Un volume per ricercatori spirituali, meditanti, amanti del silenzio e innamorati di Dio, questo libriccino di Alberto Magno, qui presentato in una nuova traduzione, con un ricco apparato di note e una introduzione esplicativa, che ci mostra come i cammini dello spirito (e nello Spirito) spesso si avvalgano degli stessi strumenti. Qui si troveranno indicazioni utili e preziose su come placare la mente e purificare il cuore, sull'umiltà e l'annullamento dell'ego, per poter giungere al silenzio e dimorare nella presenza divina. I praticanti cristiani potranno ritrovare una sapienza antica, che a sua volta risale ai padri della Chiesa e del deserto, mentre i praticanti di altre tradizioni potranno sentire risuonare concetti che si ritrovano nelle loro religioni: l'onnipresenza divina, il non attaccamento, il mondo delle illusioni, il ritorno della parte divina dell'uomo a Dio. E ancora tanti consigli su come rivolgere costantemente la mente e il cuore al Signore, sul compiere e accettare la Sua volontà, ossia accettare la vita così com'è, non conforme ai nostri principi etici e alle nostre aspettative, sulla preghiera, sulla fede, sull'abbandono. Una miniera inesauribile di istruzioni, da rileggere più volte con attenzione, per avere sempre a portata di mano una guida che ci accompagni sulla via per «accostarci a Dio».
«La preghiera è sempre poesia, la luce è fattore determinante della teofania liturgica improntata di trasfigurazione, cui fa eco l'icona, pregnante di presenza del mondo a venire, mentre mistici profumi e canti spiritualizzano i sensi e rapiscono l'anima. Giovanni Paolo II, nella lettera apostolica "Orientale Lumen" ben descrisse questa peculiarità asserendo: "La preghiera liturgica in Oriente mostra una grande attitudine a coinvolgere la persona umana nella sua totalità: il mistero è cantato nella sublimità dei suoi contenuti, ma anche nel calore dei sentimenti che suscita nel cuore dell'umanità salvata. Nell'azione sacra anche la corporeità è convocata alla lode e bellezza". L'uomo nuovo in Cristo trova ricomposta in unità la propria persona: corpo, anima e spirito celebrano il mistero e insieme ne divengono tempio, dossologia, "incarnazione". [...] Gli inni acatisti sono una preghiera, sia personale sia comunitaria, che racchiude tutte queste caratteristiche. [...] Non solo, ma tra i vari inni, essi certamente sono tra quelli che più di altri esprimono il variegato arcobaleno dei sentimenti, toccando le corde dell'interiorità con liriche espressioni». (Luciana Mirri)
Facendo seguito al primo volume di Apprendere a meditare, dedicato al Corso base che illustrava La preghiera del cuore, il presente saggio, dedicato al Corso di approfondimento, porta l’ambizioso titolo In silenzio davanti a Dio. Lo scopo infatti è quello di spianare la via alla contemplazione o, se si vuole, all’esperienza mistica; ma, come si vedrà, una meta così ardua comporta un laborioso itinerario, che si snoda attraverso tappe successive [dall’Introduzione dell’Autore].
In un volume ricchissimo di notizie, esempi tratti da molteplici tradizioni, spunti di riflessione, indicazioni pratiche ed esercizi, che tengono conto anche del corpo come di uno strumento essenziale e imprescindibile, sia nella sua dinamica propriamente fisica, sia nell’elemento vitale per eccellenza che lo permea, il respiro, padre Antonio Gentili ci conduce per mano in quel «silenzio» dove si manifesta la presenza divina.