Il libro, pubblicato in occasione del sessantesimo anniversario della Liberazione, è l'avvincente racconto dell'eroica vita e della tragica e misteriosa morte di Aldo Gastaldi «Bisagno», comandante della leggendaria Divisione Cichero che combatté contro fascisti e tedeschi sull'Appennino ligure-emiliano, di Ugo Ricci «il capitano», l'eroe della Resistenza in Val d'Intelvi, e di Edoardo Alessi «Marcello», comandante della Prima Divisione Alpina Valtellina. Tutti e tre ufficiali del Regio Esercito, erano uniti da una comune e intensa fede religiosa e ispirati a un progetto di pronta riconciliazione con il nemico sconfitto. Se fossero vissuti dopo la Liberazione, avrebbero sicuramente impedito che fosse sparso il «sangue dei vinti». Ma due di essi furono uccisi nel momento culminante della loro battaglia. Da chi? Dai fascisti o dai comunisti? E il terzo, la medaglia d'oro Aldo Gastaldi, ruzzolò o fu fatto ruzzolare sotto le ruote di un camion, che ne stritolò il corpo, mentre riportava a casa i ragazzi che avevano combattuto al suo fianco sulle montagne? Su questi autentici «gialli» della recente storia d'Italia, rapidamente archiviati dalla storiografia ufficiale, indaga il libro di Luciano Garibaldi, che si avvale delle testimonianze raccolte da Riccardo Caniato, Luigi Confalonieri e Alessandro Rivali.
Più che mai nella storia dell’umanità, il matrimonio, oggi, rappresenta quel rifugio nel quale trovare riparo, il luogo di estinzione di tutte le paure, il luogo dell’assenza della performance, il luogo del presente esistenziale nel quale si dà pienezza di umanità. Nel matrimonio l’uomo e la donna si prendono per quello che essi sono e per quello che essi saranno, integralmente, e nessuno dei due deve dimostrare alcunché all’altro; entrambi sono l’uno per l’altra; essi sono una cosa sola, un Cuore Comune. Il matrimonio è l’unico luogo dell’esistenza in grado di dare valore al presente poiché ingloba il futuro, quello che i coniugi saranno; la prospettiva del «per sempre» è l’unico antidoto alla fede disumana nella performance come criterio per la valutazione di quanto si possa essere felici. L’indissolubilità del matrimonio è la vera terapia verso la paura di non farcela, di non essere efficienti. La definitività della relazione coniugale, che si nutre delle persone dei coniugi attraverso la relazione dei loro corpi sessuati, è l’antagonista dell’ansia di esistere: marito e moglie non hanno paura del futuro poiché hanno certezza che per loro il futuro esisterà.
«Da questa lettura rinfrancante», scrive don Matteo Fabbri nella Prefazione, «ho tratto conferma che siano del tutto necessari strumenti agili per poter diffondere quei contenuti che a noi cristiani sembrano (o sembravano) essere puro buon senso, ma che ora sono sempre meno diffusi nel sentire e vivere comune».
Qual è la cantica più bella? Come inoltrarsi nel nuovo linguaggio del Paradiso dantesco senza perdere la sfida di continuare il viaggio esistenziale intrapreso nelle cantiche precedenti? Davvero la Commedia è superata dal punto di vista teologico? Come ha potuto Dante conoscere il Big bang? Qual è la biblioteca da cui attinge il Sommo poeta per la composizione del Paradiso? Esistono simbologie nascoste e richiami simbolici non da subito avvertibili? Ovvero è possibile rintracciare un disegno particolare in questi trentatré canti? Da queste e da altre domande parte il percorso di Fighera che conclude la trilogia sulla Commedia. In un testo agevole e sciolto l'autore non si sofferma solo sui personaggi e sui canti più famosi del Paradiso (come accade per lo più nei saggi sulla terza cantica), ma intende raccontare l'intero viaggio, dall'Eden fino alla salita attraverso i nove Cieli dove Dante incontra i santi che gli si fanno incontro scendendo dall'Empireo: nella vita quotidiana, un'avventura che introduce una speranza nuova e insegnamenti sempre vivi.
