Un ritratto a 360° del discepolo prediletto da Gesù: Pietro.
Forte e mite. Impulsivo e vulnerabile. Generoso e insicuro. Traditore, eppure, prescelto. L’unico cui Cristo stesso ha cambiato il nome al momento del primo incontro. Pietro, il pescatore della Galilea, che, dopo la conoscenza di Gesù, diventa una figura preminente nella letteratura e nella storia del Nuovo Testamento.
L’autore ne fa emergere una nitida rappresentazione, analizzando Pietro nei Vangeli, negli Atti degli Apostoli, nelle Lettere di Paolo, nelle sue stesse Lettere e, in appendice, negli scritti apocrifi.
Questo libro è scorrevole come un saggio, preciso come un testo storico, avvincente come un romanzo.
L’obiettivo di questo lavoro è quello di andare ad indagare in che modo i tre consigli evangelici (povertà, castità, obbedienza) interagiscono con l’identità personale del religioso o della religiosa.
La nostra personalità è un “guazzabuglio di tratti”, ma l’identità non pretende di mettere ordine, ma di dare armonia:
“Il dono di se stessi in una scelta di vita all’insegna dei tre consigli evangelici si armonizza in qualcosa di simile a un bel canto, se a cantare è realmente tutta la persona”.
I saggi e i racconti raccolti in questo volume, seguono il percorso del pellegrino: dall'ora d'ombra del crepuscolo che avvolge lo stagno scuro della sua casa natale, dove la natura struggente dell'autunno dell'anno 1939 non viene scalfita dagli echi della guerra appena scoppiata; al buio dell'universo concentrazionario sui lembi estremi dell'impero sovietico. L'ombra che d'improvviso scende dalle montagne sulla scena descritta da Herling, è il proemio del pellegrinaggio che lo condurrà attraverso i territori occupati dai sovietici al "mondo a parte" del gulag. Il pellegrino diventa allora testimone, per se stesso e per i suoi compagni di prigionia, dei totalitarismi del XX secolo, e la sopravvivenza della sua testimonianza è la meta che gli fa riprendere il cammino come soldato della libertà nell'Europa in guerra, e poi esule, nell'Europa del dopoguerra. Al suo pellegrinaggio di soldato che "nei campi militari e nelle baracche" sogna "il brusio dei fiumi della sua patria" nella quale sceglierà di "non tornare", appartengono i primi racconti "italiani" di Herling pubblicati in questo libro: "Villa Tritone" e "Il principe costante". Giunto alla meta con il crollo dei regimi comunisti e il ritorno in Polonia dopo mezzo secolo vissuto al di là della "linea d'ombra", il pellegrino Herling si volge indietro e ripercorre - nei saggi che chiudono il volume - il suo cammino di scrittore: le cui sorgenti vitali sono nel "legame inscindibile" fra "essere e scrivere".
Il libro raccoglie l’esperienza di un viaggio. Nove anni fa in compagnia della Bibbia, alcune pagine di sant’Agostino e un quaderno, Lia Beltrami parte per un viaggio “a ritroso” sul cammino dei Magi, da Betlemme a Gerusalemme fino alla Persia (Iran), per incontrare registi e attori di fede diversa e portare a loro un messaggio: costruire ponti di dialogo tra le diverse religioni attraverso il cinema e l’arte. Nasce così il “Religion Today Festival Internazionale di Cinema e Religione” che ormai da ormai otto anni si svolge a Trento raccogliendo un interesse crescente di pubblico e critica. Ogni capitolo del libro è introdotto da un brano evangelico del viaggio dei Magi da cui l’autrice prende spunto per ripercorrere, in un pellegrinaggio geografico e dell’anima, l’itinerario di un vero incontro con l’altro.
Un libro per introdurre i laici alla lettura e alla preghiera dei salmi, spesso ritenuto compito esclusivo di preti e consacrati. E' l'occasione per l'autore di rivalutare così anche il ruolo dei credenti laici, normalmente presenti con le incombenze di tutti nella vita quotidiana e proprio per questo più adatti a "riscoprire nella Parola le parole per il mondo e spiegare a tutta la Chiesa come si possa parlare di Dio nel pieno centro del villaggio" .
Una nuova edizione per un libro ormai entrato in tutte le bibliografie deandreiane.
