Comunicare senza parole raccoglie significativi contributi sul lavoro con bambini e adolescenti che non parlano, non mangiano, non camminano. Bambini e adolescenti che non riescono a partecipare alla vita, che si sono rifugiati in un mondo lontano, difficile da raggiungere, un mondo che li allontana dalla quotidianità e al tempo stesso li protegge da ciò che fa paura. Invasi da figure genitoriali minacciate, morenti, qualcosa si è spezzato dentro di loro: il ponte emotivo che li collega alla realtà. Fra i molti apprezzamenti che si possono fare su questo libro vi sono il vivo interesse, la vasta comprensione e la capacità comunicativa che coinvolgono i lettori, professionisti e non, immergendoli in una esperienza profonda di quelle drammatiche condizioni di osservare, sentire, pensare, curare bambini o giovani con grave patologia psichica. Jeanne Magagna, con il suo ruolo di "pioniera" e "guida" nel lavoro individuale e di gruppo, e insieme a lei i molti collaboratori negli estesi contributi clinici, dimostrano l'indispensabilità di una partecipazione continuativa dei familiari dei pazienti.
I "Seminari napoletani", raccontano attraverso la parola, e il dono della scrittura, di un tempo vissuto insieme, capace di declinarsi in maniera magistrale attraverso innumerevoli scorci di una spazialità in continua evoluzione. Essi svelano attraverso un discorso colloquiale, ciò che dell'intimità di un pensiero, si può rivelare nel processo di formazione, un processo che ha saputo in questi anni arricchirsi di elementi sempre nuovi. Introduzione a cura di Teresa Nativo e Federica di Martino.
Il corpus freudiano è straordinariamente ricco; soprattutto, esso possiede una natura evolutiva. Riesaminando passo passo, di nozione in concetto, tale corpus, questo dizionario offre l’opportunità di riscoprire il pensiero di Freud e perfino, secondo il gusto
e le particolarità di ciascuno, di reinventarlo.
"Il Malessere" è la traduzione italiana del volume pubblicato in Francia nel 2012 dall'editore Dunod con il titolo "Le Malêtre". Il saggio, utilizza le risorse della psicoanalisi contemporanea per comprendere le forme di sofferenza psichica del nostro tempo legate con i cambiamenti che hanno scosso il mondo in cui viviamo e in cui i nostri discendenti vivranno. Il malessere analizzato da Kaës è qualcosa di diverso dal disagio, è piuttosto una messa in discussione della capacità di essere e di esistere in sufficiente accordo con se stessi, con gli altri e con il mondo.
E' un testo multidisciplinare che affronta con originalità il tema del disturbo alimentare, partendo dall'idea psicosomatica dell'unità profonda mente-corpo. Attraverso una visione multidimensionale, il tema del rapporto col cibo e il nutrimento, viene esplorato e pensato sin dalle radici della vita, all'interno di una relazione madre-bambino che inizia già dal concepimento e che prevede la co-costruzione della mente del bambino e della mente della donna con una continuo intrecciarsi di caratteristiche del bambino, della personalità della madre e di influenze transgenerazionali...
L'ultimo lavoro dell'autore, affronta alcuni limiti del determinismo applicato nella psicoanalisi e sottolinea invece le caratteristiche di dialogicità e umanità di quest'ultima, che deve essere rivista in un'ottica di dialogo e confronto.
Storie cliniche, applicazioni e ricerche di psicoterapia infantile.
Questo volume intende offrire il primo contributo del Centro di studi sul genocidio, attivato presso la Lium, la Libera Università di Scienze Umane e Neuroscienze di Bellinzona (Canton Ticino). L'intenzione del libro è di approfondire ciò che l'antropologia, la storia e il diritto, da un lato, e la psicodinamica dall'altro possono offrire per aprire il quadro di riferimento investigativo, proponendo un approccio integrato psico-storico in grado di far parlare tra loro linguaggi spesso distanti, benchè interrelati e applicati a contenuti comuni.
La presente pubblicazione è stata promossa dall'Istituto Itaiano di Psicoanalisi di Gruppo (IIPG), raccoglie contributi importanti riguardanti il lavoro teorico clinico con gruppi di bambini e adolescenti ed è dedicata alla memoria di Lucilla Ruberti. Il modello di lavoro si riferisce ai principi terapeutici della psicoanalisi infantile negli insegnamenti principalmente di Melanie Klein e Donald Winnicott nel contesto del gruppo per come Bion e Corrao lo hanno inteso.
Il tema de presente volume è la cura in psicoanalisi, con un'attenzione particolare ai pazienti gravi e ai sistemi di autocura che vengono attivati per cercare di far fronte al dolore e alla sofferenza psichica. Nella prima parte del volume, l'Autore si riferisce alla cura psicoanalitica mentre Antonino Ferro sviluppa e articola il tema dei fattori terapeutici con estensioni sull'utilizzo clinico dei personaggi che compaiono in seduta e sullo sviluppo di funzioni mentali carenti o mancanti. Nella seconda parte Marta Francesconi e David Ventura presentano un'interessante materiale clinico che consente di vedere all'opera il modello clinico di Antonino Ferro.