In questi ultimi tempi, e particolarmente in questi ultimi due anni, nei quali è stata e continua ad essere messa a rischio la stessa sopravvivenza umana sulla terra per fattori in parte dipendenti dall'uomo, come la guerra in Ucraina, e in parte indipendenti ma in qualche modo gestibili dall'uomo, come il diffondersi della pandemia del coronavirus, l'autore intende condividere delle riflessioni sul bene e sulla politica, sulla verità e sulla giustizia, sul bene privato e sul bene della comunità di tutti gli uomini. L'esito sperato è che l'uomo prenda finalmente coscienza delle sue responsabilità etico-politiche nella gestione delle problematiche sia socio-economiche di portata nazionale, sia geopolitiche e fisico-ambientali di portata transnazionale.
Questo libro risponde all'esigenza di un manuale completo e aggiornato per lo studio della tipologia e della storia dei tanti e vari libri liturgici utilizzati per la Messa di rito romano. Tiene conto della notevole mole di lavoro scientifico svolto in questo settore negli ultimi venticinque anni, in particolare l'edizione delle fonti. L'autore critica molti presupposti comuni che, con il passare del tempo, richiedono una revisione. Inoltre, questo studio include molti elementi nuovi non trattati nei precedenti manuali sui libri liturgici. È un lavoro accuratamente documentato, che offre una chiara sintesi di un complesso campo di studi.
Il racconto presentato "viene fuori" dal non detto dai racconti della Bibbia. L'autore immagina una storia che si snoda intorno alla vicenda del Messia, di Gesù Cristo. La costruisce su reminiscenze e con personaggi vari, tratte da: Vangeli apocrifi, leggende antiche e medievali, narrazioni moderne su Gesù... Protagonisti sono i ladroni i che furono crocefissi con Gesù, che nei Vangeli apocrifi sono identificati come Disma, il buon ladrone, e Gesta, il cattivo ladrone. Testimone di tutti gli avvenimenti narrati è la luna, piena nei giorni della storia narrata, da qui il titolo. Ne risulta un gradevolissimo romanzo a fumetti che racconta l'eterna lotta tra il bene e il male. Particolari sono le indicazioni di opere musicali a margine di alcune tavole, che si connota come una specie di colonna sonora.
Contro le molteplici "immagini" che molti cristiani si fanno di Dio, l'autore presenta la sua ricerca, effettuata tra le pagine della Sacra Scrittura, circa un'immagine quanto più rispondente alla predicazione di Gesù. Così prova a "raccontare Dio", prova a dare da bere l'acqua della Scrittura, per dissetare la sete di felicità, la fame di amore; racconta non "un" Dio, ma "il" Dio di cui ci ha parlato Gesù.
Affrontare questo argomento vuol dire confrontarsi con un aspetto sconvolgente e straziante della vita ecclesiale, nel quale coesistono diversi elementi: sesso e violenza, abuso di fiducia e di potere, vittime non sempre ascoltate e perpetratori troppo in fretta riabilitati, silenzio e poca trasparenza, scarsa formazione e ipocrisia di coloro che per mandato evangelico avrebbero dovuto essere a servizio dell'altrui vulnerabilità. Questo studio è una tappa del doveroso cammino che la Chiesa sta percorrendo: - per affrontare con coraggio e attenzione l'orrore degli abusi sessuali; - per ammettere le proprie responsabilità morali, giuridiche e pastorali al riguardo; - per comprenderne le cause e domandandosi con Francesco «come può un prete, al servizio di Cristo e della sua Chiesa, arrivare a causare tanto male?»; - per individuare le adeguate prevenzioni da mettere in atto e stimolare la ricerca di nuovi paradigmi di riferimento, capaci di rielaborare criticamente gli approcci al fenomeno e di mostrare nuovi sentieri percorribili.
