Alfie Lambe nacque a Tullamore (Irlanda) nel 1932; entrò nella Legione di Maria e, designato come «Inviato», nel 1953 partì per Bogotà; da qui iniziò la sua infaticabile opera di apostolato nell’America del Sud. Dotato di un carattere forte e volitivo, fu tuttavia un modello di pazienza, amabilità e dedizione al prossimo; tramite la Legione fece rifiorire la vita cristiana con un’azione costante e capillare nelle famiglie, nei collegi, nelle carceri, nei luoghi di prostituzione, nei lebbrosari. Amava gli uomini, ciascuno in particolare, e stava volentieri con tutti, animandoli con il suo temperamento allegro e spiritoso. Il ritmo micidiale della sua attività contribuì alla sua fine prematura; un cancro diagnosticato tardi lo bruciò rapidamente: si spense a 26 anni, a Buenos Aires, nel 1959. Nella stessa città si è aperta nel 1978 la causa di beatificazione.
Maria per la tradizione cristiana è la “tota pulchra”, la “tutta bella”, anche se i Vangeli non ci offono nessun indizio per immaginarne l’aspetto fisico. E allora, di che bellezza possiamo parlare, quando si riflette teologicamente sulla figura della Madre di Gesù partire dalla Scrittura? Questo piccolo libro offre un punto di partenza ricco e suggestivo per indagare che cosa si intenda per bellezza nella sacra Scrittura e per cogliere, sotto il profilo teologico-biblico, il nesso esistente tra Maria e la bellezza come via di accesso al mistero di Dio.
È la Musa ispiratrice per eccellenza, tra le donne più cantate di ogni epoca. La Madre di Dio è il soggetto dichiarato, celato o anelato di queste liriche bellissime, sapientemente scelte dagli autori. Una raccolta che mette insieme appositamente poesie di Mario Luzi, Ada Negri, Salvatore Quasimodo, Clemente Rebora, Eugenio Montale… e molti altri, tra i maggiori autori del ’900, per disegnare i tratti poetici della figura di Maria.
Si tratta di un libro intervista su un aspetto poco scandagliato di Maria sia nella tradizione popolare che nella rappresentazione artistica. La Madonna nelle sacre rappresentazioni è spesso raffigurata addolorata o dolente, mentre questo contrasta con la testimonianza di tante apparizioni che ci raccontano invece di una Madre di Dio spesso sorridente e serena. L’autrice, partendo da una attenta lettura del testo biblico, lancia spunti di riflessione e “provocazioni” in questo senso raccogliendo le risposte di teologi, parroci, psicologi, studiosi dell’arte e scrittori attorno a questo gesto, così semplice e così comunicativo, del “sorriso”.
E’ una presentazione, biblicamente fondata, della vita e della figura di Maria. Scritta da una donna protestante, ripercorre gli episodi sulla madre di Dio narrati nei Vangeli. Si richiama alla tradizione di Martin Lutero, che contrariamente a quanto si possa pensare, fino alla fine della sua vita ha onorato Maria, ne ha santificato le feste e cantato ogni giorno il Magnificat.
INDICE
Presentazione di P. Raniero Cantalamessa. Annunciazione. Visitazione. Nascita di Gesù. Presentazione al tempio. Visita dei Magi dall'Oriente e fuga in Egitto. La via di Maria con Gesù fanciullo e adolescente. La via di Maria con Gesù all'inizio della sua vita pubblica. Maria accompagna suo figlio fino alla croce. Conclusione.
Meditazioni spirituali e bibliche su Maria di Nazaret, figura centrale nella storia della salvezza ma anche donna di poche parole.
Le “sette parole” che pronuncia nei vangeli fioriscono da una vita intessuta di ascolto e di meditazione.
Questo libro, scritto con competenza esegetica e con stile avvolgente, introduce il lettore a riscoprire la Vergine del silenzio dove ha preso carne la Parola.
Traduzione e presentazione di padre Raniero Cantalamessa
Riflessioni sul rosario, interamente tradotte e presentate da padre Raniero Cantalamessa.
«Il rosario è stata la finestra attraverso la quale la spada a doppio taglio della parola di Dio ha potuto penetrare nella mia anima. Scoprii anche che il rosario non riguarda tanto Maria - ella non avrebbe accettato che ci si concentrasse su di lei - ma soprattutto riguarda suo figlio» (dall'introduzione).
L'Autore delle meditazioni qui raccolte era un manager inglese, convertitosi dal protestantesimo. Ha anche scritto una Via Crucis - non ancora tradotta in italiano - che è stata presa in considerazione come possibile testo per la Via Crucis del Papa al Colosseo, il Venerdì Santo.