L’esplosione della “nuova religiosità” e di forme molteplici di sètte e movimenti neospiritualisti è da tempo al centro dell’indagine di teologi, psicologi, storici delle religioni. Il limite di larga parte di questa diffusa trattatistica è che essa si pone dall’esterno del problema, limitandosi ad una sua valutazione ed interpretazione a distanza.
Questo saggio di interpretazione teologica del fenomeno della “Patologia del Sacro”, sulla base di una vasta erudizione filosofica e di una forte competenza teologica, nasce al contrario dall’interno di una pluridecennale esperienza di incontro, colloquio e discussione con il mondo del neospiritualismo.
Le ragioni della tradizione cristiana cattolica vengono quindi confrontate ed esaltate da un confronto dall’interno con l’ideologia dei maggiori movimenti parareligiosi contemporanei, alla ricerca di una miglior risposta alla domanda di Sacro che, inesausta, assume talvolta forme patologiche.
La discussione scientifica attorno alle teorie di Charles Darwin non è più solamente relegata nelle pagine delle pubblicazioni specialistiche. Quotidiani, trasmissioni televisive e radiofoniche hanno mantenuto accesa l'attenzione del largo pubblico attorno alle implicazioni del Darwinismo non solo per le scienze biologiche, ma anche per le scienze sociali. Discutere attorno all'attualità o al superamento di Darwin, quindi, non è un esercizio di erudizione scientifica: significa scegliere fra diversi progetti di costruzione della conoscenza e della nostra società, fra diverse concezioni del sapere scientifico. Grazie al contributo di diversi Autori, tutto lo spessore di questa discussione è presentato in modo comprensibile al largo pubblico.
Nell'ambito della demistificazione storiografica della retorica risorgimentalista otto-novecentesca, uno dei fronti più "caldi" e innovativi è costituito dalla riscoperta dell'opposizione italiana alla conquista piemontese. Questo saggio rivela al largo pubblico uno degli episodi più eclatanti e commoventi di questa lotta popolare per la libertà: un piccolo Stato, il Ducato di Modena, travolto dalla macchina da guerra piemontese, rifiuta di scomparire dalla storia. Il suo piccolo esercito per non cessare la propria lotta e ammainare la propria antica bandiera, rifiuta di sciogliersi e prosegue per anni la propria lotta come Brigata modenese autonoma, la Brigata Estense, assieme all'Esercito Austriaco contro i Piemontesi. Una storia rimossa che ha dell'incredibile, e ridisegna la storia dell'unificazione dell'Italia del nord, grazie ad una documentazione inedita e inoppugnabile.
Paroldo, un paesino di 200 anime in cui il tempo sembra correre un po' meno veloce, lasciando intravedere le ombre di un passato che altrove è ormai lontano. In questo contesto un ragazzo poco più che ventenne, ricorda la sua infanzia, le memorie narrate dai nonni ed esprime, grazie ad una sensibilità inconsueta per la sua giovane età, l'affetto che lo lega al suo paese ed alla sua gente.