Le persone non ricordano le vicende del passato non per ignoranza e nemmeno per leggerezza ma perché la storia non è coinvolgente e non sembra riguardare i comuni cittadini. Questo libro, al contrario, parte dalle esperienze elementari come essere figlie o figli e cerca di mostrare come i nostri conflitti quotidiani, a cominciare dai conflitti con il padre o con la madre, siano influenzati da eventi, simboli, immagini molto antichi e lontani nel tempo, senza che noi ce ne rendiamo conto. Per altro è proprio trasferendo nella sfera pubblica la nostra esperienza delle tensioni affettive in famiglia che si possono capire eventi storici apparentemente distanti: l'antisemitismo, ad esempio, mostra la sua origine nelle tempestose relazioni con il padre.
Nel tempo del trionfo della parola "corpo", nel momento in cui ci si affanna a proporre un corpo-copertina (giovane-snello-curato-elegante), spazio surreale da cui siano espulsi dolori, bisogni e desideri, la lettura delle autrici propone un ribaltamento della prospettiva: passare dall'abuso della parola corpo, che è diventata un suono vuoto, alla capacità di ascoltare il corpo che si fa parola. Anoressia, bulimia, somatizzazioni psichiche, piccole violenze autoinflitte, sono la voce del male di essere e di stare in un corpo in cui la sofferenza ha trovato il modo di manifestarsi.
La scienza nasce dallo stupore di fronte all'insolito, all'inatteso, al bizzarro. Cosa c'è di più strano del fatto che l'universo esista, con la sua complessa architettura di galassie, stelle, sole e pianeti? Per millenni teologia e filosofia hanno cercato di spiegarci le meraviglie del cosmo. Dopo Copernico e Galileo, Newton e Einstein, la fisica ha finalmente ricostruito la storia dell'universo come l'evoluzione a partire dalla grande esplosione iniziale, il big bang. Siamo così davvero riusciti a penetrare nel mistero della creazione? Martin Rees ci spiega che il big bang da cui avrebbe tratto origine il nostro mondo non è altro che un evento locale in un multiuniverso di cui ci sfugge la configurazione globale.
Per molto tempo, l'attenzione degli operatori nel campo dell'abuso sessuale all'infanzia è stata concentrata soprattutto sulla diagnosi. Era in primo piano la necessità di accertare una verità il più delle volte taciuta o negata dalle stesse vittime. Oggi infatti sono disponibili diversi metodi di diagnosi psicologica, che hanno trovato riscontro in numerosi casi. E' invece molto più confuso il panorama delle tecniche di intervento, successive alla diagnosi, nei confronti del bambino abusato. A questo tema specifico è dedicato il volume che intende proporre linee-guida per il trattamento, veri e propri modelli di lavoro.
Famiglia, scuola, formazione, ricerca si presentano spesso come mondi separati ed estranei. Il libro tenta invece un'operazione unificante, mettendo al centro del processo educativo il percorso di autocoscienza che si genera nella memoria e nell'intersoggettività, nell'integrazione di linguaggi e codici diversi, nella rielaborazione riflessa sui ruoli, le funzioni, le relazioni educative. Ne emerge uno stile formativo fondato sulla comunicazione, l'ascolto, lo sforzo di tradurre in esperienza didattica attiva le suggestioni della ricerca autobiografica e introspettiva in educazione.
Caillois, a suo modo scienziato e filosofo, affascinato dal mondo degli insetti, ci ammalia in queste pagine contro ogni antropomorfismo: gli animali si mascherano e non lo fanno solo a fini pratici. Molte farfalle, molti tipi di insetti, modificando in modo straordinario il loro corpo, si rendono invisibili e attraverso falsi occhi diventano orribili e terribili. Sembra che la natura conosca il dispendio e la vertigine della maschera. Il mito dello sguardo pietrificante di Medusa che attraversa molte culture, trova un parallelo nelle pratiche normali e inspiegabili di molti insetti.
Dalla libertà degli antichi a quella dei moderni, dall'uomo religioso arcaico a quello politico: è un viaggio di due millenni che Vernant propone in questo volume, in cui analizza le trasformazioni epocali della politica e dell'immaginario.
Anche chi ammette di non sapere nulla di scienza sa cosa sono la mela di Newton, l'anello mancante e la vasca di Archimede. Ma sa che dietro la mela si nasconde una donna, che molti anelli mancano ancora alla biologia contemporanea e che Archimede trafficava anche in faccende di armi? E' consapevole che il termine big bang è nato da una battutaccia e che Frankenstein non è la creatura orrendamente sfregiata che si pensa? Se Newton ha regalato alla scienza una teoria della gravità, questo libro invita i suoi estimatori a una pratica della leggerezza.
Francesco Corrao è stato presidente della Società psicoanalitica italiana e nel 1991 ha fondato l'Istituto italiano di psicoanalisi di gruppo. L'impronta freudiana del pensiero di Corrao ha subito successivamente l'influenza di due grandi figure: Bion e Lacan. All'incontro con Lacan si deve l'attenzione posta da Corrao alle questioni del linguaggio connesse con l'inconscio e la psicosi, mentre l'incontro con Bion favorì il suo persorso nel campo della clinica psicoanalitica dei gruppi.