L'autore
RAFAEL AGUIRRE è professore di Nuovo Testamento nell’Università di Deusto (Bilbao).
Il libro
<< Questo libro risponde a due preoccupazioni che non corrono parallele ma si intrecciano continuamente: da un lato, leggere il Nuovo Testamento nel suo contesto sociale e culturale, e dall’altro cogliere la rilevanza che può avere per il presente il processo storico che necessariamente si scopre quando si leggono i testi in questo modo.
E’ molto facile scoprire nel Nuovo Testamento l’esistenza di una diversità di generi letterari e di posizioni teologiche.
Quando però si approfondisce un po’ di più si scopre anche un’evoluzione assai notevole a partire da Gesù e dal suo messaggio.
Le cose si complicano, ma diventano anche molto più appassionanti. Gli specialisti stessi oggi ci dicono che nei vangeli stessi ci sono tradizioni diverse, di provenienza differente e dalla visione di Gesù non sempre uguale.
Questo libro risponde a una duplice, costante preoccupazione: leggere i testi con l’ausilio delle scienze sociali, che ci aiutino a contestualizzarli debitamente e a scoprirne le trasformazioni, e al tempo stesso cogliere la rilevanza che questi antichi testi possono avere per i credenti dei giorni nostri.
Ma questo libro è cresciuto a poco a poco, spesso sotto la spinta di impegni o di opportunità, in maniera - com’è la vita stessa - molto poco programmabile.
Lascio al lettore il compito di supplire con un po’ di agilità vitale a quanto, in queste pagine, possa mancare di sistematicità e di coerenza.
E gli auguro che la sua fede cristiana, se di un credente si tratta, lungi dall’arretrare davanti allo spirito critico, sia una fonte di libertà vitale e intellettuale>> (dall’Introduzione).
Un libro sulla genesi dell'ansia nei bambini, che indaga sulle modalita psichiche con cui puo essere affrontata. Il lavoro di Irene Munari e un lavoro serio, puntiglioso, rigoroso. L'autrice affronta la questione importante della genesi dell'ansia nei bambini e indaga sulle modalita psichiche con cui puo essere affrontata. All'interno di un modello teorico che, pur riconoscendo l'importanza dell'ambiente, non perde d'occhio il ruolo rilevante dell'aspetto costituzionale, Irene Munari accosta a un rigoroso procedere in senso freudiano ortodosso la lezione di Winnicott. La ricca ed esauriente disamina dei meccanismi di difesa implicati nel proteggere dall'ansia mostra nei confronti di Anna Freud e della sua scuola un debito di riconoscenza.
In questo libro gli autori denunciano l'insufficienza di una teoria analitica ridotta a una teoria della rappresentazione psichica e propongono la nuova nozione di lavoro di raffigurabilita dell'analista. A partire dalla loro esperienza con pazienti nevrotici e bordeline, oltre che con bambini, gli autori denunciano l'insufficienza di una teoria analitica ridotta a una teoria della rappresentazione psichica e sviluppano in questo libro una concezione ampliata e originale del lavoro psichico in seduta che tiene conto dei cedimenti dei sistemi rappresentazionali. Il funzionamento psichico viene allora considerato come una dinamica rappresentazione-percezione-allucinazione, un equilibrio fragile a causa della costante pressione dell'allucinatorio. Quest'ultimo e definito come la tendenza spontanea e permanente dell'attivita dell'inconscio. Quanto alla pratica psicoanalitica essi propongono la nuova nozione di lavoro di raffigurabilita dell'analista.
Questo volume tratta l'esplorazione del complesso fraterno, ossia dell'organizzazione psichica inconscia nei confronti di quell'altro che il soggetto si ritrova come fratello o sorella. - Il riso di Hans; - Aspetti del complesso fraterno nel gruppo dei primi psicoanalisti; - Di alcune miserie nell'attivita intellettuale dei Piccoli Gruppi alla luce del paradigma fraterno; - Mia sorella e generosa, non e vero?"; - Diventare fratelli in una famiglia adottiva; - Complesso fraterno e socialita umana; - L'inatteso e il doppio; - Comunicazione tra fratelli; - Relazioni fraterne e omosessualita; - Aspetti della configurazione fraterna nei gruppi; - La fraternita del gemello; - Il legame fraterno; - Un brano di autobiografia. Esperienze: - Fratelli di gruppo a scuola. Il fraterno nella cultura: - Appunti per una lettura di "Fratelli" di Carmelo Samona nella prospettiva tematica del dialogo; - Una nota sua Simone Weil e il fratello; - Complesso di Edipo e complesso fraterno nell'opera di Jorge L. Borges. "
Il titolo rimanda alla psicoterapia di gruppo, di cui l'autore e esperto riconosciuto. La neuropsichiatria si incontra e scontra con i problemi e le impensate risorse emotive di gran parte della popolazione. Ottimo testo, frutto della penna e dell'esperienza professionale e umana di un insigne neuropsichiatra, il Prof. Neri. Gli incontri e le terapie di gruppo non sono piu meramente improvvisati ma sono il frutto di un iter clinico-medico e di esami che hanno superato il vaglio di specialisti di estrazione varia, sono uno strumento sicuro di diagnosi e di terapia. L'Autore consiglia, implicitamente, percorsi conoscitivi ed autoconoscitivi, attraverso le terapie di gruppo, a tutti coloro che sono curiosi di giungere alle radici del proprio animo e a coloro che sono desiderosi di sperimentarsi come persone e di offrire qualcosa di se nell'ambito sociale.
