In breve
«A volte è giusto combattere, e a volte i soldati combattono in modo giusto. Nessuno che sia cresciuto durante la seconda guerra mondiale può dubitare dell’esistenza di guerre giuste, oltre che ingiuste. Ma è altrettanto vero che a volte è sbagliato combattere, e a volte i soldati combattono in modi sbagliati. E dunque è necessario che ogni decisione di scendere in guerra e ogni scelta strategica e tattica vengano discusse. La teoria della guerra giusta è ancora il miglior linguaggio di cui disponiamo per affrontare questi argomenti.»
Indice
Prefazione alla presente edizione - Premessa - Ringraziamenti - Parte prima: La realtà morale della guerra I. Contro il «realismo» - II. La guerra come crimine - III. Le regole della guerra - Parte seconda: La teoria dell’aggressione IV. Legge e ordine nella società internazionale - V. Azioni preventive - VI. Interventi - VII. Gli scopi della guerra e l’importanza della vittoria - Parte terza: La convenzione di guerra - VIII. Gli strumenti di guerra e l’importanza di combattere bene - IX. L’immunità dei non combattenti e la necessità militare - X. La guerra contro i civili: assedi e blocchi - XI. La guerriglia - XII. Terrorismo - XIII. La rappresaglia - Parte quarta: I dilemmi della guerra XIV. Vincere e combattere bene - XV. Aggressione e neutralità - XVI. L’emergenza suprema - XVII. La deterrenza nucleare - Parte quinta: La questione della responsabilità - XVIII. Il crimine dell’aggressione: dirigenti politici e cittadini - XIX. I crimini di guerra: i soldati e i loro ufficiali - Appendice. La nonviolenza e la teoria della guerra - Indice analitico
"Il mio scopo nel curare questo libro è stato quello di presentare Michael Walzer come un teorico, con una visione chiara e coerente della comunità politica così come dovrebbe essere, ma in tutta la sua opera egli si è costantemente cimentato con le problematiche, molto più spinose, della politica contemporanea. Questo gli ha consentito di essere un esempio perfetto di connected critic, non solo della vita americana, ma anche della politica e delle relazioni internazionali del mondo occidentale." Dall'introduzione di David Miller.
La guerra del Golfo, il Kossovo, l'Intifada, il conflitto arabo-israeliano, l'Afghanistan, l'Iraq. Ci sono ragioni per combattere con giustizia? Ci sono atti di aggressione e di crudeltà a cui abbiamo il dovere di opporci? L'uso della forza militare per fermare i massacri in Rwanda sarebbe stato, ad esempio, un caso di guerra giusta? Secondo l'autore, la guerra può essere in alcuni casi giustificabile, ma la sua condotta deve essere assoggettata alla critica morale. Walzer discute un tema moralmente ambiguo e complesso per affermare che della teoria della "giusta guerra" abbiamo bisogno, poiché essa consente di affrontare azioni eticamente problematiche, restringendone le occasioni e regolandone la condotta.
La guerra del Golfo, il Kossovo, l'Intifada, il conflitto arabo-israeliano, l'Afghanistan, l'Iraq. Ci sono ragioni per combattere con giustizia? Ci sono atti di aggressione e di crudeltà a cui abbiamo il dovere di opporci? L'uso della forza militare per fermare i massacri in Rwanda sarebbe stato, ad esempio, un caso di guerra giusta? Secondo l'autore, la guerra può essere in alcuni casi giustificabile, ma la sua condotta deve essere assoggettata alla critica morale. Walzer discute un tema moralmente ambiguo e complesso per affermare che della teoria della "giusta guerra" abbiamo bisogno, poiché essa consente di affrontare azioni eticamente problematiche, restringendone le occasioni e regolandone la condotta.
L'11 settembre 2001 e le campagne militari contro l'Afghanistan e l'Iraq hanno radicalizzato le posizioni politiche. La destra ha fatto propria la sicurezza ad ogni costo, la sinistra ha sostenuto la pace universale e ha rifiutato senza eccezioni l'uso della forza. In questo libro Walzer alza il velo del conformismo ideologico della sinistra con l'intenzione di disegnare un tracciato alternativo a quello dei conservatori che unisca la lotta al terrorismo e al fondamentalismo musulmano con la tutela dei diritti civili e delle libertà costituzionali.
Il massimo teorico della sinistra liberale negli Stati Uniti delinea, facendo riferimento a casi storici e a problemi pratici, i nuovi significati che la tolleranza va assumendo alle soglie del Duemila. Intrecciando l'analisi delle forme storiche finora succedutesi con quello delle varie modalità con cui gli uomini si sono aggregati politicamente, Walzer giunge fino ai giorni nostri e alle questioni nuove che oggi si pongono per la difesa della tolleranza. Nel far questo, fornisce anche una ricostruzione estremamente penetrante delle tensioni e dei motivi di intolleranza, spesso feroci fino alla strage e allo sterminio etnico e culturale, presenti nelle società contemporanee.