Tutto è iniziato con l'ingresso alle scuole medie. Fino a ieri vostro figlio era un bambino angelico, e ora di colpo è pronto a darvi battaglia su tutto, pensa solo a divertirsi e vive di emozioni intense e improvvise, come sulle montagne russe. Lo tsunami che vi sta travolgendo si chiama preadolescenza, e sappiate fin da subito che non c'è cura; ma un segreto per sopravvivere, sì: capire cosa sta succedendo in un cervello in piena evoluzione, che funziona in modo diverso rispetto a quello di un adulto. Barbara Tamborini e Alberto Pellai ne sanno qualcosa: esperti di psicologia dell'età evolutiva e genitori di due figli preadolescenti (e di altri due che stanno per diventarlo), sapranno introdurvi alle meraviglie di quest'età e darvi i consigli giusti per ritrovare un canale di comunicazione che vi sembra impossibile. Non solo. Vi aiuteranno anche a guardarvi dentro e a capire che tipo di genitori siete e vorreste diventare, per essere mamme e papà "sufficienternente buoni'; capaci di riflettere sui propri errori e aggiustare il tiro. Senza prendersi troppo sul serie, perché la perfezione non è di questo mondo.
La vita di Darkus fa decisamente schifo. Da quando suo padre è scomparso nel nulla, tutto è andato a rotoli. Darkus si è ritrovato solo al mondo, a vivere in una casa che non conosce con uno zio che non sa badare a lui. Come se non bastasse, i vicini sono due tizi a dir poco disgustosi che accumulano montagne di immondizia e di insetti nel cortile. E proprio da lì Darkus vede spuntare uno scarabeo gigante, il più grande che abbia mai immaginato. Si chiama Baxter e sembra in grado di comunicare con Darkus. Ma un ragazzino può davvero diventare amico di un insetto? E un insetto può aiutare un ragazzino a ritrovare il padre scomparso? Pare proprio di sì. Soprattutto se l'unica al mondo ad avere notizie del papà di Darkus è Lucretia Cutter, una perfida collezionista di gioielli a forma di scarabeo... Età di lettura: da 10 anni.
Quando in un quartiere periferico di Cracovia viene creato d'autorità il ghetto ebraico, il 3 marzo 1941, Tadeusz Pankiewicz ne diventa suo malgrado un abitante. Pur senza essere ebreo, infatti, gestisce l'unica farmacia del quartiere: contro ogni previsione e contro ogni logica di sopravvivenza, decide di rimanere e di tenere aperta la sua bottega, resistendo ai diversi tentativi di sgombero, agli ordini perentori di chiusura e trasferimento. Rimarrà anche quando il ghetto verrà diviso in due e in gran parte sfollato, quando diventerà sempre più difficile giustificare la necessità della sua presenza. Grazie a questa sua condizione anomala, coinvolto ed estraneo allo stesso tempo, Pankiewicz diventa una figura cardine del ghetto: si fa testimone delle brutalità del nazismo, fedele cronista dei fatti e silenzioso soccorritore, cercando in tutti i modi di salvare la vita e, quando impossibile, almeno la memoria delle migliaia di ebrei del ghetto di Cracovia. Mescolando il rigore della ricostruzione e la delicatezza del ricordo, Tadeusz Pankiewicz ci restituisce la sua versione di questa grande tragedia, raccogliendo le storie di chi ha subito impotente la "soluzione finale" e le storie di chi ha invece provato a reagire: i disperati tentativi di resistenza armata, la ricerca del cianuro di potassio come extrema ratio in caso di cattura, le fughe attraverso le fogne cittadine... "Il farmacista del ghetto di Cracovia" racconta tutta l'assurdità di un momento storico in cui il capriccio del caso decise il destino di molti, ma anche l'incredibile resilienza degli esseri umani di fronte all'orrore. Come dice un cliente a Pankiewicz: "Dottore, mi dica: come mai ci sono così pochi pazzi in giro dopo tutto quello che la gente ha dovuto sopportare? Possono le cellule grigie del nostro cervello reggere così tanto dolore?".
Edizione speciale.
Database online DeaWing e nuova app degli stati del mondo.
Il mondo a casa, in tasca, online, nel cuore...
«Dopo una serata tristissima e dopo una notte quasi insonne, sono uscito stamane di casa alle nove e sono andato a vedere se tra la posta di quell’ora ci fosse la lettera desiderata ed aspettata con una così terribile ansietà. Non c’era», scrive un disperato Gabriele D’Annunzio a Barbara Leoni, e continua: «Se alle cinque non arrivasse la lettera? Se io rimanessi tutto il giorno senza sapere nulla di te? Sarebbe orribile. Io non ci posso pensare senza terrore.»
Le lettere del passato ci parlano d’amore in modi e toni spesso diversi dai nostri. Hanno presupposti ormai a noi sconosciuti: la distanza, il segreto, l’attesa. Per gli amanti lontani è il tentativo di mantenere vivo un legame sfidando i chilometri e i tempi lunghi delle poste; per gli amanti vicini la lettera è invece il luogo in cui si confessano le paure, i bisogni, ciò che un tempo a voce spesso non si poteva dire. Per entrambi, vicini e lontani, dilatava con dolcezza i ritmi della comunicazione e quelli propri dell’amore.
