Oggi stiamo vivendo la grande crisi della famiglia a causa della quale è difficile comprenderne il ruolo e la formazione: la famiglia costituita esclusivamente dai coniugi ha mostrato difatti innumerevoli limiti. Anche la figura del figlio all'interno del nucleo famigliare ha mutato spesso la propria posizione: da forza-lavoro è divenuto nei secoli l'oggetto degli affetti e dell'attenzione educativa dei propri genitori. Secondo l'autore anche tale posizione è riduttiva: il figlio è il vero nuovo tesoro capace di portare a compimento la "missione" della famiglia.
Terapia e counseling come risoluzione dei conflitti di coppia. È questo che propone l'autore: ricercare l'origine dei conflitti in atto rappresenta la caduta dei conflitti, dell'animosità e di quell'eccesso di investimento affettivo sui temi proposti dalla separazione. La coppia che richiede l'intervento pensa di non essere in grado di trovare la soluzione ai problemi della separazione e cerca l'esperto che fornisca la soluzione.
Il libro narra la storia di una famiglia alle prese con una figlia speciale, cui la natura ha dato un carattere forte e una personalità gioiosa, che hanno migliorato la sua vita e quella di chi le sta accanto. Una testimonianza di difficoltà e di speranze, su cui campeggia la figura della giovane protagonista.
Le storie e le riflessioni raccolte spiegano la natura più profonda dell'esperienza della genitorialità e il suo possibile traguardo verso una relazione gioiosa coi figli. La gioia di cui si parla è il sottofondo costante e consapevole di ogni giornata, un modo di sentire la vita, una scelta, una continua ricerca. Ogni fase di crescita del bambino corrisponde infatti ad una separazione, impone l'elaborazione di un piccolo o grande tutto da parte del figlio e dei genitori, in particolare della madre. Ammettere i propri timori, provare ogni volta a spiegare la natura del proprio disagio è già il primo passo verso una genitorialità serena e consapevole.