Il carisma della tradizione francescana si adatta bene al tipo di comunicazione orizzontale, intuitiva e interattiva che predomina nell'era digitale. Francesco d'Assisi è anche universalmente riconosciuto come un modello di dialogo e di ecologia integrale. Recuperando il nucleo del proprio carisma, i francescani saranno in grado di «alimentare una passione per la cura del mondo» e potranno favorire una comunicazione autenticamente umana..
Viene qui considerata in compito affidato da Cristo a titolo e gradi diversi ai cristiani (battezzati e ministri ordinati: vescovi, presbiteri e diaconi), a tutti con il medesimo imperativo: «chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mc 10,43-45). Il ministero viene considerato: nella Bibbia (Antico e Nuovo Testamento); nei Padri della Chiesa; Nella teologia del Vaticano II. A seguire vengono affrontate alcune questioni discusse: il celibato; il ministero ordinato alle donne; l'obbedienza ai superiori dei ministri ordinati; l'incompatibilità del ministero ordinato con le attività profane.
Queste riflessioni sulla castità, scritte al maschile, sono rivolte sia a presbiteri e religiosi, sia a seminaristi e a novizi.
Esse offrono un contributo circa un argomento vasto, contrassegnato dalla singolarità delle situazioni, delle personalità, delle culture, con l’intento di offrire, in modo presentabile, la ricchezza di senso di questa forma di impegno e di tentare di dare un nome alle difficoltà che incontrano quanti si sono incamminati sulla via della castità.
Vivere la castità, nella forma specifica che essa prende nella vita religiosa o nel ministero ordinato, significa accogliere la vita che Dio ci dona, la vita in abbondanza..
L'autore riflette sul carisma e sulla vocazione del ministero ordinato del presbitero ed offre delle toccanti meditazioni su molti ambiti che riguardano tale ministero, facendosi guidare in particolar modo dall'apostolo Paolo, le cui lettere sono pregne di importanti esortazioni per il ministero e la vita dei presbiteri.
Il testo ripercorre la vicenda storica di san Domenico di Guzman, fondatore dell'Ordine dei Frati Predicatori. L'aspetto particolare messo in luce è la "apostolicità" dell'intuizione, cui aderiscono sia monache, sia suore, sia frati. Tale "apostolicità" che mantiene freschi e vivi i suoi intenti e i suoi contenuti, nei luoghi dove operano le figlie e i figli di san Domenico.
Lo studio delle Costituzioni delle Monache Domenicane è molto arricchente, non solo per coloro che hanno risposto alla vocazionemonastica, facendo propri lo spirito e gli intenti di san Domenico di Guzmán, ma anche per quante altre sono desiderose di crescere nella Parola e diffonderla. Quest'opera viene in aiuto alle une e alle altre sia offrendo alla vista della fede un aspetto luminoso e attraente: l'immagine di donne in continuo e appassionato ascolto della Parola di Dio, fatto di studio, condivisione, azione liturgica, preghiera personale, contemplazione, gioia, fatica..., sia aiutando ad appartenere alla Parola e a diventare sempre più donne della Parola.
In questo libro l'autore riflette sulla povertà nel ministero e nella vita dei presbiteri diocesani a partire dal Decreto del Concilio Ecumenico Vaticano II Presbyterorum ordinis, per individuare che cosa significhi realmente per un ministro ordinato abbracciare oggi la povertà volontaria.
Un testo che favorisce la contemplazione del Signore, coinvolge il lettore e suscita in lui fede, amore, volontà di bene, con un linguaggio accessibile anche a persone che vivono il quotidiano nella semplicità e nel silenzio.