Un'analisi di testi utili per la comprensione dell'intima struttura di pensiero e della peculiare sensibilità del filosofo italo-tedesco.
Alcuni regnanti della XVIII Dinastia furono pedine inconsapevoli di un gioco di potere abilmente gestito dai sacerdoti eliopolitani e tebani mediante la strumentalizzazione delle eclissi solari? Forse le vite di Akhenaton, Nefertiti, Smenkhkara e Tutankhamon avrebbero avuto un epilogo meno tragico se lo scibile degli antichi, perpetuato per migliaia di anni in forma criptata, fosse stato esteso anche ai sovrani e al popolo? Per trovare risposte esaustive a questi e a centinaia di altri interrogativi i lettori potranno seguire il lungo percorso fatto, abbracciante millenni di storia, sulla scia degli innumerevoli indizi disseminati dagli stessi Egizi che non solo parrebbero suggerire realtà storiche diverse ma consentirebbero anche di risalire dal Nuovo Regno al Primo Tempo, in cui l'Egitto era governato dai re divini, e addirittura all'epoca in cui avrebbero vissuto gli Antenati che generarono gli dei primigeni citati nei testi sulle pareti del tempio di Edfu.
Solo un nuovo Concilio, al quale per la prima volta nella storia partecipino uomini e donne, potrà dirimere il contrasto sorto nella Chiesa romana dopo che Francesco, con la sua esortazione Amoris laetitia, ha fatto balenare la possibilità che persone divorziate e risposate civilmente ricevano l’Eucaristia. Infatti, seguendo il papa gaucho, la maggioranza dei cardinali e dei vescovi ritiene che per ragioni pastorali, dopo discernimento e caso per caso, sia possibile quella scelta; ma una minoranza di prelati la considera “eretica”. A occhi profani, una disputa incomprensibile; ma non è così per una Chiesa che nel mondo ha 1,3 miliardi di fedeli. E nella quale tutto, ora, può accadere.
L’epopea di piazza delle Vaschette, nel Rione Borgo di Roma, viene rilanciata grazie alle 10 brevi ricerche condotte dagli studenti educatori professionali e assistenti sociali della Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma, nell’arco di otto anni (1992–2000). Il fascino di Borgo nasce dalle sue caratteristiche di “villaggio rurale” in area urbana, con i classici rapporti “faccia a faccia” degli abitanti. Situazione idilliaca, inquinata purtroppo dalla speculazione edilizia acuita dallo sconvolgimento socio–economico prodotto dall’anno giubilare e da altre manifestazioni di massa nel 2000. La ricerca — operativa — avvia un “lavoro di comunità” perché i pochi abitanti rimasti a Borgo, insieme a coloro che ne sono emigrati, possano contribuire alla rinascita soprattutto “culturale” del Rione.
L'opera si prefigge lo scopo di andare alla radice del conflitto odierno, mettendo in luce le fratture che sono intervenute nel corso della storia, sino a separare le popolazioni russe ed ucraine, entrambe gemmate dal grembo della Rus'. Il libro indaga in particolare le dinamiche che si dipanarono nel corso dei primi sessant'anni dell'Ottocento, periodo in cui gli ideali nazionali sbocciarono anche in Ucraina, dove si saldarono al sentimento slavofilo allora in auge, prendendo una forma peculiare. Il testo spiega passo passo l'evoluzione del pensiero di Nikolaj Kostomarov, che alla metà dell'Ottocento fu il massimo teorico di un ucrainofilismo democratico e incline al repubblicanesimo.