Indesiderabili? Fuori luogo? Contemporanei insignificanti? Attori pubblici di seconda classe? Solo bravi ad essere relegati nei loro litigi campanilistici? In molti prevale l'idea secondo la quale i cattolici non hanno nulla a che fare e da dire in politica. E se qualcuno di essi desidera impegnarsi nelle città, deve lasciare la propria fede nello spogliatoio. Analizzando e denunciando questi tabù, il filosofo Bernard Bourdin mostra che essere pienamente cristiano e pienamente cittadino non è una antinomia. Al contrario, nel tentativo di mettere insieme le due realtà nell'alveo del vangelo, l'autore mette in luce la necessità cruciale che ha la nostra società di una voce dissonante, venuta da un altro luogo e che porta oltre, senza la quale si perde lo stesso concetto di bene comune.
Originale commento della prima parte del Padre nostro, che, a partire dalla Sacra Scrittura, dà spazio alle molteplici voci che l'anno commentato lungo il corso dei secoli: - credenti e non credenti - cristiani e non cristiani. Ne risulta una meditazione appassionata e appassionante e per molti versi provocatoria.
L'autore offre delle riflessioni sulla sinodalità nella e della Chiesa, che si inseriscono nel "cantiere aperto" con importanti lavori in corso per edificare quella Chiesa sinodale di "vera fraternità" di cui parlano i Vangeli e il Concilio. Su tanti aspetti dell'orizzonte della sinodalità la ricerca è appena agli inizi e attende ancora significativi sviluppi per una pratica della sinodalità più consapevole e diffusa. Così, ben vengano delle riflessioni che aiutino a riscoprire la bellezza della tradizione, una Chiesa sempre sinodale dove i talenti e i carismi di ciascuno siano a beneficio di tutti: - il ruolo del laico, - della donna, - dei ministri ordinati, - delle istituzioni ecclesiastiche... perché la Chiesa sia veramente "popolo di Dio".
Il libro presenta una prospettiva umanistica delle sfide comunicative e ambientali, lasciando le questioni più tecniche agli scienziati e ai professionisti dell'informazione. Questo libro ha come ipotesi iniziale: la causa principale dell'attuale crisi socio-ambientale, individuata nella concezione antropologica-dualistica che ha prevalso nella filosofia occidentale; obiettivo: quello di identificare i fondamenti teologici, antropologici ed etici che consentano di superare l'attuale paradigma tecnocratico e ci permettano di assumere un paradigma maggiormente relazionale. A partire dall'enciclica Laudato si' e dalla tradizione filosofico-teologica francescana vengono individuate alcune basi teologiche, antropologiche ed etiche che possono aiutare ad assumere un paradigma più relazionale, per offrire una riflessione sulla rete della vita che si riflette nella vita in rete. La presente riflessione, facendosi eco della voce della Chiesa, si sofferma sull'immersione dell'umanità nell'ecosistema «che l'era digitale ha reso possibile» e invita ad abitare questa rete di rapporti in modo responsabile. Il testo è corredato da ampia bibliografia e da indici dei nomi e delle materie.
Lo studio si muove secondo un approccio storico-genetico, seguendo due esigenze metodologiche: la conoscenza diacronica della storia del Centro di Azione Liturgica (CAL), l'approccio sincronico all'attività di quest'Associazione di cultori di liturgia e operatori pastorali riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana. La ricerca, avvalendosi soprattutto degli Atti delle Settimane Liturgiche Nazionali e delle annate della rivista Liturgia, presenta un percorso che mira a leggere e a interpretare il cammino liturgico della Chiesa in Italia. Il libro è la prima pubblicazione commemorativa del sessantesimo anniversario della costituzione Sacrosanctum Concilium.
La pandemia causata dal coronavirus ha imposto alla Chiesa cambiamenti significativi nella sua vita liturgica. Diverse forme di liturgie "virtuali" hanno mirato a sostituirsi alle celebrazioni in presenza del popolo per cui, finita l'emergenza, non si potrà semplicemente tornare alla normalità: lo spazio liturgico virtuale è diventato una realtà che non può essere negata. I contributi raccolti in questo volume cercano di valutare la problematica dal punto di vista antropologico, storico e liturgico-pastorale.
Queste pagine cercano di rileggere i quasi dieci anni di pontificato in cui Papa Francesco ha lanciato la Chiesa in una recezione nuova del messaggio conciliare. Possono essere d'aiuto a quelli che non amano la Chiesa, ma soprattutto a quanti lavorano ogni giorno per essere il Popolo di Dio in cammino verso il Regno.