Il 6 Ottobre 2002 Papa Giovanni Paolo II ha canonizzato Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei. Questo profilo biografico del nuovo santo, con alcuni suoi commenti alla vira di Cristo che invitano il lettore ad "entrare nelle scene del Vangelo come uno dei personaggi che le animano", è un utile strumento per scoprire la coinvolgente ricchezza degli insegnamenti del "santo del quotidiano".
San Josemarà a Escrivá è un maestro di preghiera. Innumerevoli persone di tutto il mondo hanno da lui imparato a mantenere un dialogo filiale e vitale con Dio, prendendo spunto da qualche pensiero che susciti nell'anima lo stupore per la Parola o l'esame della propria coscienza. Questo libro è una proposta di meditazione quotidiana, dal 1° gennaio al 31 dicembre: una pagina per ogni giorno. E, in ogni pagina, qualche frase raccolta dalle opere del fondatore dell'Opus Dei, secondo appropriati filoni tematici suggeriti da Michele Dolz.Giorno per giorno la Parola di Dio viene dunque trasmessa attraverso la parola di un santo. Un santo di eccezionale fecondità pastorale e teologica. Un santo che, come tutti i santi, lascia vedere Cristo in trasparenza, anzi, ci introduce decisamente nel mistero di Cristo (pp. 400).
Ventotto testimonianze di prima mano scritte da gente che ebbe contatti personali con san Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei, agli esordi della sua traiettoria, tanto spirituale come ecclesiale. Non interpretazioni a posteriori, ma ricordi dal vivo, narrati in presa diretta dai protagonisti: solo fatti, fatti rivelatori di disposizioni interiori che, nel loro insieme, compongono il ritratto di un santo proteso al servizio di tutte le anime, senza discriminazioni, in sintonia con tutti, amante della pluralità , rispettoso di una varietà che vede come ricchezza della Chiesa (pp. 400).
Negli anni della guerra civile spagnola l'autore, giovanissimo, viene in contatto con l'Opus Dei e con il suo fondatore. Un incontro che gli cambia l'esistenza. Sono pagine ricche di aneddoti che trasmettono tutte le ragioni e la gioia di una scelta e di uno stile di vita (pp. 160).
Una riflessione sul senso ultimo dell'esistenza umana nel suo fondamento. Questo senso è nell'intreccio o appartenenza scambievole di libertà e verità: solo la verità rende liberi, ma solo la libertà induce alla ricerca mai esaurita della verità (pp. 240).
La dottrina ecclesiologica sul Popolo di Dio e la chiamata universale alla santità sono i due pilastri su cui poggiano le nozioni di «consacrazione» e di «missione» del sacerdote: «uomo di Dio» perché scelto da Dio, e uomo da Dio stesso inviato agli uomini. Da qui scaturiscono la ragion d’essere e il ruolo del sacerdote nella Chiesa. Questo volume, apparso in prima edizione all’indomani del Concilio Vaticano II, è ormai un classico: anche perché dimostra, con la semplicità delle grandi opere, che il rigore scientifico e dottrinale può e deve andare strettamente unito alla profondità ascetica. «Il presente libro», scrive mons. Javier Echevarría, prelato dell’Opus Dei, nella Prefazione, «è stato tradotto nelle principali lingue e ha avuto diverse edizioni. Il passare degli anni non ne ha diminuito l’attualità, proprio perché l’insegnamento conciliare sui presbiteri è ancora da meditare e, in buona parte, da tradurre in pratica. Direi, anzi, che l’attualità si è accresciuta. Infatti, la celebrazione dell’Anno sacerdotale, indetto da Benedetto XVI in occasione del 150° anniversario di san Giovanni Maria Vianney, Curato d’Ars, rende ancora più urgente l’approfondimento degli insegnamenti conciliari sul sacerdozio ministeriale».
Mons. Álvaro del Portillo è stato Segretario della Commissione che nel Concilio Vaticano II ha elaborato il Decreto sui presbiteri, nonché perito in altre Commissioni conciliari. Nato a Madrid l’11 marzo 1914, mons. del Portillo per oltre quarant’anni è stato il più stretto collaboratore di san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, al quale è succeduto nel 1975. Contestualmente all’erezione dell’Opera in Prelatura personale (28 novembre 1982), Giovanni Paolo II lo nominò prelato dell’Opus Dei, e il 6 gennaio 1991 gli conferì l’ordinazione episcopale. Mons. del Portillo era ingegnere civile, dottore in Filosofia e in Diritto canonico. Tra i suoi scritti scientifici e pastorali va ricordato in particolare il volume Laici e fedeli nella Chiesa (Edizioni Ares, 1969), punto di riferimento obbligato negli studi teologici e giuridici sulla condizione dei laici nella Chiesa. Nell’Intervista sul fondatore dell’Opus Dei (Edizioni Ares, 1992), egli ha tracciato un indimenticabile profilo di san Josemaría.
Mons Álvaro del Portillo è morto all’alba del 23 marzo 1994, poche ore dopo il ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa. Giovanni Paolo II si recò a pregare dinanzi alle sue spoglie che ora riposano nella cripta della chiesa prelatizia dell’Opus Dei, in viale Bruno Buozzi, 75, a Roma. La fase diocesana della causa di canonizzazione di mons. Álvaro del Portillo si è conclusa a Roma il 26 giugno 2008.
L'incontro di un giovanissimo sacerdote con il fondatore dell'Opus Dei, nella Spagna degli anni Trenta, dischiude una dedizione che spiana la strada verso il martirio (pp. 208).