Il libro invita il lettore a cercare di comprendere ed immergersi completamente nel mistero del Natale. Questo gli consentirà di riscoprire l'amore di Dio che lo porta alla ricerca della volontà divina. Secondo l'Autore è infatti essenziale poter comprendere quanto sia grande l'amore di Dio nei confronti dell'uomo, la cui accoglienza gli consentirebbe di farsi avvolgere dal più grande desiderio di progresso spirituale possibile sulla terra. È per questo grande amore di Dio che ogni cristiano ed ogni uomo "di buona volonta" dovrebbe investire ogni energia e trovare la forza di approfondire il mistero di Natale.
Il libro, edito originariamente a Londra nel 1932, parte dal contrapporre all'idea freudiana di uomo scisso sia al suo interno che dal mondo, quella di uomo come un "intero", ossia una interrelazione di parti non separabili l'una dalle altre e strettamente interconnesse tra loro. Costituisce quindi, insieme alla successiva opera "The Successful Error del 1940, la pars destruens" della psicologia basata su una antropologia tomista di Rudolf Allers, il quale opera una critica complessiva delle basi teoriche di quelle che all'inizio del XX secolo venivano chiamate le "nuove psicologie" - la psicoanalisi freudiana e la psicologia individuale di Adler - in contrapposizione alla precendente psicologia sperimentale.
Questo saggio, scritto originariamente nel 1965, raccoglie una parte delle lezioni tenute da Christopher Dawson nel periodo in cui tenne la cattedra di Studi Cattolici Romani alla Harvard University (1958-1962). Lo storico britannico vi ripercorre l'itinerario che, partendo dal declino dell'unità medievale, ha portato alla dissoluzione della civiltà cristiana occidentale, con l'esito di avere prodotto una separazione intellettuale, psicologica e di vissuto storico, altrettanto pronunciata di quella strettamente teologica, tra cattolicesimo e protestantesimo. Esamina dunque la Riforma protestante, la Riforma cattolica più conosciuta come Controriforma, l'età del barocco, la cultura classica francese nel periodo dell'assolutismo, il pensiero scettico e libertino, l'Illuminismo.
L'apprendimento intelligente è una metodologia di gestione ottimale delle risorse intellettive che tutti possono acquisire per migliorare l'efficienza del proprio sistema cognitivo. In effetti, l'energia della mente è potenzialmente illimitata, ma non tutti sanno usarla in modo appropriato per il loro profitto e per il profitto degli altri. La "Teoria dei luoghi" (Tdl) formula alcune ipotesi sulla natura e la struttura della mente umana, partendo dal presupposto che il cervello non è un contenitore in cui vengono immagazzinate, alla rinfusa, le informazioni in entrata, ma una struttura di strutture citoarchitettoniche geneticamente predisposte ad essere organizzate. Il modello neuro mimetico descritto dalla "Teoria dei Luoghi" è il risultato di studi che riguardano non soltanto le Neuroscienze, ma anche la Cibernetica, la Psicologia, la Linguistica e le problematiche connesse all'insegnamento. Nessuna sperimentazione diretta sull'essere umano può accertare con mezzi non invasivi le modalità in cui i processi intellettivi di alto livello (creativo, scientifico, religioso) siano soddisfatti dal comportamento funzionale dei singoli neuroni, all'interno delle strutture alle quali essi appartengono.
L'apprendimento intelligente è una metodologia di gestione ottimale delle risorse intellettive che tutti possono acquisire per migliorare l'efficienza del proprio sistema cognitivo. In effetti, l'energia della mente è potenzialmente illimitata, ma non tutti sanno usarla in modo appropriato per il loro profitto e per il profitto degli altri. La "Teoria dei luoghi" (Tdl) formula alcune ipotesi sulla natura e la struttura della mente umana, partendo dal presupposto che il cervello non è un contenitore in cui vengono immagazzinate, alla rinfusa, le informazioni in entrata, ma una struttura di strutture citoarchitettoniche geneticamente predisposte ad essere organizzate. Il modello neuro mimetico descritto dalla "Teoria dei Luoghi" è il risultato di studi che riguardano non soltanto le Neuroscienze, ma anche la Cibernetica, la Psicologia, la Linguistica e le problematiche connesse all'insegnamento. Nessuna sperimentazione diretta sull'essere umano può accertare con mezzi non invasivi le modalità in cui i processi intellettivi di alto livello (creativo, scientifico, religioso) siano soddisfatti dal comportamento funzionale dei singoli neuroni, all'interno delle strutture alle quali essi appartengono.
Il libro presenta un cammino cristiano di meditazione e preghiera per vivere intensamente la devozione a Maria-Madre di Dio, soprattutto nel mese di maggio che, da sempre, costituisce il mese mariano per eccellenza tanto nella spiritualità cattolica quanto in quella ortodossa. Lo scritto intende essere anche un richiamo alla spiritualità, indispensabile per approfondire la Fede nel mondo di oggi, alla scuola del grande santo medievale Bernardino da Siena, per il quale "È volontà di Dio che ogni grazia venga a noi per mezzo di Maria". L'autore riprende anche l'esempio e gli scritti di numerosi santi della Chiesa Cattolica che, nel corso della sua storia bimillenaria, hanno raccomandato la devozione alla Madonna come via sicura per arrivare al Cielo.