Le nuove parti aggiunte dall’autore:
Due nuove testimonianze di don Andrea Gallo (prete genovese impegnato a sostegno degli ultimi) e Brunetto Salvarani (critico e saggista)
Un glossario del pensiero di Fabrizio De André tratto per la maggior parte da “parole fuori scena” registrate dal vivo in varie occasioni
Resta invariata la struttura centrale del testo con un lessico imperniato sulle voci: Amore / Anarchia / Comandamenti / Dio / Donne / Gesù / Giustizia / Guerra / Morte / Preghiera / Prostitute / Suicidi / Ultimi / Zingari.
La ricchissima appendice che riprende la Bibliografia e Discografie complete, più altre preziose sezioni come la scheda degli autori ispiratori e/o tradotti da FDA e l’elenco di tutti i luoghi citati nelle sue canzoni.
Il libro – ricco di citazioni dalle opere di Illich – si propone come un’opera di primo contatto con la figura e il pensiero di Illich, ma anche come un saggio critico di approfondimento, per la capacità di cogliere nessi e contatti tra l’opera del pensatore con quella di altri filosofi, teologi e politici, contemporanei e non.
- Nel settembre 2006 ricorrerà l’80° anniversario della nascita di Illich. Su di lui non esistono finora biografie complete o studi divulgativi. Le sue opere – pubblicate negli anni 70 e 80 da grandi editori come Mondadori – sono in corso di ripubblicazione presso l’editore Boroli.
Prefazione di Claudio Martini, presidente della Regione Toscana
Il testo è un’attenta e non banale riflessione su alcuni “grandi interrogativi” in rapporto alla realtà di oggi.
«In queste pagine vorrei vedere - scrive l’autore - le opportunità uniche che la nostra epoca presenta per la comprensione della fede e l’impegno del credente nel mondo. Può essere la chance decisiva che Dio ci offre. […]”.
Una riflessione coraggiosa sul “modo di essere” del cristiano (e del cristianesimo) “nel mondo”, sicuramente diversa e in larga parte alternativa alla visione cosiddetta “teo-con”. Un’opera dunque più attuale oggi di quando fu scritta 10 anni fa, quando le tensioni che sono ora esplose in modo clamoroso in occidente, erano percepite solo dagli osservatori più attenti al mondo contemporaneo e sensibili all’ascolto della Parola, come è sicuramente Silvano Fausti.
Un piccolo libro dedicato al “problema linea” affrontato e risolto con l’aiuto di pensieri sapienziali, riflessioni, citazioni e notizie per corroborare lo spirito e smagrire il corpo in un colpo solo. Un libro fatto soprattutto per riflettere sul rapporto con il cibo in modo più ampio, al di la della ostinata ricerca a tutti i costi della perdita di peso.
Semplici e “complicate”. Storie di vita familiare ascoltate e raccolte da don Stefano (sacerdote e psicologo) durante la sua esperienza tra la gente, tra moglie e marito, tra ex moglie e marito, tra figli e genitori, tra figli voluti e mai arrivati o altri non desiderati abbastanza. Uno spaccato di esperienze nel quale riconoscersi e riflettere, dove la famiglia è guardata attraverso l’esperienza della fragilità umana e non sotto la lente dell’analisi sociologica.
Un libro con cui Bruno Maggioni, autore di un gran numero di libri dedicati all’esegesi biblica (attualmente disponibili sul mercato sono circa 40 titoli), scrive di un tema a lui caro e a cui ha sempre dedicato grande attenzione: la missionarietà.
Collaborando con Luigina Barella giornalista di Mondo e Missione, questo piccolo libro è un po’ la “summa” della riflessione di Maggioni sul tema della missione.
L’opera si articola principalmente in due parti: una serie di riflessioni bibliche sul senso e l’urgenza oggi della “missio ad gentes”e alcune interviste prese sul campo di Luigina Barella a figure emblematiche di missionari.
Un vero e proprio dizionario degli usu e costumi ai tempi della Bibbia attraverso termini citati dalla Sacra Scrittura. Con un raggruppamento per voci, l'autore, uno dei più noti studiosi di scienze bibliche degli Stati Uniti, illustra il significato e l'uso di utensili, oggetti e consuetudini più o meno conosciute dei popoli della Bibbia.