L'immortalità dell'anima e la risurrezione dei corpi, il giudizio universale e quello individuale, l'inferno e il paradiso sono i temi ricorrenti nei saggi raccolti nel volume, dedicati alle tematiche escatologiche nell'iconografia medievale. Il principale argomento della trattazione è tuttavia la morte, considerata sia nella sua portata analogica - la riflessione cristiana ha conosciuto da sempre differenti accezioni e livelli - che in quella dialettica, che coglie della morte un volto positivo e uno negativo. Prefazione di Severino Dianich. Con un saggio in collaborazione con Agnese Maria Fortuna.
La morte, il giudizio, l'inferno e il paradiso sono le realtà ultime e definitive del vivere che ognuno è destinato ad affrontare, ma che sono abitualmente aggirate o rimosse. Papa Francesco affronta questi temi con rispetto per la sofferenza, con i dubbi e le oscurità che l'accompagnano, e attinge al patrimonio della vita cristiana per guardare con onestà intellettuale al mistero dell'esistenza. Perché infondere fiducia in quelle esperienze ignote che ci fanno sentire fragili e soli è possibile se si pensa, come ha affermato il papa, che «abbiamo un Padre che sa piangere, che piange con noi, che ci aspetta per consolarci, perché conosce le nostre sofferenze e ha preparato per noi un futuro diverso».
L'attesa è un clima spirituale che si configura con la ricchezza e la complessità del vissuto di ogni uomo, in particolare nel suo rapporto con Dio. Vi sono coinvolte la religione e l'antropologia, la filosofia e la storia. Si riferisce a Dio e all'uomo, al singolo e alla comunità. In questo numero 74 di "Parole Spirito e Vita", nella terza parte il tema viene volutamente allargato oltre l'aspetto strettamente religioso, ove pure viene detta la presenza di Dio.
Il cimitero è un luogo fisico che conserva le spoglie dei defunti e ne perpetua la memoria, ma anche un luogo simbolico costruito per consentire ai viventi di esprimere il dolore e di coltivare la speranza. Oggi relegato quasi esclusivamente alla competenza civile e amministrativa, questo spazio richiede una particolare attenzione pastorale capace di rievocare la tomba vuota che si trova al principio della narrazione cristiana. Il libro delinea le caratteristiche del cimitero a partire dall'Antico e dal Nuovo Testamento, ripercorre le trasformazioni che ha subìto in epoca medievale e moderna, ricorda riti e preghiere, si sofferma sulla cremazione e la dispersione delle ceneri. Inoltre, esamina le concezioni del cimitero nelle grandi culture religiose e le tradizioni funerarie di alcune comunità europee emigrate negli Stati Uniti.
Nell'ultimo mezzo secolo, innumerevoli pubblicazioni hanno messo in risalto l'importanza delle correnti profetiche e dei movimenti messianici nella storia dei Paesi del terzo mondo in epoca coloniale e postcoloniale. Le ricerche hanno contribuito a spostare l'accento dalla figura del profeta - essenziale in Max Weber e Norman Cohn - al profetismo nel suo aspetto collettivo, così come appare nelle correnti carismatiche o messianiche. Finita l'epoca nella quale si consideravano i leader di questi movimenti come persone psicologicamente squilibrate capaci di trasformare, grazie al carisma, folle disorientate in eserciti di fanatici, oggi si tende a vedere nei profeti coloro che, in una situazione di crisi, indicano nuove strade richiamandosi a esperienze soprannaturali o a esigenze della coscienza morale per modificare lo svolgimento della storia aprendola a un avvenire migliore. Dalla profezia biblica a Tommaso Moro, dal Rinascimento ai socialismi utopici del XIX secolo, questa aspirazione al rinnovamento assume tre forme principali - escatologia, millenarismo, utopia - che si configurano come costruzioni culturali, dotate di forte carica simbolica, in grado di illustrare il ruolo dell'immaginario nella storia delle società umane. Tali fenomeni non riguardano solo epoche o popolazioni considerate superstiziose, ma il presente stesso dell'Occidente, che deve poter fare posto, nella "grande storia" dell'Europa e dei continenti da essa colonizzati, a tutte le forme dell'attesa...
