Il volume propone una rassegna di Progetti di Psicologia presentati secondo le indicazioni dell'Esame di Stato per Psicologi; è diviso in due sezioni: nella prima vengono proposti in maniera sintetica gli aspetti teorici rilevanti per la seconda prova dell'Esame di Stato. Gli argomenti sono proposti in base alle diverse aree della disciplina, quali Psicologia clinica, Psicologia della salute, Psicologia scolastica, Psicologia del lavoro, Psicologia delle migrazioni, Psicologia giuridica e Psicologia dello Sport; nella seconda sezione è presentata una rassegna di progetti svolti che copre tutto il programma necessario allo svolgimento del progetto. La novità del testo è quella di proporre gli argomenti dividendoli in base alle aree tematiche e per ogni area sono presentati i principali strumenti e tecniche applicabili al contesto specifico. Inoltre verranno presentate una serie di strumenti e tecniche utili a reperire le informazioni e ad attivare le risorse ai fini della professione. Tale approccio rende il testo fruibile non solo agli studenti universitari, ma anche ai laureati che si approcciano all'Esame di Stato e ai professionisti che possono avvicinarsi, secondo una prospettiva diversa, ad argomenti già noti. Rispetto al volume precedente (Andronico F., "Progetti di Psicologia", Alpes, Roma, 2014) il testo è stato ampliato riveduto e corretto, sono stati inseriti altri progetti nelle aree della disciplina già presenti ed è stata aggiunta l'area della Psicologia della Sport, trattata sia nella sezione teorica che in quella dei progetti svolti.
"Il libro che ci apprestiamo a leggere percorre un territorio pionieristico per gli studi psicoanalitici ed è la testimonianza di quanto la psicoanalisi come teoria e come modello di lavoro sia flessibile e possa adattarsi a diversi ambiti della vita, della cultura e della società, possa articolare un dialogo con il mondo giuridico e carcerario e collaborare con essi. Il volume, che si suddivide in una parte teorica e in una clinica, mostra nella prima la ricchezza della comprensione psicoanalitica in questi disturbi, mentre nella seconda ci permette di entrare nel vivo di una pratica abbastanza lontana dal setting psicoanalitico o anche psicoterapeutico. Il bel capitolo di De Mari che leggiamo dopo l'introduzione, pone da subito i problemi specifici di questo ambito. De Mari precisa anzitutto che non si può parlare sempre e comunque di patologie mentali ma che dobbiamo guardare a questi fenomeni come «aspetti di personalità, che possiamo ritrovare in diversi quadri sindromici psicopatologici, come anche nelle persone 'sane'» e mette inoltre in luce come possa esistere «un'apparente normalità di comportamento» che coesiste con «una visione distorta della relazione da un punto di vista morale e soprattutto affettivo». Questi aspetti, tra gli altri, rendono molto arduo l'intervento sia sul piano farmacologico che su quello psicoterapeutico, perché questi soggetti possono anche tentare manipolazioni al fine di «ridimensionare la propria responsabilità e ottenere, in modo opportunistico, tutti i vantaggi secondari possibili, primo fra tutti una riduzione della pena». Le domande che De Mari si pone fin da questo capitolo sono quelle cruciali: anzitutto se la teoria psicoanalitica è utile in questi casi e se possiamo chiamare psicoanalisi gli interventi, modificati e adattati al contesto, che vengono utilizzati. Il libro si dispiega poi ad ampio spettro, da capitoli che con un coerente impianto teorico tentano di discutere le problematiche della perversione e della follia criminale a temi che si occupano delle istituzioni giudiziarie o delle varie fasi del processo." (dalla prefazione di Anna Maria Nicolò)
"Nella commedia di Peter Pan il capo dei pirati ripete ad ogni occasione il suo ultimo discorso per il timore di non aver tempo di farlo quando si tratterà di morire davvero. Questo lavoro ha esattamente lo stesso senso: vuole essere l'eredità che lascio a quanti hanno lavorato, ragionato e si sono appassionati con me sui temi della sofferenza mentale e la sua cura, senza per questo mettere fretta a nessuna oscura lavoratrice dell'Ade. La prima parte teorica è un liofilizzato della esperienza di 35 anni di lavoro sempre attenta a unire l'efficacia dimostrata degli interventi con le peculiarità di ciascun paziente irriducibile alla diagnosi categoriale, più invecchio e più mi sembra che la diagnosi in asse I di ciascun paziente sia il suo nome e in asse II il suo cognome ad indicare l'origine familiare e culturale del suo particolare modo di stare al mondo, per creare percorsi terapeutici personalizzati e unici che rifuggono dal richiamo semplicistico dei protocolli clinici standardizzati, veri killer del ragionamento psicopatologico e clinico, che mortificano la creatività del terapeuta riducendolo a mero somministratore di tecniche. Nel 2000 nell'introduzione de "La Mente Prigioniera" dichiaravo con Sandra Sassaroli "l'ambiatone di insegnare concretamente come si progetta e si conduce una terapia cognitiva, ponendoci le seguenti domande: come funzionano gli esseri umani? Cos'è che li fa soffrire? Qual'e la differenza fra sofferenza esistenziale normale e disturbo mentale? Perché, nonostante soffra un individuo non cambia? Cosa deve fare uno psicoterapeuta per riattivare il processo di cambiamento inceppato? Quali sono le tappe fondamentali di ogni psicoterapia e come affrontarle? Come si definisce una strategia terapeutica eia si mette in atto?' Sono passati diciassette anni, molti neuroni sono andati in prepensionamento, insuccessi, fortune insperate e soprattutto fallimenti hanno modificato in parte le convinzioni di allora: così funziona l'esperienza."
