Tra autobiografia e cronaca l'autore racconta le storie di tanti che vivono ai bordi delle strade in un "anonimato assordante". A quei tanti, incontrati nei suoi interminabili giri tra le piccole e le grandi città del nord del Paese, prova a dar voce, ricostruendo pezzo dopo pezzo la realtà viva e cangiante delle periferie dell'esistenza. Ne emerge un caleidoscopio di vite vissute nel vuoto della desolazione e della sofferenza, talvolta nella gioia del riscatto e dell'integrazione, sempre nella pienezza esistenziale di chi per spirito di solidarietà o per senso di giustizia dedica la propria vita a migliorare le condizioni di uomini e donne che il degrado urbano e l'indifferenza della gente hanno privato del loro diritto di cittadinanza.
L'Altra metà dell'economia. L'economia invisibile agli occhi dell'economia, che ha per protagonista la gratuità. La gratuità intesa come Charis, come dono è una dimensione costitutiva della vita e dell'essere umano, anche dell'homo oeconomicus. Quando l'economia nasce nel 700/800, le virtù della gratuità, della libertà e del rispetto della persona erano una dimensione che faceva parte della cultura del tempo, presente e abbondante. Oggi riportare la gratuità dentro l'economia significa ribaltare le logiche del profitto e della finanza per rimettere al centro dell'economia la persona e le sue motivazioni, la sua dignità, gli ideali, i sentimenti, i poveri. Il libro sottolinea il contributo fondamentale e insostituibile svolto dalle comunità carismatiche religiose e dal genio femminile nello sviluppo economico, sociale, culturale della nostra civiltà. Ed evidenzia il fondamentale apporto offerto da imprenditori, politici, giornalisti, oggi capaci di quella Charis che dà loro la capacità di uno sguardo diverso sul mondo e nella società contemporanea.
Prakash, Alì, Karima ed i loro figli li incontriamo sul pianerottolo, mentre aspettiamo l'ascensore o sull'autobus o al supermercato mentre scelgono prodotti come quelli che cerchiamo noi. Ogni mattina entrano a scuola con i nostri figli. In alcune classi, addirittura, sono più loro con quei nomi esotici e con la pelle che tradisce la provenienza da un altro mondo che ci è arrivato fino alla porta di casa, con le fantasmagorie di colori, odori, idiomi, con le feste che non conoscevamo.
Un progetto di formazione e approfondimento sui temi della povertà e dell'esclusione sociale, dell'Europa, della cittadinanza attiva e del volontariato, in occasione del 2010 anno europeo della lotta alla povertà e del 2011 anno europeo per il volontariato.
Cofanetto con guida, quaderno e dvd. Un progetto di formazione e approfondimento sui temi della povertà e dell'esclusione sociale, dell'Europa, della cittadinanza attiva e del volontariato, in occasione del 2010 anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale e del 2011, anno europeo per il volontariato.
A partire dall'analisi della società contemporanea, che vive contraddizioni in apparenza irrisolvibili, il percorso seguito dall'autore in queste pagine propone l'intercultura come orizzonte di riferimento per la formazione di donne e uomini autentici "cittadini del mondo". L'esperienza pedagogica di padre Vilson Groh, con il Progetto Aquilone che coinvolge scuole in Brasile e in Italia, mostra come sia possibile vivere rapporti di reciproca accoglienza e convivenza, al di là di ogni barriera.
Da qualche tempo il fenomeno della globalizzazione è entrato nel nostro linguaggio quotidiano, e per la sua complessità e continua espansione nei vari settori della societàcontemporanea sono molte le discipline che se ne occupano: dall'economia all'informatica, alla finanza, all'antropologia culturale, alla giustizia internazionale (per citarne solo alcune); tutti aspetti essenziali, e al tempo stesso .parziali, della mondializzazione. Per queste ragioni un serio e fondato giudizio generale sulla globalizzazione è a tutt'oggi difficile, mentre è ancora tempo di studi particolari e di sforzi per formarsi un chiaro giudizio prudenziale e di coscienza. Si devono analizzare separatamente i vari aspetti della globalizzazione, quelli umanamente positivi e quelli umanamente negativi, tentando di rinforzare i primi e indebolire i secondi, impegnandosi in ogni campo di ricerca a far crescere una globalizzazione della solidarietà che non produca emarginazione. La presente raccolta di studi invita a cogliere la sfida conducendoci in questa realtà "globale" dai vari ambiti di studio degli Autori, partendo da un comune interesse etico e da una comune tradizione sociale cristiana.
È recente l’acquisizione che i rapporti sociali costituiscono una rilevante risorsa, un capitale sociale. Ma è vero anche in economia? Partendo da questo interrogativo e dalle teorie economiche sull’argomento, Simona Di Ciaccio analizza il capitale sociale in rapporto allo sviluppo economico nei paesi poveri. A sostegno dello studio viene riportata una ricerca svolta dall’Autrice a Manila. Le interviste sottoposte agli abitanti di 6 quartieri della città hanno evidenziato l’esistenza di un ricco capitale sociale locale che genera rapporti solidaristici, di fiducia e cooperazione, con effetti positivi sul miglioramento dei servizi, delle infrastrutture sociali e della qualità della vita. Lo studio, dimostrando l’incidenza del capitale sociale nello sviluppo economico, offre un contributo significativo per la nascita di una teoria che definisca in termini economici e valorizzi la categoria della reciprocità.
un popolo nuovo
viaggio in Corea e in Giappone
Esiste un pensiero filosofico africano? E quali risposte dà ai quesiti fondamentali circa l'uomo, il mondo, Dio? E' la domanda che si pone Martin Nkafu. La cultura africana da secoli si confronta con questi temi, esprimendo i suoi contenuti non astrattamente ma con racconti, riti, proverbi, che si tramandano oralmente di padre in figlio. L'autore ha voluto raccogliere e interpretare gli aspetti principali di questo pensiero così aderente alla concretezza della vita quotidiana da dover coniare un neologismo per poterlo definire: una "vitalogia".