Opera drammatica in tre Atti. Il libro presenta in forma di dramma la storia dell'anima umana alla perenne ricerca di amore e di verità, dilaniata dall'eterna lotta tra bene e male.
In questo saggio si ripercorrono, attraverso le vicende biografiche del vescovo romano, i più importanti passaggi della politica italiana del dopoguerra. Ecco quindi vissute dal movimento ed interpretate dall'osservatorio privilegiato delle testate promosse da Civiltà Italica (l'omonimo mensile, il quindicinale L'Italiano e l'Agenzia Romana Informazioni) le delicate vicende della ricostruzione italiana, la "scelta di campo" del 18 aprile 1948, fino a quel "centrismo" degasperiano (1948-1953) e "post-degasperiano" di cui mons. Ronca fu il più attivo e determinato avversario. Il suo disegno politico, infatti, mirava ad intensificare l'azione anticomunista nel Paese e nella società, attraverso l'alleanza delle forze autenticamente anticomuniste e "nazionali". Fu il vescovo romano così ad ideare e promuovere, all'inizio degli anni '50, inediti esperimenti di coalizione a livello amministrativo locale, dalla più nota "operazione Sturzo" a Roma (che fallì) alla meno conosciuta ma significativa "lista Bartolo Longo" a Pompei (che amministrò la piccola cittadina campana dal '52 al 1955). Essi causarono tanto di quello scompiglio nella politica nazionale, da generare una campagna diffamatoria contro Ronca che lo portò ad un completo isolamento dal punto di vista umano ed ecclesiale. Da tale "caduta in disgrazia", nel 1955, egli si riprese solo in seguito all'ascesa al pontificato di Giovanni XXIII, che lo conosceva e lo stimava fin dai primi anni del sacerdozio.
Eva, Venere e Minerva rappresentano le tre principali tipologie psicosessuali femminili che determinano in maniera differente il potere della donna. Queste tre tipologie si sono differenziate nel corso dell'evoluzione umana per l'effetto combinato di fattori genetici, costituzionali e sociali. Eva personifica il tipo materno, che compie investimenti affettivi sulle funzioni materne e la famiglia, mentre le tipologie femminili di Venere e di Minerva investono sulle proprie capacità fisiche ed intellettive. I riferimenti alla tradizione biblica e mitologica, pur essendo semplicemente metaforici, hanno comunque una duplice pertinenza psicologica. Ognuna di queste tre figure muliebri è rappresentativa di un determinato percorso psicosociologico della femminilità, riferibile alla specificità del romanzo familiare individuale, all'incidenza formativa dei vari stadi di maturazione attraversati e al continuum delle possibili scelte autorealizzative. I grossi mutamenti che si sono verificati nelle funzioni sociali della donna alla fine del Novecento e nel primo decennio del Duemila hanno investito in pieno non solo la famiglia, ma anche le strutture economiche e culturali delle società occidentali, con conseguenze particolarmente gravose per le giovani generazioni. Il lavoro della Hristodorescu è un'avanzata ricerca nel campo della Psicosociologia cognitiva.
Magna Europa, Grande Europa, è il nome con cui si può indicare il mondo umano e culturale nato dall'espansione degli europei nel mondo. Il libro si articola in tre parti. Nella prima sono illustrate le caratteristiche politiche, culturali e tecnologiche dell'Europa che, sul finire del Medioevo, si accinge a uscire da sé stessa. Quindi vengono descritti i viaggi di scoperta e i principali aspetti e momenti degli insediamenti extraeuropei, soprattutto quelli meno noti o più trascurati, come le Filippine spagnole e l'Asia portoghese. Infine, sono illustrati i legami di tipo politico-militare ed economico. Magna Europa è dunque un grande spazio umano e culturale anzitutto da "percepire" per quindi coglierne l'origine, il passato e poi il presente.
Nel presupposto dell'inevitabile "morte" delle civiltà quando si esauriscono i princìpi che le animano, anzitutto quelli religiosi, il volume, che è stato originariamente scritto nel 1935, costituisce un'analisi delle crisi culturali che in epoca moderna e contemporanea hanno minato l'edificio della civiltà occidentale e alle loro ricadute socio-politiche. L'Autore esamina dunque la dinamica storica del comunismo sovietico, del fascismo e del nazionalsocialismo, ai quali associa il New Deal statunitense e il laburismo britannico, insieme come esito e come reazione alla disgregazione provocata nella società occidentale dalla filosofia liberale.
E' un libro unico nel suo genere perchè vengono narrate storie antiche e descritti i luoghi di un tempo, di un piccolo paese della Calabria, Castiglione Cosentino, oggi ammodernati o modificati per necessità urbanistiche.