30 brevi capitoli, 30 «pennellate» per dipingere il ritratto umano e spirituale di un grande protagonista della storia del cristianesimo e del pensiero occidentale. Ne è autore un «figlio di sant'Agostino» che ha dedicato tutta la vita allo studio e alla divulgazione appassionata del lascito di Agostino per l'uomo di oggi: "Queste 30 pennellate - scrive p. Ferlisi - saranno certamente poche a confronto di quelle che servirebbero per delineare in maniera più definita il ritratto di Agostino uomo, convertito, monaco, mistico, pastore, teologo, padre; comunque spero che queste 30 riescano a far amare di più quest'uomo che l'iconografia rappresenta con un cuore fiammeggiante trafitto dalla freccia della Parola di Dio, e che è universalmente riconosciuto come uno straordinario dono di Dio alla Chiesa e all'umanità».
Il volume delle Confessioni è un best seller di tutti i tempi a partire dalla sua data di composizione. Ne fu consapevole Agostino stesso, che così scrisse: "I tredici libri delle mie Confessioni lodano Dio giusto e buono per le azioni buone e cattive che ho compiuto, e volgono a Dio la mente e il cuore dell'uomo. [...] So che sono molto piaciuti e tuttora piacciono a molti fratelli". Con questo lavoro p. Ferlisi si propone di guidare la lettura del capolavoro agostiniano per aiutare a scoprirne la straordinaria ricchezza e la perenne freschezza che affascina e fa bene all'animo. Di ciascun libro egli offre innanzitutto una visione d'insieme ed evidenzia i punti centrali nei quali esso si articola. Quindi, di ogni punto annota prima la serie degli "eventi" storici che Agostino rievoca e poi la "lettura degli eventi", ossia l'interpretazione psicologica e spirituale di fede che lo stesso Agostino, a distanza di tanti anni, da vescovo, ha tentato di fare.
Tra le donne che hanno più contribuito all'espansione del Cristianesimo, tessendo reti di contatti e conoscenze, compaiono le vedove, come attestano sia le Lettere di Paolo che gli Atti degli Apostoli. Queste vedove, insieme alle vergini, sono state a fondamento della Chiesa delle origini e sono tuttora colonne portanti dell'edificio ecclesiale, come mostra l'esperienza di un gran numero di parrocchie in tutto il mondo. In un tempo in cui s'intensifica la riflessione ecclesiale sulle diaconie e i ministeri, è necessario, pertanto, ripensare all'esperienza della consacrazione vedovile, come fa Lucia Cerciello consegnandoci questo originale saggio, scritto con cura e passione. Prefazione di Rosalba Manes.
«Il domenicano padre Innocenzo Colosio, a proposito di santa Angela, ha scritto una parola ardita che io però condivido in pieno: "Angela da Foligno sta alla mistica come Dante Alighieri alla poesia". L'accostamento non ha solo valore formale, come rapporto tra due grandezze, ma anche reale e di contenuto. L'esperienza di Angela da Foligno è una "divina commedia" vissuta (non solo immaginata!). L'insistenza di Angela sull'impossibilità di esprimere in concetti e parole umane le cose da lei viste, richiama l'analoga conclusione del viaggio di Dante. Anche per lui, all'apparire improvviso del fulgore della Trinità, "all'alta fantasia mancò la possa" e gli restò solo il desiderio e la volontà di possedere quel bene» (Dalla Presentazione di Raniero Cantalamessa).
Vescovo, Santo, Patrono di Milano. È Ambrogio, così lo conosciamo. Ma è stato anche un uomo con una sua vita. Alla quale, con innegabile soddisfazione, avrebbe voluto rimanere fedele. Appartenente all'aristocrazia romana, ottimi studi, una carriera importante nella magistratura e, appena trentenne, governatore di due province. Personaggio autorevole, esigente con sé stesso; ma anche struggente e tormentato. E poi, quel "salto nel vuoto" che lo vedrà impegnato a comprendere l'inaspettato percorso svelato da una voce sconosciuta. Per volontà di Dio consacrato vescovo di Milano. La biografia romanzata di una delle più grandi figure del Cristianesimo.
