Una riflessione approfondita sulla vita come 'vocazione' attraverso alcune opere d'arte. I capitoli hanno uno sviluppo simmetrico: un testo biblico accostato a un'opera d'arte, poi il commento artistico/teologico e alcune provocazioni per la riflessione.
4 marzo 1943 - 1 marzo 2012: sono gli estremi della parabola terrena di Lucio Dalla, un grande artista della parola e della musica che ha saputo raccontare l’allegria e la disperazione, la forza dell’amore, l’inquietudine del vivere. Curioso, sperimentatore, spregiudicato nella sua ricerca artistica e umana, non ha mai nascosto la profonda religiosità che animava la sua visione del mondo ma anche la sua concezione dell’arte, perché – diceva – «Dio è tutto: forma e contenuto». Questo libro delinea il profilo artistico di Dalla grazie a un’attenta analisi dei testi delle sue canzoni e la ricostruzione dei rapporti con artisti e intellettuali (come Roberto Roversi e Francesco De Gregori) cruciali per la sua formazione e la sua carriera. Lucio Dalla, un «giullare di Dio» come l’amatissimo Francesco d’Assisi, è stato capace di raccontare non solo il nostro tempo storico ma ancora di più il nostro tempo interiore, lo scorrere delle nostre stagioni esistenziali. E lo farà ancora a lungo.
«Si laurea in Teologia con una tesi su Ligabue». Così titolava nel marzo 2017 il quotidiano la Repubblica, seguito da decine di segnalazioni sulla stampa cartacea e on line e sui social network. Così l'autore della tesi, uno stupito Lorenzo Galliani, si è trovato al centro di un acceso dibattito pubblico sull'accostamento, per molti irriverente, fra il rocker emiliano e la religione. Eppure Ligabue appare costantemente in dialogo con il cielo e con un Dio dal volto umano, anche quando critica con parole dure la Chiesa: a testimoniarlo decine di citazioni dal suo canzoniere e dalle interviste rilasciate in trentanni di carriera. Prefazione di Matteo Zuppi.
«Non deve essere facile scrivere la vita di Leletta d’Isola. Mancano infatti nella sua vita grandi eventi sociali o ecclesiali a cui lei abbia preso parte con una funzione di leadership. Tutta la ricchezza di questa meravigliosa creatura sta nel suo intimo, nel suo donarsi a Dio sempre più profondamente, nella sua capacità di ascoltare gli altri, i loro problemi e le loro sofferenze e di dare a tutti una risposta giusta, ben calibrata, tale da poter essere percepita» (dalla Prefazione del card. Martini). Con questo volume l’autrice riesce nel compito di tracciare la biografia di Leletta, «un’anima di fuoco», una contemplativa nel mondo, una guida spirituale al femminile. La portinaia del Buon Dio, come si definiva.
Prefazione del card. Carlo Maria Martini
Numerosi sono, soprattutto in Italia, i santuari e le chiese dove sono custodite reliquie di questi eventi prodigiosi (fra i più famosi: Lanciano, Trani, Ferrara, Alatri, Orvieto, Cascia, Siena). Esistono già diversi testi sull’argomento ma di interesse prevalentemente locale o a carattere strettamente devozionale-spirituale.
Renzo Allegri scrive per la prima volta una vera e propria storia dei miracoli eucaristici, partendo dalle origini del cristianesimo sino ai nostri giorni e restituendo al lettore allo stesso tempo un sorta di “storia della Chiesa e della fede” ricostruita da un’angolazione del tutto particolare. Secondo lo stile di Allegri, il testo è documentatissimo e scritto in maniera semplice e accessibile.
Il volume affronta il tema della prova/tentazione per il credente. La prova, tema forte del Tempo di Quaresima, come occasione di maturazione della fede.
Un antico graffito rappresenta un crocifisso con testa d’asino. Irrisione blasfema di un pagano su Cristo, o blasfema irrisione dell’Altissimo su ogni nostra immagine di lui e dell’uomo, sua immagine?
L’Idiozia, la gaffe incomprensibile: un Dio crocifisso! La sua croce, spettacolo osceno per tutti, scandalo per i credenti e follia per i non credenti, è la distanza infinita che lui ha posto tra se stesso e l’idolo, diceva Bonhoeffer.
In questo terzo millennio ci interroghiamo sul destino del mondo. Sarà celebrazione della libertà compiuta che dominerà su tutto, o distruzione dell’uomo che finirà sotto i suoi cocci?
La croce, enigma di Dio, è la risposta che lui dà all’enigma dell’uomo!
Questo libro è un tentativo di decifrarlo al di là di ogni devota ovvietà. Seguendo il racconto del vangelo di Luca e ascoltando le voci che risuonano sul Golgota, cerca di «vedere» ciò che il silenzio del Crocifisso dice alla religione, alla politica, al vivere e al morire di ogni giorno, gravemente ferito da violenze e delusioni. E pur sempre ravvivato da speranze e amori!
Se ne parlava, ma nessuno l’aveva mai visto. L’ultima cosa che speravamo è che un giorno potesse scendere, e farci visita. Poi è successo quel che è successo: ai confini dell’Impero romano, in uno sperduto villaggio di Palestina, bussò alla porta di un’anonima coppia di fidanzatini. Stentammo a riconoscerlo. Però adesso è qui.
Al Dio sempre più grande raccoglie preghiere e poesie scritte da gesuiti di varie epoche, nazioni e culture, ma uniti da una spiritualità che ha plasmato le loro vite, spingendoli ad agire «per la maggior gloria di Dio», come chiedeva Ignazio di Loyola, il loro fondatore. I gesuiti sono uomini di azione che trovano nel colloquio con Dio la concentrazione per agire. Dunque queste preghiere sono tutte espressioni di uomini che sono abituati a «cercare e trovare Dio in tutte le cose», e non solamente nel tempio. Leggendo i testi, suddivisi secondo le quattro settimane degli Esercizi Spirituali, si ricordi che «non è il molto sapere che sazia e soddisfa l’anima, ma sentire e gustare le cose intimamente».
La lettera ai Galati è il manifesto del cristianesimo nascente. Paolo si oppone ai primi tentativi di svuotare il vangelo e farcirlo di leggi, norme e decreti. La croce di Gesù rivela una novità assoluta: Dio è tutto amore e l’unica legge per l’uomo è la libertà di amare come è amato. Saltano le barriere religiose e culturali, sociali e di genere: «Non c’è giudeo né greco, non c’è schiavo né libero, non c’è maschio e femmina» (Gal 3,28). È tolta ogni divisione: siamo tutti figli dello stesso Padre, fratelli che si accolgono nella loro diversità. La chiesa è sempre tentata, ovviamente a fin di bene, di sostituire il vangelo con la legge. Questa lettera è un accorato appello per non «cadere fuori dalla grazia» (Gal 5,4).
11 noti scrittori fra Ottocento e Novecento a cui l'autore rivolge le domande radicali sul senso della vita.