"Sono trascorsi quarant'anni dall'inizio dell'esperienza della Scuola della Parola voluta dal cardinal Martini, che ha segnato il cammino della Chiesa ambrosiana e, in particolare, dei giovani. Lo vogliamo ricordare con questo libro che raccoglie trenta meditazioni di don Giovanni Barbareschi, che dal 1991 al 1998 predicò, seguendo con cura il metodo della lectio divina, quando l'iniziativa venne decentrata in una settantina di chiese della diocesi. Fedele al primato della Parola, che in queste pagine è davvero sovrana, egli lascia che sia sempre essa a parlare ai giovani e a provocare le loro esistenze credenti. Mettendo a disposizione i testi di don Barbareschi vogliamo continuare a ricordare questo indimenticabile prete, nel secondo anniversario della morte, avvenuta il 4 ottobre 2018." (dalla Prefazione di monsignor Franco Agnesi)
"Siamo chiamati a essere voce di una sapienza più alta, di una interpretazione del tempo e delle vicende che sia più evidentemente ispirata dal Vangelo, di una missione che interpreti la sete e offra l'acqua che zampilla per la vita eterna. Possiamo anche essere ottusi e stolti, attardarci nella banalità, inseguire originalità bizzarre. Ma non è obbligatorio essere stolti. Possiamo anche decidere di invocare, cercare, accogliere insieme il dono che continua a venire dall'alto per rendere feconda di bene ogni terra, ogni persona, ogni situazione." (Mario Delpini)
Nella proposta pastorale per l’anno 2020/2021, l’arcivescovo Delpini invita tutti a far emergere le domande profonde che interpellano la nostra fede e il pensiero del nostro tempo, ancora segnato dall’esperienza drammatica della pandemia.
I fedeli sono esortati a interpretare e discernere prima ancora che a programmare. «Non è più tempo di banalità e di luoghi comuni, non possiamo accontentarci di citazioni e di prescrizioni. È giunto il momento per un ritorno all’essenziale, per riconoscere nella complessità della situazione la via per rinnovare la nostra relazione con il Padre», scrive l’Arcivescovo. La proposta pastorale intende, in sostanza, incoraggiare l’invocazione, la ricerca, l’esperienza della sapienza, attingendo al patrimonio dei Libri Sapienziali.
Il volume è suddiviso in due parti: una prima parte introduttiva, che affronta i temi sopra citati, e la lettera vera e propria di apertura dell’anno pastorale, in cui si fa più assiduo e puntuale il riferimento al Libro del Siracide, suggerito come guida di questo cammino, e alla vita della comunità cristiana.
La proposta di fede dei preadolescenti assomiglia a un cammino di scoperta, a un viaggio affascinante, pieno di avventure e iniziative. La comunità, infatti, ha alcune esperienze imperdibili da proporre a tutti i ragazzi per accompagnarli in un'appropriazione personale e personalizzata dell'incontro vivo con Gesù dentro il vissuto della Chiesa.
La chiesa oggi deve fare un atto di coraggio e rendersi conto che si trova davanti a una realtà che corre velocissima e che rischia di far sentire il suo linguaggio fuori tempo, inadeguato. Bisogna muoversi come sta già facendo papa Francesco: tornare al cuore del linguaggio evangelico ed elaborare un linguaggio nuovo. E di questo cambiamento i veri protagonisti sono i giovani.
Scritto a più mani, questo libro dà voce alla sperimentazione dei gruppi di lavoro che in parrocchie, centri di ascolto Caritas, nelle scuole di italiano e nelle associazioni hanno percorso un lungo cammino ci collaborazione incontrandosi in diverse occasioni, in dieci anni di storia della pastorale migranti nella zona Rho (Milano).
Ecco qui gran parte delle esperienze di gente semplice impegnata in parrocchia e in tante realtà sociali che spesso ha fatto rete mossa da un unico desiderio: accogliere e coinvolgere i nuovi arrivati facendo sentire importanti. Così sono state liberate energie nuove, segno di quella forza che ognuno porta dentro di sé diventando l'arte della festa e la cultura del rispetto dell'altro.
Alessandro Vavassori, prete ambrosiano dal 1988, è stato Fidei Donum in Perù dal 1994 al 1997 e nel 2002 ha conseguito un dottorato in Educazione presso l'Università De la Salle a Manila con una tesi sull'integrazione delle famiglie peruviane e filippine a Milano. Da allora si occupa di pastorale migranti nell'ovest di Milano.
