita. Scoperto e incarcerato, fu infatti deportato in Germania, trovando la morte nel Lager di Hersbruck, dove venne assistito da un altro martire della Resistenza cattolica italiana, Teresio Olivelli.
Il volume costituisce la prima biografia completa sulla sua figura, condotta con criteri scientifici e fondata su moltissimi documenti custoditi dalla famiglia e in archivi pubblici e privati.
Ne esce il ritratto di un uomo del tutto «normale», almeno per quei tempi: un padre costretto a molteplici lavori per mantenere la famiglia numerosa, tra cui quello di amministratore del giornale Avvenire d'Italia, un dirigente locale dell'Azione Cattolica (a Carpi), un cristiano fedele alla sua Chiesa. Nella vita di Focherini c'è tutto questo, ma nessun fatto eclatante: un uomo come tanti altri. Ma, al momento opportuno, quest'uomo «normale» seppe compiere gesti straordinari e mise in piedi un'efficiente rete di salvataggio per decine di ebrei disperati. Di più: seppe infondere loro coraggio, offrire spazi di umanità e persino di buon umore.
Odoardo Focherini è dunque uno degli eroi italiani del XX secolo e la sua figura merita di essere ampiamente conosciuta a livello nazionale.
Sommario
Introduzione. I. GLI ANNI DELLA FORMAZIONE. 1. Bambino nella Carpi di inizio '900. 2. Primi impegni in Azione Cattolica. 3. Scelte di vita. II. GLI ANNI DELLA MATURITÀ. 1. Famiglia e vita professionale. 2. Nel travaglio dell'Azione Cattolica giovanile. 3. Nell'Azione Cattolica «adulta». 4. A L'Avvenire d'Italia: un nuovo lavoro. III. GLI ANNI DELLA GUERRA E L'AIUTO AGLI EBREI. 1. Gli anni della guerra, 1940-1943. 2. L'aiuto agli ebrei. 3. L'arresto a Modena e il carcere a Bologna. IV. PRIGIONIERO E DEPORTATO. 1. A due passi da casa: il campo di Fossoli. 2. L'anticamera della Germania: Bolzano. 3. Intermezzo a Flossenbürg. 4. Vivere e morire a Hersbruck. CONCLUSIONE. LA MEMORIA DEL SACRIFICIO. Indice dei nomi.
Note sull'autore
GIORGIO VECCHIO è professore ordinario di storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Parma. Nei suoi studi si è occupato di storia del movimento cattolico italiano ed europeo, dei movimenti pacifisti, della politica e della società italiana, di storia della famiglia, della persecuzione antiebraica e della società italiana nella II guerra mondiale. Tra i suoi interessi anche quello per la storia della bandiera nazionale italiana. È presidente del comitato scientifico della Fondazione Don Primo Mazzolari di Bozzolo. Per le EDB ha curato l'edizione critica dei volumi di P. Mazzolari, Il compagno Cristo (42008) e Impegno con Cristo (22011).
Un saggio basato anche su documenti inediti, in cui si scoprono i fili (diretti e indiretti) che legano tra loro tre dei personaggi più significativi e profetici della Chiesa: il beato Charles de Foucauld, fondatore di una ricchissima e variegata famiglia spirituale; don Primo Mazzolari, prete lombardo ben noto per i suoi numerosi scritti e per le prediche accorate e taglienti; fratel Arturo Paoli, già viceassistente nazionale dell'Azione Cattolica Giovani ai tempi di Carlo Carretto, poi religioso con i Piccoli Fratelli e testimone di carità tra i poveri dell'America Latina. Una perla preziosa, non solo per gli storici, ma per tutti coloro che ancora oggi trovano ispirazione e sostegno dal pensiero, dalle opere e dalle parole di questi maestri di vita cristiana.