Il testo propone una rassegna di Argomenti di Psicologia inquadrati nel contesto storico-geografico, selezionati e presentati secondo le indicazioni dell'Esame di Stato per Psicologi; è diviso in 2 sezioni: la prima affronta gli aspetti teorici rilevanti ai fini della prima prova dell'Esame di Stato; la seconda presenta una rassegna di temi svolti che copre tutto il programma necessario allo svolgimento del tema. La novità del testo consiste nel proporre gli argomenti classici della psicologia in una prospettiva nuova, mettendo in risalto quelli che sono i risvolti tecnico-applicativi della Psicologia moderna. In particolare, verranno proposti tra gli ambiti applicativi: i disturbi corrispondenti alle funzioni trattate, gli strumenti di indagine e le tecniche di intervento dei suddetti disturbi. Nel testo vengono trattati argomenti per aree della disciplina: Psicologia Evolutiva e del Ciclo di Vita, Psicologia Fisiologica e Cognitiva, Psicologia Dinamica e Sociale, Storia della Psicologia, Metodologia della Scienza Psicologica e sono proposte una serie di tracce complesse utili per la prima prova dell'Esame di Stato.
Il volume raccoglie contributi di affermati studiosi e professionisti che, a vario titolo, sono chiamati ad un'assunzione di responsabilità nella diversità dei saperi e dei campi di intervento, in risposta al complesso e composito fenomeno della trasgressione e della devianza giovanile. Il manuale, pertanto, è un incontro dialettico e operativo tra la società del diritto e le scienze dell'uomo, volto a offrire degli spunti riflessivi e propositivi dell'agire e dell'essere a quanti operano con gli adolescenti e i giovani adulti autori di reato.
In cosa consiste il counseling aziendale? Quale è il valore aggiunto di un intervento di counseling di gruppo all'interno di un'organizzazione? Il libro presenta un modello di counseling di gruppo progettato sulla base dell'integrazione e valorizzazione di tre diversi approcci, ispirati alla bioenergetica, alla psicosintesi assagioliana e all'area delle pratiche riflessive. Il volume contiene due capitoli dedicati rispettivamente a: - la descrizione di una buona prassi, realizzata in una grande azienda del settore ICT (circa 2000 dipendenti) nel biennio 2014-2016, cui hanno partecipato oltre 200 manager; - 50 schede descrittive di attività di supporto al counseling di gruppo già sperimentate in vari contesti organizzativi. I professionisti che operano nell'ambito dello sviluppo delle persone possono agire come "giardinieri sapienti" operando nell'ambito dello sviluppo delle persone, seminando fiducia e accrescendo le potenzialità. Il "Giardino dell'umano" rappresenta le infinite possibilità di coltivazione delle qualità umane, cui il counselor/giardiniere si dedica con passione e autenticità per aiutare le piante a crescere, ad essere rigogliose nel loro sviluppo. Prefazione di Piero Ferrucci.
I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) hanno visto riconosciuta una propria autonomia nosografica in ambito psicopatologico nel DSM-5. I dati epidemiologici evidenziano una loro rapida crescita nelle società sviluppate. I numerosi studi sull'Anoressia Nervosa (AN), sulla Bulimia Nervosa (BN), sul Binge Eating Disorder (BED) e sugli altri DCA, hanno prodotto molti dati, ma poche certezze sull'etio-patogenesi di questi disturbi, con ricadute negative sul loro trattamento e prevenzione. L'instabilità diagnostica dei DCA, fenomeno per il quale i paz. con AN, BN o altri DCA tendono a migrare da una categoria diagnostica all'altra, rappresenta un'area clinica problematica, per cui gli AA propongono una diagnosi trans-nosografica dei DCA. È dimostrato scientificamente che la psicoterapia può modificare la struttura e la funzione delle reti neurali disfunzionali sottese ai DCA. La psicoterapia è in grado di indurre neuroplasticità terapeutica. La sfida è quella di una nuova cultura organizzativa dei servizi di salute mentale che possa mettere al centro i pazienti, le loro scelte, il sostegno all'empowerment e allo sviluppo dei processi di recovery del soggetto affetto da DCA.
