Se un viaggiatore percorresse da nord a sud e da ovest ad est il nostro territorio, non scorgerebbe certamente, a prima vista, né templi sikh, né moschee, così come non saprebbe riconoscere chiese ortodosse e tanto meno mandir hindu e templi buddhisti; meno ancora avvertirebbe la presenza di chiese neopentecostali africane, latino-americane o cinesi. Aprire gli occhi sul cambiamento religioso che l'Italia conosce è l'intento di questo libro. L'arrivo e il radicamento di tante donne e uomini, con le loro famiglie e con i loro figli e figlie, da più di centottanta differenti nazioni del mondo hanno prodotto un effetto del tutto inatteso: l'Italia sta divenendo una società caratterizzata da inedita ed elevata diversità religiosa. Per leggere tale diversità, occorre dotarsi di una nuova mappa e di una bussola adeguata. Le mappe, infatti, servono per viaggiare e per imparare a conoscere e riconoscere i luoghi di culto delle nuove religioni; usandole assieme alle bussole, diventa più facile orientarsi, quando si desidera comprendere la nuova cartina delle religioni d'Italia.
Quando ci accostiamo a quella che un po' semplificando chiamiamo "religione romana", si ha l'impressione di imbattersi in un mondo esotico, per non dire selvaggio, fatto di riti, credenze e divinità che impressionano l'osservatore moderno in virtù del loro essere così antropologicamente distanti. Ma anche le cose della "religione romana", per quanto bizzarre, marginali o lontane nel tempo, fanno parte integrante del grande libro dell'umanità, e come tali sono necessarie alla sua comprensione.
Com'è possibile pensare oggi l'esperienza religiosa? E soprattutto quale utilità può avere questa riflessione per evitare le conseguenze degli atteggiamenti fondamentalistici e dell'indifferenza nei confronti di un possibile interesse religioso? La filosofia delle religioni risponde a queste domande in maniera rigorosa e non ideologicamente prevenuta: come appunto accade in questo libro, che approfondisce la filosofia delle religioni nei suoi vari aspetti e mostra in che modo essa interagisca con le tendenze culturali della propria epoca.
L'inferno è un luogo comune dell'immaginario che ha dato origine a una ricchissima letteratura nelle più diverse civiltà. Questo volume ne segue le tracce nell'ebraismo, nel cristianesimo e nell'islam, nelle religioni dell'Iran e dell'India, nel taoismo cinese e nel buddhismo giapponese, lungo un arco temporale che va dall'antichità al medioevo. Dieci saggi, accompagnati da una scelta di testi spesso poco noti e tradotti per la prima volta in una lingua europea, esplorano relazioni storiche e problemi comuni a queste diverse tradizioni religiose, come la questione della durata dell'inferno e il rapporto fra la giustizia di questo mondo e la giustizia dell'aldilà. Nelle visioni medievali, dove la teologia si fa racconto, il conflitto fra giustizia e misericordia assume i tratti di un dramma avvincente in cui lo "spettacolo" dei castighi può trasformarsi in una commedia.
A che cosa è dovuto il crescente interesse della ricerca sociologica per i nuovi movimenti religiosi? Quali sono le dinamiche interne che li caratterizzano? Manipolazione mentale, coercizione psicologica, alcune forme di violenza sono aspetti connessi in qualche modo a queste realtà oppure si tratta di pregiudizi basati su un’analisi schematica e frettolosa? Il libro offre uno spaccato di questo fenomeno così complesso e delicato presentando numerosi studi di caso e affrontando le principali questioni che animano il dibattito sui nuovi movimenti religiosi.
Pochissime sono le testimonianze pervenuteci attraverso la Bibbia e le fonti classiche relative alle religioni dell'antica Mesopotamia, ma dopo la decifrazione della scrittura cuneiforme, è emerso pian piano un tesoro ricchissimo, conservato sulle tavolette d'argilla e che i filologi hanno faticosamente ricostruito. Oggi possediamo versioni di miti, rituali esorcistici, manuali oracolari sia in sumerico sia in accadico: una mole di materiale tale da rischiare di perdersi nell'esplorarlo. Il volume offre allo studente o alla persona semplicemente curiosa di approfondire l'argomento le coordinate per orientarsi in questo pensiero lontano e così ricco di fascino.
Un breve excursus nella storia e nell'attualità del mondo protestante, la cui presenza nella nostra società è spesso ignorata. Dalle parole degli autori emerge il ritratto di una chiesa, quella protestante per l'appunto, che ha cercato di rischiare se stessa nella storia, favorendo un confronto serrato tra la parola biblica e le sfide del tempo, senza che l'istituzione si frapponga tra i due ambiti. In ciò è il fascino della fede evangelica, la sua forza e la sua debolezza.
Il volume intende porsi come utile e agevole strumento per avvicinarsi a un ambito di studi - la sociologia delle religioni - quanto mai denso di prospettive e di interrogativi su ciò che accade intorno a noi. La ricostruzione delle principali tappe del pensiero sociologico in tema di religione, dai classici come Comte, Durkheim, Weber, Simmel, ai nuovi paradigmi teorici, dalla scelta razionale alla teoria dei sistemi, assieme alla ricognizione dei principali metodi che vengono utilizzati per lo studio empirico dei fenomeni religiosi, fornisce al lettore un'esaustiva panoramica che spazia dal risveglio del sacro al ritorno delle religioni nello spazio pubblico e nelle contese etniche.
L'immagine del fenomeno religioso e culturale che chiamiamo Islam che emerge da questo volume è lontana anni luce da quella stereotipata ed appiattita sull'estremismo e sulla violenza che prevale oggi nei mass media. Il poeta che qui viene rappresentato, tipico esempio della poesia persiana medievale, mostra disprezzo o fastidio per i religiosi ortodossi ed una certa noncuranza rispetto ai precetti enunciati da Maometto. Altro aspetto di rilievo di questo volume è quello dell'immagine che del mondo cristiano emerge dalle pagine dei poeti arabi, dove l'"infedele", la bella cristiana, si può metaforicamente leggere come una guida iniziatica alla verità. Carlo Saccone è ricercatore di Letteratura medievale persiana a Bologna e docente di Islamologia a Padova.
Che cos'è il fondamentalismo religioso? Perché questo fenomeno ci appare in così forte crescita? Spesso i fondamentalismi tendono a confondersi. Frequentemente il fondamentalismo politico appare religioso, senza esserlo realmente e il fondamentalismo religioso spesso cerca di esercitare potere e influenza sulla politica e sullo stato. Ma qual è la vera componente religiosa nel fondamentalismo? Tutte le religioni sono in linea di principio fondamentaliste? Per rispondere a queste domande, il volume intende esaminare le zone periferiche di quel che le religioni effettivamente rappresentano, analizzando le occasioni e le fonti che ci permettano di comprendere come mai proprio le religioni tendono a risvegliare inclinazioni fondamentaliste.
Il libro presenta in modo accessibile i principali temi del buddismo, visti nella loro dimensione filosofica e psicologica, ma anche nella loro evoluzione storica e nelle loro diverse declinazioni geografiche.