«Oggi» - ha detto Papa Francesco, rivolgendosi alla Chiesa italiana - «non viviamo un'epoca di cambiamento quanto un cambiamento d'epoca», insistendo sulla radicalità dei processi che stanno rivoluzionando il mondo, le società, la famiglia. La Chiesa, risponde il cardinale Antonelli con questo libro, è chiamata a una rinnovata evangelizzazione, che non può ridursi a una riformulazione verbale del messaggio, ma deve riplasmare sia la vita personale dei fedeli sia la vita comunitaria della Chiesa, che si pone anche nel tempo presente come ponte tra Cielo e terra in ascolto di tutti e con sguardo aperto. Come sottolinea in Prefazione il Presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, «l'evangelizzazione avviene secondo una dinamica di incarnazione, in cui la testimonianza precede e accompagna l'annuncio. Non basta che il Vangelo venga insegnato; esso deve farsi carne, diventare storia, cambiare le menti e i cuori, le relazioni e le attività, la cultura e le opere. La verità cristiana non è solo dottrina, ma anche evento di carità che accade qui e adesso».
Il Diario del capitano dei bersaglieri Giuseppe De Carli inizia il 10 luglio 1943, il giorno dello sbarco in Sicilia delle truppe alleate. L’«Operazione Husky» fu colossale: circa 1.400 navi con migliaia di mezzi da sbarco e circa 150mila uomini. Contrariamente a quanto si pensa, sia lo sbarco sia l’avanzata anglo-americana non furono agevoli. Le forze tedesche e i reparti italiani opposero una tenace resistenza, impegnando gli Alleati in duri combattimenti con notevole spargimento di sangue. Questo Diario inedito racconta con cruda verità il dramma di quei giorni, manifesta con impressionante evidenza lo sconvolgimento della coscienza di un capitano dopo l’8 settembre 1943 e, estendendosi il testo sin quasi alla fine della guerra, descrive la difficile con­dizione dei militari italiani nelle mani degli angloamericani dopo l’Armistizio e la dichiarazione italiana di guerra alla Germania.
Enrico Cattaneo è un ragazzo di 19 anni chiamato a portare le armi e spedito in Grecia quando lo Stato fascista aveva già arruolato tutte le classi militari idonee e da ultimo si era visto costretto a richiamare dei ragazzi che non avevano fatto il servizio militare e la cui istruzione fu rabberciata in pochi giorni. Disperso con altri pochi nella lotta coi partigiani greci, spinto dalla fame si consegna a un reparto tedesco. Poi dopo l’otto settembre, rifiutatosi di combattere con loro come militare dell’esercito fascista della Repubblica di Salò, viene fatto prigioniero e deportato in Russia ove attraversa vicende di ogni genere fino a che, miracolosamente, riesce a tornare a casa.
L’Introduzione è di Edoardo Bressan, storico, professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Macerata.
La Presentazione del Diario di Enrico Cattaneo è di Luigi Trezzi, storico economico, professore ordinario presso l’Università degli studi di Milano Bicocca.
Le Note storiche sono di Paolo De Carli, giurista pubblicista, professore ordinario presso l’Università degli studi di Milano.
La crisi della famiglia naturale sta diffondendo in tutta la società malesseri
sempre più gravi, esplosioni di violenza e danni irreparabili nell’educazione
dei più giovani. Per non arrendersi a questa tragedia sociale e culturale, l’autore ha sviluppato con i suoi studi la Conciliazione Familiare, un metodo per affrontare le emergenze di coppia con un approccio professionale diverso da quello consueto. L’obiettivo? Valutare caso per caso che cosa ogni marito e ogni moglie possano ancora fare singolarmente e insieme per salvare il matrimonio. Il presente saggio non è, pertanto, pensato solamente per gli addetti ai lavori, ma per tutti coloro che vogliono ripensare alle proprie difficoltà familiari da un’angolatura diversa da quella oggi tradizionalmente proposta, che lascia aperta la possibilità al recupero del rapporto.
