In questo saggio Don Gianni Baget Bozzo esce dai panni dell’analista politico per entrare in quelli del teologo e parlare, a credenti e non, di ciò che gli sta più a cuore: le verità ultime della fede cattolica. Il libro è una presa di coscienza alta, costruita con competenza e finezza di ragionamento, sulla necessità di recuperare le verità di fede dimenticate, riportandole al centro della teologia cattolica, rivalutando non solo il valore eterno dell’anima e la sua escatologia ma la “coscienza del mistero” come fondamento nella pratica dei sacramenti e in tutta la catechesi della Chiesa.
All’interno del libro vengono narrate dodici storie di adolescenti, dodici storie dirette, narrate in prima persona a partire da dialoghi intrattenuti dagli autori con i protagonisti, e suddivise in tre grandi aree, tre tipi di difficoltà adolescenziale:
- l’evoluzione personale, il corpo, le pulsioni
- l’adolescente e i fatti esterni, gli eventi, gli incidenti
- l’emancipazione dai genitori, il “trovare la propria strada”.
Alla narrazione segue l’analisi proposta da Gillini e Zattoni, che mira a trovarne gli "attori segreti", le maschere che l’adolescente mette al proprio dolore ed i labirinti in cui si perde senza trovare, da solo, la via alla coscienza.
Nel giugno 2003 si è svolto un pellegrinaggio in Terra Santa organizzato dall’Ufficio per l’ecumenismo della Diocesi di Milano e dal Consiglio delle Chiese di Milano al quale hanno partecipato rappresentanti di 11 chiese cristiane (tra cui i cardinali Martini e Tettamanzi) oltre a giornalisti e fedeli. L’autrice, giornalista al seguito del pellegrinaggio, ha potuto incontrare realtà di dialogo e convivenza tra palestinesi e israeliani che operano sul territorio da tempo. Oltre a interviste a uomini e donne che lavorano per costruire la pace, l’autrice mostra com’è la vita quotidiana a Gerusalemme, la convivenza dei suoi abitanti con il “muro”, le molteplici realtà di dialogo e convivenza tra israeliani e palestinesi che, giorno dopo giorno, resistono al prevalere della violenza e delle armi. Notizie preziose e di speranza, difficilmente reperibili e normalmente ignorate dall’informazione standardizzata che ci arriva sul Medio Oriente.
A 100 anni dalla nascita e a 20 dalla morte, questo saggio analizza la figura di Karl Rahner, pensatore e teologo tedesco di fama mondiale, con una precisa chiave di lettura, rintracciata nell’attenta analisi del pensiero e delle opere di Rahner e in grado di rappresentare il più possibile a tutto tondo il pensatore e il credente: quella della preghiera. “Il segreto dell’audacia speculativa del teologo Rahner – afferma Milena Mariani – va con tutta probabilità riconosciuto nella profondità della sua esperienza di preghiera”.
Il libro nasce da una profonda riflessione sul presente e sul futuro della vita consacrata svolta dai membri della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata a partire dalla lettera apostolica del Santo Padre, “Novo millennio inuente” e dall’esortazione apostolica “Vita Consecrata”. Frutto del lavoro della Congregazione è stato un importante documento sulla vita consacrata, l’istruzione “Ripartire da Cristo” (interamente riportata nel libro). L’autore, professore alla facoltà di teologia dell’Università Pontificia Salesiana, completa con una ricca introduzione e un commento finale questo autorevole documento, destinato a essere il punto di riferimento e di approfondimento per chiunque viva da consacrato nella Chiesa.
Ripercorrendo nella forma agile dell’intervista la vita e la formazione di don Enrico Chiavacci, il libro si presenta come uno “spaccato” del mondo teologico nella Chiesa pre e post Conciliare. Viene rivissuto l’ambiente culturale cattolico nella Firenze degli anni ’50, con la presenza di personalità di spicco (Giorgio La Pira, David Maria Turoldo) che avrebbero influenzato da vicino il futuro rinnovamento della Chiesa. Il dialogo procede fra coloriti ricordi personali e acute “messe a fuoco”, affrontando infine i punti nodali nel dibattito sulla morale cattolica, in particolare l’etica della sessualità e quella politico-sociale.