«Il tema del ministero sacerdotale è stato sempre attuale nella Chiesa, ma oggi lo è in modo particolare. Situazioni nuove hanno gettato un'ombra dolorosa sul sacerdozio cattolico, ponendo all'intera comunità ecclesiale una sfida molto impegnativa. In questo contesto è urgente dedicare una rinnovata attenzione alla formazione dei candidati al sacerdozio, non solo dal punto di vista spirituale, ma anche da quello umano. È necessario incoraggiare tutta la comunità cristiana a ritrovare il giusto sguardo di attenzione e di amore per i suoi sacerdoti. Proprio per questo non solo la Scrittura, ma anche i Padri della Chiesa continuano ad essere una fonte di ispirazione» (dalla Presentazione di p. Federico Lombardi S.I.). Nasce così questo libro, offerto alla lettura di sacerdoti e laici, perché tutti conoscano meglio il dono di Dio.
In queste “catechesi sulla fede” Sant’Ambrogio ci guida a scoprire il mistero di salvezza operante nella Scrittura e nei sacramenti della Chiesa. In occasione dell’Anno della Fede, ecco la traduzione di tre opere di sant’Ambrogio legate al ciclo dell’iniziazione cristiana:
– il Commento al Credo (Explanatio Symboli);
– la Catechesi breve sull’iniziazione cristiana (De mysteriis);
– la Catechesi ampia sull’iniziazione cristiana (De sacramentis).
I testi sono considerati un “classico” della catechesi sui misteri centrali della fede cristiana.
Milano, febbraio 313. Gli imperatori Costantino e Licinio emanano un "Editto di tolleranza" che - dopo secoli di persecuzioni - equipara il Cristianesimo alle altre religioni professate nell'impero romano: l'Editto diventerà il simbolo di una svolta decisiva per la storia dell'Europa. In realtà l'atteggiamento di Costantino verso il Cristianesimo fu complesso e ambiguo. Da qui le tante leggende sorte nei secoli (come quella della "donazione" dell'Europa occidentale al Papa) e i problemi ancora attuali sulle relazioni tra potere politico e fede religiosa. Dalla visione prima della decisiva battaglia del ponte Milvio alla fondazione di Costantinopoli, dal rinvenimento della vera croce da parte della madre Elena al battesimo avvenuto solo sul letto di morte: la vicenda dell'ultimo grande imperatore romano viene narrata con un linguaggio semplice e accessibile a tutti, ma sempre con assoluto rigore storico.
Il pellegrinaggio del clero milanese sulle orme di San Tommaso d'Aquino con tutte le meditazioni e le riflessioni che ne sono scaturite e gli interventi autorevoli del card. Tettamanzi. Al centro del pellegrinaggio un incontro con il vescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte.
«L’Autore di questo libro, scrutando con intelletto d’amore gli scritti spirituali della carmelitana Elisabetta della Trinità, ne ha evidenziato il ricco contenuto teologico e ha saputo offrirci pagine di studio avvincenti, tali da suscitare il desiderio di accostare direttamente l’opera della giovane mistica del Carmelo di Digione, beatificata nel 1984 da Giovanni Paolo II. (…) L’esperienza di Elisabetta ha avuto un notevole influsso sulla spiritualità del XX secolo, e giustamente l’Autore la vede come una profezia della vita cristiana per il presente e per il futuro» (dalla Prefazione di M. Anna Maria Cànopi).
«Dio, per essere ben lodato dall’uomo, ha cantato lui stesso la propria lode e in tanto l’uomo ha trovato come lodarlo in quanto Dio s’è degnato lodare se stesso» (Esp. Sal. 144,1). Così S. Agostino, impareggiabile maestro e testimone di preghiera, ha scritto nella sua celebre opera Esposizioni sui Salmi, miniera preziosa della spiritualità cristiana. Con questo nuovo lavoro padre Ferlisi si propone di far gustare ai fedeli – specialmente a coloro (sacerdoti, religiosi e laici) che pregano con i Salmi – i ricchi contenuti del commento di S. Agostino. In questo primo volume sono presentati i Salmi delle Lodi delle quattro settimane della Liturgia delle Ore; in un altro volume, già in preparazione, saranno presentati i Salmi dei Vespri. Di ogni Salmo si dà prima una visione d’insieme; poi viene presentato in maniera ordinata e sintetica il rincorrersi dei tanti temi e digressioni-catechesi in cui si articola il discorso di S. Agostino. Segue infine la proposta di un messaggio del Salmo.
Uno degli aforismi più celebri di sant’Agostino esprime il senso della morte in Croce di Gesù come dono d’amore senza misura e, per questo, messaggio forte di speranza per i fedeli di oggi.
In questa Via Crucis i commenti alle stazioni tradizionali sono attinti dagli scritti di sant’Agostino.
La ricchezza spirituale e teologica delle lunghe meditazioni agostiniane riportate in ogni stazione ne fanno un sussidio particolarmente indicato per le comunità più preparate e per la preghiera personale.