“Sto leggendo Stendhal, devo leggere Proust... queste ultime letture sono necessarie, se devo tornare ai miei diletti Omero-Virgilio-Dante attraverso l’assorbimento e il superamento della cultura posteriore... Presto dunque mi metterò al lavoro, e intanto già penso che, uscito il nuovo libro, inizierò un nuovo periodo di vita più mescolata alla vita comune, meno isolata. Certo,
poi, tornerò a scrivere. L’ambiente non mi è molto favorevole...”. Eugenio Corti sentì prestissimo la vocazione alla scrittura come alla ricerca della verità e della bellezza: ne sono una straordinaria testimonianza queste pagine inedite
dei suoi Diari, da cui apprendiamo la sua formazione letteraria, l’amore per la natura, la fede cristallina, come le vicende drammatiche dei suoi anni di guerra, che saranno il motivo ispiratore della sua scrittura.
Un ritratto di Gesù per chi poco o nulla sa di Lui, e perché chi già lo conosce se ne innamori ancora di più. In dodici brevi capitoli, un identikit di Gesù scritto con semplicità giornalistica e con l'intensità della grande poesia.
A tre anni dal volume primo, Pippo Corigliano rilancia con la nuova serie delle sue «cartoline». Lo spirito è sempre lo stesso: guardare le sfide e le difficoltà del tempo presente con uno sguardo positivo per spronare sé stesso e i lettori a rinunciare alle polemiche e a impegnarsi per un mondo migliore. Il suo metodo è il sorriso e la valorizzazione dell'altro. Come nota ancora Vittorio Messori nella sua affettuosa Prefazione «Corigliano non aggredisce nessuno, in ciascuno si sforza di scorgere il bene che, dice, non manca in alcuno».
«Quando l’ultimo drago & l’ultimo elfo spezzeranno il cerchio, il passato & il futuro si incontreranno, il sole di una nuova estate splenderà nel cielo...»
Questo libro è l’attesissimo prequel della saga fantastica che ha avuto, finora, come punte di diamante i due romanzi L’ultimo orco e L’ultimo elfo. Una storia appassionante di battaglie e di amori che coinvolgono orchi, uomini, elfi e nani in un turbine di colpi di scena che terranno il lettore incollato al libro fino all’ultima pagina.
Da tempo un documento pontificio non sollevava polemiche come è avvenuto
con Amoris laetitia, soprattutto per quanto riguarda l’ammissione all’Eucaristia dei divorziati risposati. Il cardinale Gerhard Ludwig Müller,
prefetto emerito della Congregazione per la dotrtrina della fede, offre un’interpretazione di Amoris laetitia in piena continuità del magistero di Paolo VI, di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, mentre Rocco Buttiglione risponde amichevolmente alle critiche sollevate da teologi e pastori sui punti più controversi dell’esortazione apostolica. Questo libro è un contributio autorevole alla serenità delle discussioni e all’unità della Chiesa.
Nei primi cinque anni del suo pontificato, san Giovanni Paolo II ha svolto un ampio ciclo di catechesi sulla Teologia del corpo. Si tratta di un insegnamento magisteriale che rinnova completamente la visione tradizionale della Chiesa sul corpo, sulla sessualità e sul matrimonio. L'insieme di queste catechesi, che questo libro compendia e rende accessibili al grande pubblico, può essere compreso sotto il titolo «L'amore umano nel piano divino»: la creazione è un dono che rivela l'essenza della persona, che l'uomo realizza soltanto esistendo «per qualcuno». Il corpo umano, con il suo sesso, racchiude fin dal principio l'attributo sponsale, ossia la capacità di esprimere quell'amore nel quale l'uomo-persona diventa dono. Tale è il valore del corpo umano da oltrepassare la dimensione semplicemente fisica della sessualità. L'analisi degli aspetti personalistici della dottrina contenuta in queste pagine è condotta in vista dell'autentico sviluppo dell'uomo. Un glossario dei concetti fondamentali della Teologia del corpo alla fine del volume agevola la familiarità con il pensiero di san Giovanni Paolo II e con il suo modo di esprimerlo.