«Questo libro vuol essere un commento degli Esercizi ignaziani. Un commento pratico, non teorico, vale a dire non destinato a una mera conoscenza, ma piuttosto a praticare gli Esercizi». Così l'autore stesso definisce lo scopo di questo libro, composto da circa 200 "schede di lettura" destinate in prima battuta a chi deve "dettare" ad altri gli Esercizi, ma utile anche a chi desidera praticarli in proprio. «Posso attestare - sottolinea nella Prefazione papa Francesco, il più illustre dei figli spirituali di padre Fiorito - che, quando si stanno dando Esercizi e si cerca qualcosa per aiutare l'esercitante su qualche punto concreto, si resta sorpresi da quanto siano illuminanti queste "schede di lettura"». Prefazione di papa Francesco.
Oggi non siamo molto abituati a pregare con le immagini sacre, che non potranno mai essere strumentali a una semplice catechesi, in quanto la loro visione è innanzitutto partecipazione al mistero, che deve parlare a me, ora, in questo momento della vita. Vedere è sperimentare un momento di grazia, che ci apre all’annuncio, al desiderio di riconoscere il senso più profondo della propria vita.
Con questi intenti, sono proposte sedici “contemplazioni” di opere d’arte, scelte sul tema della vocazione biblica, attingendo all’Antico e al Nuovo Testamento. In questo senso, le contemplazioni sono un invito a percorrere un cammino spirituale, perché sappiamo discernere la nostra vocazione personale, riconoscendo la presenza di Dio nella nostra storia. Al testo biblico, è dunque affiancata un’interpretazione orante dell’immagine. Si tratta soprattutto di spunti, di suggestioni. Infine, alcune riflessioni e domande invitano a interrogarsi personalmente sul proprio cammino di vita e a cercare di mettere a fuoco i punti nodali della nostra esistenza. In breve, si tratta di un piccolo libro che vuole aiutare ad approfondire la propria fede, perché sappiamo operare scelte concrete e sensate.
Attraverso la contemplazione di alcuni capolavori del presente e del passato, un invito a percorrere un itinerario di fede, per riconoscere i nostri desideri più profondi, affinché diventino scelte concrete di vita. Un libro per vivere un’esperienza di Dio.
Abitato dal rumore, stressato dalla frenesia, perso sui marciapiedi del caos, l'uomo d'oggi ha bisogno di riscoprire i sentieri del silenzio per ritrovare la parte più vera di se stesso e per incontrare il Signore. Mezzo privilegiato per fare esperienza di Dio nel silenzio è la meditazione che coinvolge mente e cuore, corpo e Spirito. Gli autori di questo testo, attingendo con sapienza ad alcuni filoni aurei della tradizione contemplativa orientale e occidentale, hanno scelto di insegnare una audace direttissima spirituale per condurre la persona nelle profondità del proprio cuore e aiutarla a scoprire che proprio lì abita Dio.
Nella Scrittura tanti sono i cercatori di Dio e tra questi Mosè, che all'inizio dell'esodo chiede a Dio di mostrargli la sua Gloria, il suo volto. Si tratta di un desiderio impossibile che Dio non concede, tuttavia qualcosa gli è dato: «Io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano, finché non sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere» (Es 33,23). Le «spalle di Dio» sono il sorriso di un amico, l'abbraccio di un bambino, il grido di chi soffre, gli occhi di chi si sente perduto. Le spalle di Dio sono tutto ciò che è stato creato e che rivela bontà e bellezza, capace di affascinare e sorprendere. Le spalle di Dio sono tutto ciò che, per grazia, anche l'uomo ha saputo realizzare nell'arte e nell'ingegno, restituendo pace e armonia. Ripercorrendo l'esperienza spirituale di Mosè, di Elia o della Maddalena, ci potremmo sorprendere anche noi tra i cercatori di oggi, con il dubbio di aver intravisto le sue spalle da qualche parte...
Il libro ripercorre alcuni passaggi della vita di Gesù attraverso il Vangelo secondo Luca. Le meditazioni sono incentrare sulla figura del Maestro come modello per annunciare la Parola. L'autore ci riporta poi ai nostri giorni per attualizzare la missione della Chiesa con spunti interessanti e stimoli sempre originali. Testimonianze e citazioni rendono il libro ricco di spunti di riflessione e meditazione.