Il tema del libro è la posizione della Chiesa sul tema della guerra nel XX secolo, con significative apertura anche su questo scorcio drammatico di XXI secolo. In particolare vengono presi in esame gli ultimi 50 anni sino ai giorni nostri. La penna attenta del vaticanista Giancarlo Zizola riconduce tra loro periodi storici e scenari politici diversi, dal superamento della teoria della “guerra giusta” nei documenti del Concilio Vaticano II alle opzioni politiche di Paolo VI di rifiutare la legittimazione della guerra in Vietnam, dai “mea culpa” di Giovanni Paolo II su ebrei e crociate, sino alla guerra in Iraq. Non si tratta però solo di una precisa panoramica storica; ne esce un libro che vuole attraversare l’aspetto storico-politico di facciata per cogliere e far emergere il fiume sotterraneo del dialogo, che scorre nonostante tutto nei meandri degli eventi e arriva fino a noi oggi.
Un libro che raccoglie interventi di autorevoli firme del giornalismo, professori universitari e studiosi di Sacre Scritture, attorno al tema del silenzio: quello di Dio e quello dell’uomo. Un tema centrale in un epoca di “passaggio” come l’attuale dove, da un lato, si cerca un rinnovato rapporto con i riferimenti più importanti della vita; dall’altro, si fa fatica a “sentirli”, a stabilire con essi un autentico rapporto. Ogni contributo degli autori affronta con taglio personale questa “luogo” interiore presente in ognuno, di cui tutti sentiamo l’esigenza ma nel quale, spesso, non riusciamo a sostare. Eppure, ci ricordano gli autori, il silenzio è un luogo “abitato”, per credenti e no, la dimensione privilegiata nella quale la vita dell’uomo cerca o ritrova il suo Fondamento.
Lo schema tradizionale della Via Crucis. Ad ogni stazione una lettura biblica accompagnata da una meditazione di Bruno Maggioni. Segue un responsorio tratto dai Salmi.
Questo libro si inserisce nel fortunato filone dei libri d’arte e meditazione di Àncora realizzati sulla vita di Gesù e su Maria. Commentando 20 dipinti, riprodotti – sempre a colori – a pagina intera e poi evidenziati nei particolari più significativi, quest’opera svolge il tema della paternità di Dio ricercato in diverse opere sia come raffigurazione antropomorfica del Padre sia come allusioni simboliche o figurali. L’iconografia è tratta da artisti del calibro di Michelangelo, Raffaello, Domenichino, Guercino, Tintoretto. Ad accompagnare le immagini, un articolato commento estetico-spirituale, chiuso da brani meditativi attinti da grandi autori come Teresa d’Avila, Tommaso d’Aquino, Agostino d’Ippona.
È più che un ricettario delle feste. È un giro del mondo a tavola, un tuffo nei menù e nelle tradizioni gastronomiche della cristianità. L’autore ci guida fra le tavole imbandite delle varie chiese e confessioni (a occidente e a oriente di Roma), illustrandone con competenza la simbologia, le radici storiche, gli usi e costumi, e dando pratiche ricette da eseguire passo passo. Partendo dalla festa della Resurrezione fino al Natale e passando per Capodanno e Epifania “si gustano” i tipici menù della tradizione Ortodossa, Copta o di quella Caldea. Ricette di livello medio, eseguibili con facilità grazie anche al reperimento degli ingredienti o ai consigli sui succedanei equivalenti. In fondo al testo un glossario in ordine alfabetico descrive i cibi più esotici e poco conosciuti.
È la Musa ispiratrice per eccellenza, tra le donne più cantate di ogni epoca. La Madre di Dio è il soggetto dichiarato, celato o anelato di queste liriche bellissime, sapientemente scelte dagli autori. Una raccolta che mette insieme appositamente poesie di Mario Luzi, Ada Negri, Salvatore Quasimodo, Clemente Rebora, Eugenio Montale… e molti altri, tra i maggiori autori del ’900, per disegnare i tratti poetici della figura di Maria.