La vita nello Spirito di Cristo, morto e risorto, alimenta la vita credente, sollecita una conversione continua e plasma l'umanità di ciascuno a immagine del Figlio di Dio. Il dono dello Spirito ci innesta come tralci uniti alla vite che è Cristo stesso. Da lui riceviamo la linfa vitale per rimanere uniti a lui e tra noi per sempre. La domanda che pongono gli uditori del discorso di Pietro in Atti 2,37: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?» guida lo sviluppo dei temi della Quattro Giorni 2018, nella quale viene messa a fuoco la dimensione etica della vita cristiana, intesa come vita nuova nello Spirito per essere conformati in tutto e per tutto al Signore Gesù. «E noi, fratelli e sorelle della comunità che educa alla fede, siamo animati dalla stessa passione apostolica di Pietro e degli altri? Con loro confidiamo nella forza della parola del Vangelo, capace di scatenare nelle coscienze il desiderio di un agire nuovo, quello dell'amore, conforme all'agire stesso di Dio? Sia sempre l'indicativo del raccontare quanto Gesù ha fatto e ha detto a schiudere i cuori all'esortazione a scelte morali impegnative, ad attivare e alimentare in un piccolo, in un giovane, in un adulto la disposizione sincera a rivedere e riformare nello Spirito il proprio modo di agire.».
Il testo guiderà la vita pastorale delle nostre comunità cristiane per il prossimo anno pastorale, aiutando gli operatori pastorali e i sacerdoti a vivere con sempre maggiore fedeltà al Vangelo. Con la proposta pastorale per l'anno 2018/2019 l'Arcivescovo Mario Delpini vuole contribuire a tenere unite e vive la speranza del compimento e l'esercizio della responsabilità per la missione, per poter condividere le ragioni della speranza. Mentre ci prepariamo alla canonizzazione del beato papa Paolo VI, il vescovo Mario ci invita a riprendere la sua testimonianza e a rileggere i suoi testi, così intensi e belli, perché il nostro sguardo su questo tempo sia ispirato dalla sua visione di Milano, del mondo moderno e della missione della Chiesa. In appendice un contributo di don Massimiliano Scandroglio, una lectio su alcuni Salmi che trasformano in esperienza di preghiera il vissuto quotidiano, con le sue speranze e le sue fatiche, i desideri e i drammi della vita. Alcuni Salmi hanno accompagnato il pellegrinaggio del popolo di Israele al tempio nella città santa, Gerusalemme. Possono accompagnare anche la comunità dei discepoli di Gesù, pellegrini nella storia verso la nuova Gerusalemme. L'Arcivescovo Mario suggerisce quindi queste pagine come esercizio di preghiera, di riflessione, di condivisione, per pregare con tutti i Salmi del Salterio e in particolare con quelli che la Liturgia delle ore propone come preghiera della Chiesa.
«Chi abbiamo ricevuto il compito, molto misterioso, di rendere felice? Se scopriamo questo saremo felici anche noi. È un grande segreto della vita di cui il Vangelo porta la chiave. Se invece cercheremo prima di tutto di capire come poter essere felici noi e poi in un secondo tempo vedere cosa fare con gli altri, non otterremo nessuno dei due obiettivi. Resteremo senza destinazione nella vita e felici non lo saremo mai.» (Dall'introduzione di monsignor Pierangelo Sequeri)
Appunti di lavoro e brevi riflessioni, quasi delle fotografie, delle istantanee dall'oratorio scattate da chi ne ha lunga esperienza. Uno strumento agile che può accompagnare l'azione pastorale di quanti in modo diverso vivono il servizio educativo in oratorio.
«E a proposito di Milano, vorrei ringraziare il Cardinale Arcivescovo e tutto il popolo milanese per la calorosa accoglienza di ieri. Veramente mi sono sentito a casa, e questo con tutti, credenti e non credenti. Vi ringrazio tanto, cari milanesi, e vi dirò una cosa: ho constatato che è vero quello si dice: "A Milan si riceve col coeur in man!"» (Papa Francesco Domenica 26 marzo, ore 12, all'Angelus in piazza San Pietro a Roma)
Sussidio in cui si può trovare qualsiasi tipo di informazione relativa alla Diocesi di Milano, dal numero di telefono di un parroco alla composizione dei direttivi dei seminari diocesani alle notizie statistiche delle sette zone pastorali. Diviso in sette parti a seconda degli argomenti trattati (persone e ministeri nella Chiesa universale e locale, parrocchie e clero della diocesi, istituto di cultura e insegnamento, assistenza spirituale e sociale e il clero) e concluso da un'appendice, il testo risulta essere di facile consultazione.