Negli ultimi trent'anni, nella scienza d'avanguardia, è emersa una nuova concezione sistemica della vita in cui si afferma che siamo circondati da sistemi complessi, formati cioè da varie parti e componenti che si giustappongono e interagiscono mutualmente le une con gli altri, così che non ha più senso, per studiare e capire il sistema stesso, isolare i singoli componenti e analizzarli singolarmente staccandoli dal contesto globale. Questo volume integra in un unico quadro teorico coerente le idee e i modelli che costituiscono il fondamento di questa visione. Esplorando a 360° la storia e le diverse discipline scientifiche, Fritjof Capra e Pier Luigi Luisi affrontano la comparsa di termini chiave come "autopoiesi", "strutture dis-sipative", "social network" e "comprensione sistemica dell'evoluzione". Pubblicato per la prima volta nel 2014 e divenuto, negli anni, un testo di culto, Vita e Natura si propone anche come una lettura essenziale per chiunque sia interessato a comprendere le implicazioni nelle varie discipline delle scienze naturali e sociali della concezione sistemica della vita: dall'economia alla politica, fino alla medicina, la psicologia, l'ecologia e il diritto.
In questo secondo decennio del nuovo secolo, sta diventando sempre più evidente che i problemi cruciali del nostro tempo, energia, ambiente, cambiamento climatico, sicurezza alimentare, sicurezza finanziaria, non possono essere studiati e capiti separatamente, in quanto sono problemi sistemici, vale a dire sono tutti interconnessi e interdipendenti. Il dilemma fondamentale che sottende i problemi principali della nostra epoca sembra essere l'illusione che su un pianeta limitato sia possibile una crescita illimitata. Questa fiducia irrazionale in una perenne crescita economica è indicativa di uno scontro fondamentale fra un pensiero lineare e i pattern non lineari della nostra biosfera, i sistemi e i cicli ecologici che costituiscono la trama della vita. La rete globale altamente non lineare della nostra biosfera contiene innumerevoli cicli di feedback attraverso i quali il pianeta si regola e trova un suo equilibrio. Il nostro attuale sistema economico, invece, è alimentato da un materialismo e un'avidità che non sembrano riconoscere alcun limite.
Nel contesto di crisi globale in cui ci troviamo è ancora possibile pensare di tornare a crescere o dobbiamo arrenderci ad una ineludibile decrescita? Fritjof Capra e Hazel Henderson ci guidano in un percorso di ricerca che mette in luce come sia possibile e necessario vedere le cose in una prospettiva diversa cambiando il quadro concettuale di riferimento. È in questo ambito che si afferma una diversa concezione del valore in cui lo sviluppo della nostra civiltà non passa per un insostenibile aumento delle quantità di merci e consumi, ma per un cambiamento di sistema in cui siano le qualità ad emergere per un reale progresso dell'umanità.
Negli ultimi trent'anni, nella scienza d'avanguardia, è emersa una nuova concezione sistemica della vita. Complessità, reti, network e pattern di organizzazione hanno ricevuto una rinnovata attenzione portando a un approccio innovativo, detto approccio "sistemico".
Oggi è sempre più evidente che i grandi problemi della nostra epoca (energia, ambiente, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare) non possono essere compresi se considerati singolarmente; si tratta di problemi sistemici interconnessi che richiedono soluzioni sistemiche. I problemi sistemici comportano conseguenze dannose in molti ambiti diversi, tra i quali merita attenzione l'ambito agricolo, intendendo con ciò sia l'agricoltura che gli allevamenti. Il legame tra agricoltura industriale e cambiamenti climatici, ad esempio, è di grande importanza. Il nostro sistema agricolo attuale è allo stesso tempo vittima e carnefice della crisi climatica: essendo basato soprattutto sull'agricoltura di tipo chimico, espone il terreno ad eventi atmosferici estremi, come siccità e alluvioni. Fortunatamente esiste un'alternativa all'agricoltura industriale e cioè l'agroecologia, un insieme di tecniche agricole basate su principi ecologici adottati in tutto il mondo. Grazie a queste tecniche, è possibile coltivare cibi sani in modo sostenibile e decentralizzato, nel rispetto della biodiversità, delle comunità e dell'efficienza energetica.
La scienza e l'"anima", il corpo umano e i rilievi della crosta terrestre, il percorso vitale del sangue nelle vene e della linfa nelle piante: sono le corrispondenze di cui è intessuta l'opera di Leonardo, artista e scienziato, instancabile osservatore di una natura che amava moltissimo e in cui cercava le risposte a ciò che più lo affascinava: il mistero della vita. Fritjof Capra ci accompagna alla scoperta di un Leonardo sorprendente e poco conosciuto: l'uomo dall'immaginazione straordinaria che si cimentò in campi scientifici che all'epoca non avevano neppure un nome, dalla fluidodinamica all'anatomia e all'embriologia, con una passione e uno spirito che sarebbero rimasti ineguagliati nei secoli.
Mettendo in risalto ciò che accomuna i sistemi biologici, i processi cognitivi e le organizzazioni sociali umane, Capra affronta i grandi problemi che affliggono la società contemporanea e le sfide che ci riserva il XXI secolo, nei campi dell'organizzazione aziendale, delle strutture dell'economia globale, delle biotecnologie e dello sviluppo sostenibile. Le tesi di Capra, partendo dalla nuova concezione della vita che è emersa dalla teoria della complessità, sono la formulazione più approfondita e rigorosa delle idee del "movimento di Seattle": ma più che un rifiuto ideologico della globalizzazione suggeriscono una sua visione alternativa, fondata sulla concezione del nostro pianeta come unico sistema vivente.