Di fronte alla pagina bianca, l’amore epistolare si concretizzava in parole capaci di tracciare ogni fase del rapporto, ogni sfumatura di un sentimento complesso e mutevole. Ci sono lettere che raccontano l’amore coniugale, a volte illuminandone le crepe in superficie; altre ci parlano di un amore che si ferma sulle soglie dell’amicizia, sublimandosi in stima e rispetto; ci sono poi quelle infiammate di passione o avvelenate dalla gelosia, quelle dolorose della rinuncia, dell’abbandono, del distacco. Ciascuna è unica e singolare, rivelatrice: il prodotto inimitabile dell’incontro di due vite.
Guido Davico Bonino ci guida fra i meccanismi del sentimento amoroso sfruttando lo sterminato patrimonio di lettere di grandi personaggi italiani: nomi celebri come Luigi Pirandello, Giacomo Leopardi e Grazia Deledda o meno noti ma preziosi come Andrea Calmo e Cassandra Fedele, lettere di scrittrici e scrittori ma anche di politici e partigiani, compositori, cantanti e pittori.
L'annuario geostatistico sui Paesi del mondo e sull'Italia si contraddistingue per quantità e qualità di informazioni proposte, per il formato tradizionale e la versatilità di utilizzo: un punto di riferimento per tutti coloro che sono attenti agli avvenimenti e sanno di trovare, anno dopo anno, un ritratto della realtà internazionale geopolitica, sociale ed economica nel suo continuo divenire. Il patrimonio di dati statistici che caratterizzano l'opera è costantemente aggiornato e proposto anche da una più ampia trasposizione web di DeAWING che mette a disposizione degli utenti un milione di dati.
Il modo migliore per scoprire la bellezza di Roma, spesso esaltata ma altrettanto spesso fraintesa, è passeggiare con calma all’interno della città storica racchiusa “dentro le mura”. È ciò che ci invita a fare, tra divagazioni e ricordi personali, Mauro Catteruccia, autore di questa guida originale e approfondita che accompagna il lettore alla scoperta degli antichi rioni dell’Urbe. Un percorso erudito e divertente che ha come punto di partenza e di arrivo la Ripa Greca, la riva sinistra del Tevere dove ha origine la leggenda di Roma, e che si snoda poi, in 86 tappe, tra luoghi d’interesse, curiosità e monumenti più o meno noti. “Ciò che vi suggerisco di andare a vedere è certificato da me stesso e potete fidarvi.” Catteruccia offre ai lettori una splendida passeggiata in mezzo alla storia, circondati dall’incredibile numero di scorci e opere d’arte che fanno di Roma la città più bella del mondo.
L'"Atlante geografico De Agostini", un'opera di pregio arricchita da una preziosa sovraccoperta che rende questo volume un perfetto regalo di Natale e di grande utilità. Un elemento da avere nella biblioteca di casa. In particolare il contenuto di questo atlante, oltre all'aggiornamento previsto nel ricchissimo apparato cartografico, è introdotto da una interessante sezione enciclopedica. Gli argomenti trattati spaziano dai temi ambientali a quelli sociali ed economici. La trattazione è divulgativa ma precisa, corredata da numerose informazioni, dati statistici, grafici e bellissime immagini.
Un libro pieno di sorprese! Divertenti giochi, fantastici oggetti da costruire e tantissimi sticker morbidosi per rendere veramente speciale la festa più magica dell'anno!
Che puoi fare quando la tua migliore amica si mette in testa un'idea assurda? Nient'altro che assecondarla. È esattamente quello che accade a Mia, quattordici anni e il sogno di diventare scrittrice, quando l'amica Jenny decide di voler girare un film. Ma non un film da niente. Una vera e propria produzione con tanto di regista, fonico, costumista, casting per gli attori. E una star come protagonista: Gabriele, il protagonista della serie tv "Un avvocato in famiglia". Sì, perché Jenny si è innamorata di lui ed è disposta a tutto pur di farsi notare. L'impresa sembra davvero folle, ma pian piano Mia si lascia contagiare dall'entusiasmo di Jenny e della troupe. Si propone quindi come sceneggiatrice e si butta a capofitto nell'avventura. Un'avventura piena di imprevisti e contrattempi, ma a dir poco straordinaria. Età di lettura: da 12 anni.
Viverla con coraggio per sconfiggerla, sopravvivere per raccontarla: la malattia non trasforma solamente il corpo, ma spesso costringe a mutare abitudini, priorità, stile di vita, con il rischio costante di perdere parte della propria identità. Da questa idea nasce la medicina narrativa, che ha individuato nello storytelling un utile strumento terapeutico. Vivi due volte è una raccolta che nasce dalla campagna Viverla Tutta promossa dall’azienda farmaceutica Pfizer: per questo volume Scuola Holden ha selezionato 20 racconti autobiografici di persone che hanno sconfitto la malattia, 20 testimonianze che ci restituiscono i sentimenti e i pensieri di chi intraprende la difficile esperienza di un percorso di cura. Un libro che, pur raccontando la malattia, è attraversato dall’energia ostinata della vita.