In questo secondo decennio del nuovo secolo, sta diventando sempre più evidente che i problemi cruciali del nostro tempo, energia, ambiente, cambiamento climatico, sicurezza alimentare, sicurezza finanziaria, non possono essere studiati e capiti separatamente, in quanto sono problemi sistemici, vale a dire sono tutti interconnessi e interdipendenti. Il dilemma fondamentale che sottende i problemi principali della nostra epoca sembra essere l'illusione che su un pianeta limitato sia possibile una crescita illimitata. Questa fiducia irrazionale in una perenne crescita economica è indicativa di uno scontro fondamentale fra un pensiero lineare e i pattern non lineari della nostra biosfera, i sistemi e i cicli ecologici che costituiscono la trama della vita. La rete globale altamente non lineare della nostra biosfera contiene innumerevoli cicli di feedback attraverso i quali il pianeta si regola e trova un suo equilibrio. Il nostro attuale sistema economico, invece, è alimentato da un materialismo e un'avidità che non sembrano riconoscere alcun limite.
Nel contesto di crisi globale in cui ci troviamo è ancora possibile pensare di tornare a crescere o dobbiamo arrenderci ad una ineludibile decrescita? Fritjof Capra e Hazel Henderson ci guidano in un percorso di ricerca che mette in luce come sia possibile e necessario vedere le cose in una prospettiva diversa cambiando il quadro concettuale di riferimento. È in questo ambito che si afferma una diversa concezione del valore in cui lo sviluppo della nostra civiltà non passa per un insostenibile aumento delle quantità di merci e consumi, ma per un cambiamento di sistema in cui siano le qualità ad emergere per un reale progresso dell'umanità.
Aboca Museum presenta la riproduzione facsimilare dell'affascinante florilegio "Hortus amoenissimus" di Franciscus De Geest, celebre pittore olandese del Seicento barocco (1638-1699). Questi, divenuto celebre per i ritratti e le nature morte, si era dedicato con entusiasmo anche all'illustrazione di piante fiorite, realizzando questo splendido florilegio manoscritto, datato Leeuwarden 1668 e attualmente conservato presso la Biblioteca Nazionale di Roma. Una raccolta di 201 disegni originali dal vero, splendidamente colorati con tecnica mista, testimonianza della varietà di piante da fiore coltivate nei giardini botanici dell'epoca e delle ricche collezioni dei tanto ricercati tulipani d'Oriente. La misura è in folio oblungo verticalmente, mm 447 x 283. Il florilegio è introdotto da una suggestiva tavola di presentazione: l'artista offre il suo splendido libro a Flora, dea della Primavera. Accompagna la riproduzione facsimilare un commentario di circa 100 pagine in inglese contenente: la presentazione della figura dell'autore; la descrizione dell'iconografia secentesca delle piante; l'identificazione, in chiave moderna, delle specie presenti nel florilegio.