Il lezionario è scandito in quattro volumi, legati ai tempi liturgici. Prevede una introduzione generale e per ogni tempo liturgico. Propone la Liturgia della Parola; la sezione "per meditare" con le riflessioni tratte da Messa e preghiera quotidiana; la sezione "per pregare"; la sezione "per vivere". Il quarto volume è dedicato alle settimane XXII-XXXIV del Tempo Ordinario.
In queste riflessioni spirituali sui racconti di passione l'arcivescovo di Firenze scandisce le varie tappe dei racconti di passione inserendo in filigrana al testo evangelico il contributo dell'esegesi storico-critica. In questa trama appaiono spunti essenziali di taglio teologico e spirituale, perché quelle pagine sono destinate a proporre significati che coinvolgono il lettore provocando una sua scelta esistenziale. Gli scritti evangelici sono un «grande codice» della nostra cultura occidentale. Senza di essi sarebbe indecifrabile un'immensa porzione delle opere artistiche letterarie, musicali. Per questo conoscere quelle pagine è necessario anche a chi ha lasciato alle spalle la sua matrice cristiana.
Descrizione
Il sussidio presenta attività da svolgere insieme ai bambini a messa durante la liturgia della Parola della domenica nei tempi di Avvento e Quaresima, e offre spunti utili per tutto l’anno.
Le proposte e le attività sono differenziate per fasce di età: bambini dai 3 ai 5 anni e dai 6 ai 9 anni.
Per ogni domenica viene riportata una breve introduzione rivolta al catechista e suggerimenti per svolgere attività originali e coinvolgenti con i bambini.
Sommario
Prefazione (G. Pellegrini). Un cammino possibile (M. Galvanin). Coordinate della proposta. Introduzione di carattere psico-pedagogico. Indicazioni per il percorso nei tempi forti. Inroduzione al tempo di Avvento. Prima domenica di Avvento. Festa dell’Immacolata concezione. Seconda domenica di Avvento. Terza domenica di Avvento. Quarta domenica di Avvento. Introduzione al tempo di Quaresima. Prima domenica di Quaresima. Seconda domenica di Quaresima. Terza domenica di Quaresima. Quarta domenica di Quaresima. Quinta domenica di Quaresima. Indicazioni per il percorso nel tempo Ordinario. Appunti.
Note sull'autore
Michela Soligo, incaricata per i settori Iniziazione cristiana e Formazione catechisti presso il Servizio per la Catechesi della Diocesi di Concordia-Pordenone, ha collaborato a diversi contributi di carattere catechetico tra cui Bambini a messa. Itinerario con famiglie e comunità. Anno C (EDB 2018) e Anno A (EDB 2019).
Maurizio Girolami, presbitero della Diocesi di Concordia-Pordenone, è docente di Sacra Scrittura e Letteratura cristiana antica, direttore della Scuola diocesana di formazione teologica, responsabile e coordinatore del Servizio diocesano per la Catechesi.
Valeria Falasco, psicologa e psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo comportamentale, lavora come libera professionista e come insegnante di sostegno.
L'omelia da tempo è in crisi. Di certo i Vangelo ha le potenzialità per entrare in sintonia con le attese umane contemporanee, anche quelle più profonde e nascoste. Ma spesso viene ingabbiato da preoccupazioni culturali, dogmatiche e patriarcali, sommerso da tentazioni clericali e incrostazioni di potere, che non sanno farsi carico della storia comune.Questo libro di don Rosario Giuè cerca di prendere sul serio la situazione, come solo una comunità cristiana aperta, che si mette davvero in cammino, può fare: diventare una Chiesa in uscita, come chiede papa Francesco. E ciò nella consapevolezza che,
pur nel cambiamento d’epoca che stiamo vivendo, molti che stanno sulla soglia sentono forte il desiderio di incontrare i volto del Dio inedito che Gesù ci ha svelato, il Dio liberante, il Dio della speranza. Le omelie sono state pensate, scritte e pronunciate nella certezza che il Vangelo anche nella post-modernità possa continuare a sorprendere uomini e donne, giovani e adulti, che non si rassegnano e non chiudono il cuore all'impegno per un mondo più umano.
La raccolta dei materiali liturgici utili per celebrare la Veglia di Pentecoste: Ufficio delle Letture, Vespri, Liturgia eucaristica. Uno strumento utile per vivere e partecipare alla preghiera della Chiesa.
Periodico religioso mensile: anno 13, n. 5/2020. Tempo di Pasqua - In edizione tascabile, propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata, oltre al rito della Messa, alla liturgia della Parola e alle parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, le giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione. Abbonandosi all'edizione web sarà possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter, si riceverà quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno.
