Il percorso spirituale della giovane ebrea olandese (che ha trovato Dio nell'orrore della Shoah) con lo schema degli antichi Padri: dal mondo esterno a quello interiore e di qui a Dio.
Un testo denso e profondo che presenta Etty come “mistica d’amore”, in quanto ossessionata dalla Vita, dalla gratuità, dalla ricerca della Bellezza, del Bene che lei concilia col Male in una sorta, appunto, di unione mistica universale.
Pagine INEDITE tradotte e commentate da Cristiana Dobner.
Strutturalmente il libro si compone di una presentazione generale seguita da due parti: la prima è un saggio che approfondisce e aiuta a capire i brani offerti nella seconda parte che è appunto una sezione antologica tratta sia dal Diario che dalle Lettere di Etty. Chiudono un’approfondita bibliografia e la cronologia della vita di Etty.
Questo libro raccoglie vari interventi dell’ultimo pellegrinaggio annuale proposto ai giovani preti della diocesi di Milano, che si è svolto in Grecia, nei luoghi della predicazione apostolica di san Paolo. Il cardinale Dionigi Tettamanzi, in particolare, ha esortato i “suoi” preti a porre al centro della propria missione il tema dell’evangelizzazione. La forte testimonianza di Paolo – grande teologo e, soprattutto, grande annunciatore del Vangelo – mantiene il suo valore per ogni pastore, ma anche per ogni cristiano chiamato ad annunciare Cristo con la parola e l’azione.
Il 30 novembre 1943 in una camera a gas di Auschwitz muore, a 29 anni, l’ebrea olandese Etty Hillesum. Ci ha lasciato un diario e delle lettere: pagine di una intensità sconvolgente.
Donna fragile e tormentata, intellettuale inquieta, amante libera e appassionata, inguaribilmente ottimista, ebrea non praticante, solidale con la sofferenza del suo popolo, sa opporre il suo smisurato e disarmato amore all’odio distruttore. Percorrendo un itinerario tortuoso e misterioso raggiunge le vette della mistica.
Questo libro presenta il profilo biografico di Etty, collocandola nel suo contesto e offrendo preziose chiavi di lettura per chi vuol accostarsi ai suoi scritti o li ha già letti.
La visione della vita e della fede di Nouwen – caratterizzata da parole chiave come tenerezza, guarigione, consolazione – continua ad attrarre i lettori di tutto il mondo. Ma chi era lui, realmente? Quali erano le qualità che lo hanno reso unico? In che modo i temi delle sue opere erano collegati con la sua vita? Michael O'Laughlin, amico ed allievo di Nouwen, ci conduce ad una comprensione più profonda del messaggio di Nouwen e del suo significato nel contesto più ampio della spiritualità cristiana. Illuminando le origini di Nouwen, la sua psicologia, il suo approccio alla teologia, all'arte, alla preghiera, e la sua costante meditazione su Gesù e l’Eucaristia, O'Laughlin va al “cuore” della sua opera e ci restituisce un ritratto affascinante di uno dei giganti spirituali del nostro tempo.
Nel libro si ricostruiscono la vita e le opere, con largo uso di citazioni da documenti, lettere, testimonianze dell’epoca, sottolineando tutti gli incroci con gli altri autori e amici di Lewis (Tolkien, per esempio, fu fraterno amico di Lewis).
Si sottolineano molto i legami di Lewis con l’Italia: il singolare carteggio, in latino, con don Giovanni Calabria, prete veronese iniziatore dell’omonima Opera; il nome Narnia, viene dall’odierna cittadina umbra di Narni; la prima edizione delle "Lettere di Berlicche" era dedicata a mons. Francesco Olgiati, cofondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Gulisano riesce quindi a dipingere un profilo attento e variegato, ricco e suggestivo come lo sono le opere di questo grande scrittore.
dalla presentazione di padre Raniero Cantalamessa:
«Avevo iniziato la lettura per puro dovere, con tutte le prevenzioni e le riserve del caso e forse anche qualcuna in più. Non può essere -mi son detto più volte, leggendo- una donna lontanissima dai dibattiti teologici di oggi a scrivere questo, e a scriverlo di getto, senza la minima correzione, senza un libro davanti, senza una ripetizione, con coerenza assoluta dall'inizio alla fine, pur separandosi da ogni foglio appena finito di scrivere e non potendo quindi neppure rileggere ciò che precedeva. Soprattutto, cose "artificiosamente inventate", come le chiama la Seconda lettera di Pietro, non infiammerebbero il cuore e non metterebbero salutarmente in crisi, come fanno le cose che si leggono qui.
Per me è stato un autentico piacere spirituale e intellettuale leggere queste pagine (e un privilegio leggerle in anteprima). Penso che lo sarà per molti altri. E non per un anno o due soltanto...».
INDICE
I Parte: Ti consegno il mio corpo e il mio sangue. Il dono dell'Eucaristia; II. Resta qui e veglia con me. La preghiera nel Getsemani; III. La luce del mio sguardo. Giuda e Pietro; IV. La verità del mio amore. Il processo di fronte a Pilato; V. Per adempiere ogni giustizia. Il cammino verso il calvario; VI. Mendicante del tuo amore. La crocifissione di Gesù; VII. Ti chiamo all'amore che trasforma. La risurrezione di Gesù.
«Ci sono libri di prima e di seconda mano», scriveva Kierkegaard. Il testo che offriamo al lettore ha tutta la freschezza di un libro di prima mano, anche se esce in italiano circa cinquant’anni dopo la prima edizione francese. Gli autori, che hanno conosciuto e frequentato Simone, la ricordano e ne raccontano la vicenda umana e intellettuale attingendo all’esperienza di un cammino condiviso, a una comune passione di ricerca, a momenti di intesa a volte profonda a volte faticosa. Queste pagine ci restituiscono viva la figura di una donna che porta in sé le inquietudini del nostro secolo.
Molti libri di seconda mano sulla Weil sono più documentati, più ricchi e forse più profondi; certamente nessuno ci presenta una Simone così viva e così intensa: perché «solo i libri di prima mano hanno la fragranza del pane appena sfornato», conclude Kierkegaard.
È il primo e unico volume che presenta la storia dei coniugi Maritain attraverso un personaggio che è vissuto accanto a loro per tutta la vita: Vera, sorella di Raissa. Una figura sconosciuta ai più, ma fondamentale, al punto da far ammettere a Jacques: «la nostra opera non sarebbe stata possibile senza di lei». E questa verità viene rivelata attraverso documenti assolutamente inediti che l'Autrice dopo dieci anni di lavoro paziente e attento ha rinvenuto nel centro studi Maritain a Kolbsheim: si tratta di lettere, appunti, carteggi che Vera ha lasciato a testimonianza di tutto questo e che sono riprodotti all'interno del volume.
INDICE
I. In terra russa in terra ebrea
II. Parigi
III. L'incontro con i Bloy
IV. Heidelberg
V. Nuove tappe nuovi incontri
VI. I miracoli dell'amicizia
VII. Versailles
VIII Meudon
IX. Fra artisti e poeti
X. Nuovi amici
XI Amiche di Vera
XII. Lotte e incomprensioni
XIII New York
XIV. Roma
XV. Ritorno in America
XVI. Verso il tramonto
XVII. Profilo spirituale di Vera
XVIII. Spiritualità di Vera
Congedo - Indice dei nomi