"Pensieri Terapeutici" è il frutto di molti anni di attività clinica con pazienti di varia natura e gravità, attente osservazioni, discussioni, sensibilità e capacità nell'andare oltre gli schemi. Grazie alla sua estrema semplicità e comprensibilità il manuale può essere fruibile anche dal paziente. Il libro è interamente costituito da pensieri, ordinati secondo le tematiche prese in considerazione: dalla ricerca di un minimo comun denominatore delle psicoterapie, la biologia delle psicoterapie e la relazione terapeutica, fino alle frasi e i pensieri in grado di agire su particolari disturbi e guidare il cambiamento, che sono stati definiti come pensieri ansiolitici, antidepressivi, antiossessivi e antipsicotici. I pensieri terapeutici contenuti in questo libro, che non sono ancorati a nessun particolare orientamento teorico possono essere utilizzati facilmente all'interno della terapia, aiutando il terapeuta e il paziente a superare gli empasse che spesso si incontrano in un percorso psicoterapeutico. Inoltre, la varietà dei pensieri terapeutici raccolti nel manuale possono offrire validi spunti di riflessione in grado di arricchire e guidare l'esperienza tecnica e di vita.
La scoperta più interessante degli ultimi anni, nell'ambito delle neuroscienze, è stata sicuramente la dimostrazione che il pensiero, l'apprendimento e le esperienze di vita sono in grado di apportare delle modifiche strutturali e funzionali al cervello non solo grazie alla neuroplasticità ma agendo anche sull'espressione genica (epigenetica). La psicoterapia è, a pieno titolo, una forma di apprendimento, in grado di produrre neuroplasticità cerebrale. Il concetto di neuroplasticità è di recente introduzione nelle neuroscienze. Con esso si indica la capacità del sistema nervoso di modificare la sua struttura funzionale in risposta a una varietà di fattori interni o esterni. Il sistema nervoso è dotato di capacità di adattamento a situazioni di stress o francamente patogene (traumi) mediante variazioni dei rapporti sinaptici, ma anche con la formazione di nuovi neuroni a partire da cellule staminali (neurogenesi). È stato dimostrato scientificamente che la psicoterapia può modificare, in senso curativo, la struttura e la funzione delle reti neurali disfunzionali sottese ai disturbi psichici.
Tutti noi abbiamo bisogno di legami, ma ne siamo anche profondamente spaventati. In essi e nel tradimento della fiducia che vi abbiamo riposto risuonano gli echi dei nostri traumi più profondi, tuttavia solo nei legami troviamo le riparazioni a cui non possiamo smettere di credere, ma le nostre ambivalenze e le nostre angosce ci guidano, spesso e fatalmente, verso profezie che si auto avverano. Nella polarità dipendenza-autonomia si gioca la danza della relazione. Il libro affronta il tema della dipendenza affettiva, e del suo rovescio, la contro dipendenza, atteggiamenti opposti ma che hanno una radice comune e che rappresentano in fondo le due facce di uno stesso problema. La prospettiva psicologica che viene proposta permette al lettore di inquadrare l'argomento attraverso un ampio spettro descrittivo, inoltre, partendo dal contributo di diverse teorie della personalità, vengono presentate delle chiavi esplicative per far luce sulle linee di sviluppo che possono concorrere a trasformare la dipendenza, da naturale passaggio evolutivo e aspetto della modulazione relazionale, in una soluzione patologica.
Il volume propone una rassegna di casi clinici di psicologia presentati secondo le indicazioni dell'Esame di Stato per psicologi; è diviso in due sezioni: nella prima vengono proposti in maniera sintetica gli aspetti teorici rilevanti per la terza prova dell'Esame di Stato. Gli argomenti sono proposti in base ai contenuti della psicologia clinica e della psicologia dinamica; nella seconda sezione è presentata una rassegna di casi svolti che copre tutto il programma necessario allo svolgimento del caso. Verranno presentate una serie di strumenti e tecniche relative alla prassi operativa dello psicologo clinico, quali l'approccio al caso, la diagnosi psicologica e psicodinamica e infine l'uso degli strumenti psicodiagnostici. Tale approccio rende il testo fruibile non solo agli studenti universitari, ma anche ai laureati che si approcciano all'Esame di Stato, e ai professionisti che possono avvicinarsi, secondo una prospettiva diversa, ad argomenti già noti.
Dipendenza sessuale: un disturbo fantomatico, spesso utilizzato per giustificare comportamenti e condotte sessuali patologiche. Se ne parla tanto, anche troppo e raramente in modo adeguato, nei film, nelle pubblicazioni, nei rotocalchi e, in assenza di una definizione scientifica condivisa sono difficilmente confrontabili teorie, statistiche e approcci terapeutici. Scopo del libro è di riportare il focus sul piano scientifico, introducendo alla comprensione del disturbo da ipersessualità attraverso l'uso rigoroso di criteri scientifici chiari e tali da delineare l'estensione, la gravità e le modalità in cui tale patologia può manifestarsi. Il disturbo da ipersessualità non è la positiva, piacevole e intensa sessualità e non va nemmeno confuso con la semplice alta frequenza di rapporti sessuali. I soggetti affetti da tale disturbo hanno perso il controllo sulla propria capacità di scegliere, divenendo incapaci di gestire il proprio comportamento sessuale. Il volume presenta le più recenti scoperte e proposte a livello di definizione, comprensione e terapia, mettendo a disposizione dei professionisti le conoscenze acquisite in anni di studio, ricerca e pratica clinica.