Aprire lo spazio del confronto tra la fedeltà a un carisma istituzionalizzato come quello di Teresa d’Avila e l’interpretazione creativa nell’oggi della storia è un’operazione rischiosa, ma da farsi. Può portare fuori strada, se non avviene sotto la guida fantasiosa dello Spirito per rispondere alle sfide lanciate dalla società odierna, oltre che dai nuovi orizzonti della teologia e della teologia della vita consacrata. Come figli di Teresa di Gesù abbiamo un’identità e un’appartenenza a un’istituzione che non possiamo svendere né sostituire per restare in superficie confusi e smarriti. È alla riscoperta di questa identità e del carisma fondazionale di Teresa di Gesù che intendo dedicarmi in questo lavoro, lasciando intenzionalmente che sia Teresa a raccontare di Teresa. La narrazione che la Santa fa della sua esperienza di vita attinge il proprio soggetto da Dio che le parla e verte sulla sua personale esperienza. Appunto per questo, il percorso narrativo non procede più dalla Parola di Dio a Teresa, ma da questa a Dio che le parla, spingendola a raccontare le meraviglie che egli ha compiuto nella sua vita.
Tutti i giorni si ricomincia, e non sai mai quello che t'aspetta. Mentre le lancette scorrono, qualcuno finisce in debito d'ossigeno: tocca farsi forza per ritrovare una ragione per vivere. In questo ebook sono recuperate parole scritte per caso, da parte di un prete che non ha molti consigli da elargire. Sono la testimonianza che anche a lui capita ogni tanto di discutere con Dio, perchè non sempre capisce il senso di tutto ciò che fa capolino. Ma sono dialoghi che gli fanno bene: alla fine l'imputato risponde. Dio fa compagnia come un fuoco che crepita nel camino di casa: arde e brucia, e se fa freddo ci pensa lui a scaldare il cuore.
Un ritratto dell’uomo e del poeta, seguendo il filo conduttore della biografia, ma con ampie digressioni dedicate ai luoghi, alle persone, alle passioni che hanno segnato la vita e la poesia di Salvatore Quasimodo (1901-1968), premio Nobel per la letteratura nel 1959. E un tema ricorrente: la ricerca della pace interiore, affidata ad un rapporto col divino sempre tormentato.
Si intrecciano ricordi personali del “Quasimodo quotidiano”, analisi serrate delle liriche più significative dal punto di vista artistico ma anche come riflesso dell’animo inquieto del poeta, ritratti di luoghi (la natia Sicilia, la Milano della guerra e dell’immediato dopoguerra), ritratti di persone (fra tutti, Giorgio La Pira , conterraneo del poeta, quasi una sorta di alter ego spirituale).
Una «testimone d’eccezione» introduce il lettore nelle vicende esistenziali e letterarie di Salvatore Quasimodo. In particolare aiuta a scoprire il volto poco noto – ma forse più vero e profondo – di un «tormentato cercatore di Dio».
Nel Vangelo sono numerosissimi i passi in cui compaiono dei numeri: «uno solo è il vostro maestro», «amico, prestami tre pani», «se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto», «Chiamati a sé i dodici discepoli», «E quelli gli fissarono trenta monete d’argento», e così via. A volte hanno un senso letterale, altre simbolico: Enzo Romeo li ha raccolti, disposti in ordine crescente e commentati brevemente e con uno stile accessibile a tutti. Questo sguardo «matematico» produce riflessioni inaspettate e stimolanti, svelando i significati di alcuni riferimenti numerici del testo che a volte passano inosservati, o vengono frettolosamente trascurati.
4 marzo 1943 - 1 marzo 2012: sono gli estremi della parabola terrena di Lucio Dalla, un grande artista della parola e della musica che ha saputo raccontare l’allegria e la disperazione, la forza dell’amore, l’inquietudine del vivere. Curioso, sperimentatore, spregiudicato nella sua ricerca artistica e umana, non ha mai nascosto la profonda religiosità che animava la sua visione del mondo ma anche la sua concezione dell’arte, perché – diceva – «Dio è tutto: forma e contenuto». Questo libro delinea il profilo artistico di Dalla grazie a un’attenta analisi dei testi delle sue canzoni e la ricostruzione dei rapporti con artisti e intellettuali (come Roberto Roversi e Francesco De Gregori) cruciali per la sua formazione e la sua carriera. Lucio Dalla, un «giullare di Dio» come l’amatissimo Francesco d’Assisi, è stato capace di raccontare non solo il nostro tempo storico ma ancora di più il nostro tempo interiore, lo scorrere delle nostre stagioni esistenziali. E lo farà ancora a lungo.
Il volume affronta il tema della prova/tentazione per il credente. La prova, tema forte del Tempo di Quaresima, come occasione di maturazione della fede.
11 noti scrittori fra Ottocento e Novecento a cui l'autore rivolge le domande radicali sul senso della vita.