Le calzature, le strade e la consuetudine di mangiare sdraiati e in più persone sullo stesso letto rendono consueto nel mondo antico il gesto di lavare i piedi all’ospite di riguardo o al padrone di casa. Documentato, per esempio, nel Convivio di Platone, nel Satyricon di Petronio, in Plutarco, nel vangelo di Luca e nel libro della Genesi, quel gesto diventa centrale nel capitolo 13 del vangelo di Giovanni, dove Gesù lava i piedi ai suoi discepoli nel contesto della cena.Destro e Pesce lo interpretano come un «rito di inversione di status», nel senso che in qualsiasi cultura un inferiore può assumere il ruolo di un superiore entro una precisa condizione rituale finalizzata a delineare con maggiore coscienza gli obblighi di ciascuno. Nel caso della lavanda dei piedi, il rituale di inversione è finalizzato a rilanciare un progetto di utopia all’interno della comunità che Gesù spera i suoi discepoli formino dopo la sua morte, imitando la sua scelta servile. Solo il rito, infatti è in grado di palesare il modello proposto dal Vangelo – la subordinazione reciproca e l’amicizia – di renderlo comprensibile e di indicarlo come base normativa del gruppo.
Il terzo dei cinque volumi dell'opera - 1. profilo storico; 2. dottrina; 3. tempio, icona e musica sacra; 4. liturgia; 5. sacramenti - si concentra sull'ambito artistico. Nella concezione del cristianesimo orientale, e quindi del mondo ortodosso, si distingue tra arte liturgica (o ecclesiale) e arte sacra in generale. La seconda può esprimere liberamente la religiosità dell'artista, ma non trova spazio nei luoghi di culto. Al loro interno, infatti, l'arte non ha semplicemente una funzione didattica e tanto meno ornamentale, ma è una componente essenziale dell'azione liturgica, come ha magistralmente intuito Pavel Florenskij. Per questo, sottolinea il metropolita Ilarion nel volume, l'arte liturgica è guidata innanzitutto da una riflessione teologica elaborata dai Concili ecumenici e dai Padri della Chiesa. Il concetto fondamentale è quello di simbolo: l'opera d'arte, nella sua integralità e nelle sue singole componenti, rimanda incessantemente all'Archetipo, la contemplazione del quale costituisce una "finestra aperta" sul Mistero. Questo è appunto il compito dell'arte della Chiesa, che attraverso la bellezza e l'armonia costituisce una profezia del Regno. Nell'esame delle singole componenti dell'arte ecclesiale, l'autore traccia un excursus storico che parte dai testi biblici, letti alla luce della Rivelazione cristiana, ripercorre le epoche storiche e le loro vicissitudini nel mondo bizantino e slavo, mostrandone ripercussioni e interrelazioni...
Il lezionario è scandito in quattro volumi, legati ai tempi liturgici. Prevede una introduzione generale e per ogni tempo liturgico. Propone la Liturgia della Parola; la sezione "per meditare" con le riflessioni tratte da Messa e preghiera quotidiana; la sezione "per pregare"; la sezione "per vivere". Il terzo volume è dedicato alle settimane IX-XXI del Tempo Ordinario.
Il messale quotidiano con i commenti di fratel MichaelDavide, uscito in occasione della nuova traduzione della Bibbia da parte della CEI, è proposto in versione festiva. Il formato è tascabile, senza che l'ingombro ridotto vada a discapito della leggibilità, grazie all'utilizzo dei due colori nell'impaginazione. Una rubricatura visibile sul taglio della pagina permette di individuare velocemente le varie parti in cui il messale è strutturato. Numerosi e dettagliati indici aiutano nella ricerca.
Il tempo della festa, che si ripropone periodicamente in forme identiche, accoglie e placa la nostalgia per il "paradiso perduto" delle origini e prospetta - nella durata di un intervallo - una via di fuga dalla realtà profana oppure, al contrario, una modalità per valorizzare e accettare la condizione umana nella storia. Il tempo festivo nega il tempo normale sottoponendo il lavoro a interdizione, ma contestualmente pone le premesse per riaffermarlo e consentirgli di conferire senso al resto dei giorni. Il pilastro della costruzione culturale del tempo è la festa di capodanno, che nel Medioevo e nel Rinascimento il calendario fiorentino fissava il 25 marzo, Annunciazione della Vergine. La lettura degli affreschi eseguiti dal Beato Angelico proprio nel convento fiorentino di San Marco consente una riflessione sul momento in cui l'eternità entra nella storia e il nuovo ordine del mondo sostituisce l'antico. Nel paradosso dell'assenza concreta trasfigurata in presenza mistica risiede l'atto di fondazione del tempo in cui si trova tuttora immersa l'umanità che si riconosce nei valori cristiani.
A diciotto anni dalla prima pubblicazione e a poco più di vent'anni dalla morte di don Giovanni Buzzoni, vengono riproposte le omelie da lui tenute come canonico teologo durante la messa di mezzogiorno nel duomo di Ravenna. Si tratta di testi di ispirazione patristica che l'autore propone alla comunità cristiana, seguendo il percorso dei quattro Vangeli e secondo le letture che scandiscono l'anno liturgico. Riflessioni rivolte all'uomo di oggi, formulate con taglio sapienziale. "In ogni pagina che don Buzzoni scrive emerge il coinvolgimento tra il messaggio evangelico e la coscienza che responsabilizza ogni uomo nell'amore verso Dio e il prossimo. Questa è saggezza, ciò che nell'antica tradizione dei Padri viene chiamata 'sapienza'" (dall'Introduzione di p. Benedetto Calati)