NEL LIBRO, LE STORIE DI ANNA, STEFANO, ALLEGRA, TOMMASO, ELENA CI GUIDANO COME FILI DI PENSIERO NEL LABIRINTO DELL AUTISMO. In questo straordinario libro abbiamo una ricerca, viva, sul campo, che nasce dal tentare di dare risposte alla sofferenza dell'altro, cercando di co ntinuo di trarne provvisorie ipotesi teoriche...le storie di anna, stefano, allegra, tommaso, elena ci guidano come fili di pensiero nel labirinto dell'autismo. Qui un altro aspet to chiave del libro: il rispetto per chi raccoglie osservazioni da altri punti di vista:non e`certo l'autismo qualcosa che possa risolversi con fideistiche o assolutistiche prese di posizione. Nel libro vi sono disegni bellissimi, nati da scarabocchi all'inizio privi di senso, e anche questa e`creativita artistica" messa a servizio della terapia come in fondo non puo`non essere quando ci si cimenta con stadi "non mappati", i labirinti appunto: gilda bertan i labirinti li sa urbanizzare con tatto e con rispetto perche`nei labirinti del proprio mondo interno c h stata, ci si e`persa, ci si h ritrovata, introiettando poi il filo di arianna che le era stato offerto. Cio`testimonia che il laboratorio psicoanalitico puo`andare a "raggiungere" certi pazienti se il terapeuta ha il coraggio e la "stoffa" necessari per non aver paura della propria creativita e purche questo non sia sentito come una infrazione di supposte ortodossie. "
Il Nuovo Popolo dalle origini al 250
L'età della ragione (1620 - 1750)
rebecca, prendi la tua roba, tu non sei piu`maritata!". Questa allusione a un aneddoto ebraico puntualizza, nel 1897, l'abbandono da parte di freud della sua prima teoria delle nevrosi, la teoria della seduzione. E' l'anno della morte d i suo padre, jakob freud. Ben presto apparira una nuova ipotesi, il complesso di edipo, che rinvia il nevrotico ai suoi colpevoli desideri, garantendo che il padre, nel giorno del giudizio, non sarebbe stato castigato come seduttore.chi e`rebecca? Nella bibbia la madre di giacobbe. Nel romanzo familiare, una misteriosa seconda sposa di jakob freud, sparita, e la cui esistenza rimarra nascosta. Questo dramma freud lo rappresentera di nuovo collezionando le statue, come don giovanni le femmine, fino a invitarle alla sua tavola, come altrettanti commendatori.nonostante freud, l'etica della psico analisi pur, invece che nascondere la colpa, portarla alla luce del sole: "tutto cio`che h rivelato e`luce". Questa ipotesi de l uomo dalle statue, pubblicata per la prima volta nel 1979, ha avuto conferma nella strana bibbia, ritrovata nel 1986, che jakob freud donr a suo figlio prima di morire; una bibbia tagliata e ricomposta dove il padre ha nascosto la confessione della sua vita; divenuta la chiave dell enigma per l autrice in questa nuova edizione. "
QUESTO PRIMO VOLUME TRATTA IL COLLOQUIO CLINICO COME TECNICA DI INDAGINE, COME STRUMENTO, CIOH, DI ESPLORAZIONE DELLA PERSONALITA. Questo e`il primo volume di un lavoro che abbiamo ritenuto opportuno suddividere per motivi di ordine pratico, tenuto presente, anche, che con l'intr oduzione delle lauree brevi" vengono "settorializzati" i contenuti delle discipline, a seconda dell'indirizzo. In ques to volume e`trattato il colloquio clinico come 'tecnica di indagine', come strumento, ci oh, di eplorazione della personalita, essenziale per giungere ad una valutazione di normalita o di patologia, di idoneita o meno ad intraprendere determinati percorsi. Nel s econdo volume saranno trattate le tecniche di intervento, quelle, cioh, il cui obiettivo h un cambiamento della struttura psichica. Per colloquio di indagine non si intende solo quello diagnostico il cui scopo h la scelta di un trattamento, ma, sono compresi nel termine anche quelli che - puo`essendo diagnostici, nel senso che "indagano" sulla personalita - hanno finalita diverse... "