Si tratta di un libro che crea uno spazio cosmizzato" tra le teorie etiche contemporanee e dischiude alla sobria e a un tempo ricca logica del sistema delle virtù di San Tommaso. "
Testo in inglese.
Atti che mostrano i risultati di diversificate indagini sul tema dei rapporti tra l'ordine dei Predicatori e l'Inquisizione romana, per mettere in luce dinamiche sinora sconosciute o poco note nel contesto della lotta contro la Riforma, che aveva imposto e legittimato la reviviscenza della procedura antiereticale dei secoli medievali, ben presto aggiornata, perfezionata e adattata alle esigenze dell'età moderna.
La presente raccolta di scritti, originariamente apparsi in pubblicazioni diverse e non sempre facilmente reperibili, è un'introduzione alla lettura della Summa Theologiae di san Tommaso d'Aquino. Essa riassume lunghi anni di meditazioni sul capolavoro tommasiano, sia dal punto di vista della coerenza interna, sia nella prospettiva delle altre opere, e presenta quella che Dalmazio Mongillo riteneva la sua vera scoperta: che la Summa Theologiae ha, fondamentalmente, una dimensione etico-teologica, per cui il vero scopo di essa va cercato nella Secunda e nella Tertia Pars, in profonda unità con la vocazione di un religioso domenicano fedele alla missione del proprio Ordine. Grande importanza e cura è dunque dedicata in questi scritti ad analizzare i difficili ma vitali aspetti del problema del fine, oggetto costante della vita di ricerca dell'autore.
Il libro analizza il tema della verità sotteso alle maggiori metodologie epistemologiche del XX secolo. Il tema della verità ha in realtà ispirato e guidato il lavoro di alcuni tra i più importanti filosofi della scienza come Karl Popper e Gaston Bachelard. È su tale scolta che l'autore spiega la necessità di superare il più importante e solido sostegno epistemologico alle scienze del XX secolo - la gnoseologia kantiana - perché ormai incapace di rispondere al nuovo che emerge nel panorama della ricerca scientifica, e alla sua esigenza di verità.
Il libro cattura lo spirito di un'epoca e lo trasmette alle successive, arricchendole e rimanendone arricchito, continuando quel dialogo che il suo autore intendeva intessere con gli uomini del suo tempo, ma anche con quelli che sarebbero vissuti dopo di lui, essendo tutto dell'autore e, a un tempo, tutto per il lettore. Libri che parlano dell'essere umano e libri che viaggiano, non solo accompagnandolo, ma attraversando intere epoche. Libri viatores.
Il volume costituisce un commento critico, multidisciplinare e imparziale sul tema della volontarietà in san Tommaso, composto non solo da tomisti ma anche da esperti e studiosi dei diversi campi del sapere. La finalità di questa operazione è quella di spingere lo sguardo verso orizzonti inediti e grandemente proficui ai fini di una lettura amplificata e sapida del testo tomasiano.
Il Medioevo è incessantemente rivolto all'investigazione razionale della verità nel suo difficile ma vero rapporto con la teologia. Impegnato nella ricerca di una teologia che rispecchiasse l'esperienza di fede vissuta di individui e comunità, non meno che in quella di una vita che fosse espressione della verità evangelica, l'uomo medioevale abita il proprio tempo con la certezza che limiti e difficoltà del vivere non possono né rallentare né ostacolare la tensione alla contemplazione delle "mirabilia Dei".
Questo libro tratta dell'atteggiamento spirituale profondo e della pratica di vita che possono far avanzare i cristiani verso quel loro fine ultimo e bene sommo, in modo da giungervi, senza intoppi né ritardi, alla fine della loro permanenza sulla terra. È un trattato di scatologia scritto da un teologo il quale al tema dell'amore verso Dio ha dedicato l'intera vita di studi, e questa vorrebbe compartire con tutti i membri della Chiesa di Cristo.
I due volumi della collana Studia Pontificiae Universitatis a S. Thoma Aquinate in Urbe, Nuova Serie: Persona Humana Imago Dei et Christi in Historia. Sentieri (n.5) e Cantieri (n.6) si contestualizzano nell'atmosfera del Giubileo, del quale intendono essere un seguito significativo, ma offrire al contempo una riflessione continuata nel segno di quel novum che ogni Giubileo celebra e ripropone.
Edizione del Registrum così come ci è stato tramandato dalla copia trascritta nel 1752 e conservata a Roma presso l'Archivio generale dell'Ordine (Regestum actorum regiminis reverendissimi p. fr. Raymundi de Vineis Capuani, IV.1). Un articolato indice finale consente un'agevole consultazione dell'opera.