In "Dio è qui" (1926) Novaro traccia il proprio percorso spirituale alla ricerca di Dio per lenire il dolore della morte del figlio realizzando un volume di prose liriche intenso, travolgente e comunicativo. "A meno che questo incessante morire non fosse l'avviamento alla vita, e questo ch'ora a me sembra un brancolare nel buio non sia il principio della salita".
Un dialogo sulla crisi, non solo economica, della società globale e su come ad essa si possa reagire concretamente. Le voci sono quelle dell'economista Leonardo Becchettie del biblista Giuseppe Florio, che affrontano i temi legati al profondo mutamento sociale degli ultimi anni. Si parte dal monito di Gesù "Non potete servire Dio e Mammona" e da altri passi evangelici, per analizzare l'uso del denaro e come sia possibile farne uno strumento per operare il bene comune. Gli autori dibattono dello scollamento sempre più drammatico tra economia ed etica, delle più urgenti questioni sociali (povertà, lavoro, inclusione finanziaria, distribuzione della ricchezza), del rispetto dei valori umani così come di quello per l'ambiente, della responsabilità sociale d'impresa e della sostenibilità, delle visione economiche alternative (come la cooperazione). E, soprattutto, suggeriscono come ognuno di noi possa diventare attore del cambiamento, mettendo in atto giorno dopo giorno comportamenti in grado di ridare centralità alla persona. Testi introduttivi di Mario Toso e Loretta Napoleoni.
Per la Chiesa da sempre la comunicazione è fondamentale per la propria missione. Varagona affronta tale tema partendo dal concetto di Creazione per arrivare fino ai giorni nostri. Un'interpretazione che spiega come la Chiesa, pur attraversando fasi complesse, ha sempre cercato nuove strade per diffondere in modo efficace il messaggio di salvezza e raggiungere il popolo di Dio. Questo fine è oggi perseguito anche attraverso i media e le nuove tecnologie. Il volume è arricchito da 14 interviste a importanti figure della comunicazione cattolica, fra cui padre Federico Lombardi (direttore della Sala Stampa della Santa Sede), Edoardo Viganò (prefetto della Segreteria per la Comunicazione), monsignor Claudio Celli, monsignor Claudio Giuliodori, Marco Tarquinio (direttore del quotidiano Avvenire). Prefazione del Cardinale Edoardo Menichelli. Presentazione di Giuseppe Rivetti.