Nella sua storia bimillenaria la parrocchia si è continuamente adeguata ai tempi rinnovando le modalità della sua presenza, uno sforzo che oggi richiede di uscire, in modo definitivo e senza rimpianti, dall'autoreferenzialità. Il volume si propone di offrire alcuni spunti in tale direzione attraverso l'analisi critica della situazione odierna, l'elaborazione di criteri teologico-pastorali e l'invito a nuove modalità di progettazione.Nella prima parte si approfondiscono i due tratti distintivi della parrocchia: la sua realtà di comunità di credenti e il suo abitare sul territorio accogliendone le sfide. La seconda individua i diversi criteri-guida all'agire pastorale rinnovato, i passaggi operativi e i linguaggi necessari per attuarlo. Nella terza parte sono proposte due realizzazioni: la prima riguarda le nuove forme di comunità fra parrocchie e la seconda presenta un'esperienza di evangelizzazione del territorio cittadino, promossa e coordinata dalla Caritas di Torino.
La Chiesa che abita, fin dalle sue origini, tra la gente di un territorio, è immersa nel cambiamento epocale che contraddistingue questo nostro tempo. Occorre che si attrezzi per starci dentro, attraversarlo, senza rinunciare alla propria identità, ma mettendosi in ascolto dei segni dei tempi, cogliendone nodi e opportunità con realistica speranza.
Questo libro affronta il modo in cui le parrocchie possono oggi attraversare la crisi. Il percorso è scandito in tre parti interdipendenti. La prima intende discernere questo tempo da una prospettiva di fede e comprendere quanto e come la crisi ha inciso sulla vita delle comunità parrocchiali e sulla loro missione sul territorio. La seconda parte propone alcuni orientamenti teologici, ecclesiologici e pastorali ritenuti utili per le parrocchie di oggi. La terza parte indica alcuni percorsi possibili e praticabili con e per i giovani, gli adulti e le famiglie, realtà piuttosto marginali in parrocchie che dedicano la quasi totalità delle risorse a bambini e ragazzi.
Sommario
Presentazione. I. OPPORTUNITÀ. 1. Cambiamento d’epoca. 2. Le parrocchie in questo contesto. II. ORIENTAMENTI. 3. Generare riferimenti cristiani. 4. Osare passi giusti. III. PERCORSI. 5. Giovani e parrocchie. 6. Famiglia, adulti e parrocchia, insieme. 7. Il lab-oratorio intergenerazionale. 8. Immigrazione, multireligiosità e multietnicità. Conclusione.
Note sull'autore
Giovanni Villata ha insegnato Teologia pastorale alla Pontificia Università Urbaniana e alla Facoltà teologica dell’Università Pontificia Salesiana. Ha diretto il Centro studi e documentazione della diocesi di Torino e l’Osservatorio giuridico-legislativo della Conferenza episcopale piemontese. È stato inoltre responsabile del Servizio diocesano per la formazione degli operatori pastorali e collabora con il Centro orientamento pastorale di Roma e le riviste Orientamenti Pastorali, Vita pastorale e Rogate ergo. Per EDB ha pubblicato di recente La parrocchia innovativa. Progettare la pastorale a partire dal territorio (con Tiziana Ciampolini, 2016) e Teologia pastorale (2016).
Nei grandi centri urbani, dove aumenta l’anonimato, le appartenenze sono fluide e si moltiplicano i «non luoghi», le parrocchie sembrano soffrire di un’ impostazione ancora «rurale» che non sembra essere in grado di rispondere ai bisogni spirituali del presente. Nelle città, soprattutto in quelle di grandi dimensioni, la parrocchia è ancora più sfidata a immergersi nelle esperienze del territorio, nei poli che costruiscono socialità e cultura, negli spazi che esprimono bisogni, solidarietà e di democrazia di base. Al tempo stesso, la sfida consiste nel non perdere una delle qualità più belle della parrocchia, ovvero di essere Chiesa tra le case in grado di ascoltare e di interpretare il territorio per annunciare il vangelo a tutti, in ogni luogo.