"Alla fine dei tempi, il Regno di Dio giungerà alla sua pienezza. Il mondo materiale sarà trasformato, i giusti regneranno con Cristo per sempre, glorificati in corpo e anima. Dio sarà allora tutto in tutti: in poche parole, i novissimi sono proprio tutti qui" (dall'Introduzione). Dopo aver rivisitato vizi, virtù, comandamenti, beatitudini, opere di misericordia, l'autore affronta le realtà che si collocano alla fine della vita dell'uomo, ovvero i "novissimi": morte, giudizio, inferno e paradiso. Egli accompagna a riflettere sulle realtà ultime, sull'escatologia. È un discorso di speranza, che si basa sulla fede nella risurrezione di Gesù. Il volume offre alcune semplici parole chiarificatrici su questi aspetti della fede, spesso poco trattati, affinché chi le legge sia messo in condizione di rendere ragione della propria speranza.
Descrizione dell'opera
Testo di riferimento delle riflessioni dell’autore è la nota pastorale della CEI «Rigenerati per una speranza viva» (1Pt 1,3): testimoni del grande “sì” di Dio all’uomo, che ricapitola e riconsegna alle comunità cristiane il lavoro scaturito dal 4° Convegno ecclesiale nazionale (Verona, 16-20.10.2006). L’occasione che le ha originate è una tre giorni di aggiornamento e di spiritualità tenuta a Pietralba (BZ) ai sacerdoti dehoniani dell’Italia settentrionale a fine agosto 2007. Lo stile fresco e colloquiale del volume fa trapelare il contesto in cui è nato, ovvero quello di una grande passione per la Chiesa, di un confronto libero e franco con un gruppo di religiosi impegnati nella pastorale e quindi assai partecipi dei problemi trattati.
Il tema della speranza è diventato quindi il prisma attraverso cui fissare lo sguardo sulla realtà della Chiesa italiana. Le sei riflessioni di quelle giornate sviluppano, in sequenza, i temi della speranza, della testimonianza e della missione. «La speranza è che questa meditazione, nutrita dalle Scritture, dalla teologia e dalla partecipazione al cammino del nostro tempo, aiuti sacerdoti e operatori pastorali a capire meglio questo tempo e a saperlo vivere con consapevolezza e con serenità» (dall’Introduzione).
Sommario
Introduzione. 1. Rigenerati per una speranza viva. 2. La verità sulla vita come sfida educativa e culturale. 3. L’alfabeto della vita quotidiana. 4. La globalizzazione: sfide e risposte. 5. Chiamati a condividere il cammino di Gesù di Nazaret. 6. L’Eucaristia: Gesù testimone in mezzo a noi. Conclusione.
Note sull'autore
Gianni Colzani, ordinato sacerdote per la Chiesa di Milano nel 1964, insegna alla Pontificia Università Urbaniana e al Marianum. È stato Assistente nazionale delle Équipes Notre Dame (1994-1998) e Assistente generale dell’Istituto delle Ausiliarie diocesane di Milano (1997-2002). Presso le EDB ha pubblicato La missionarietà della Chiesa. Saggio sull’epoca moderna fino al Vaticano II, 1975; Antropologia teologica. L’uomo paradosso e mistero (Corso di teologia sistematica 9), 1988 21997. Tra i suoi lavori più recenti ricordiamo: Cattolicesimo, Brescia 2000; La vita eterna. Inferno, purgatorio, paradiso, Milano 2001; Convertirsi a Dio. Opera della Grazia, scelta della persona, sfida per le Chiese, Città del Vaticano 2004.
Delle realtà ultime non si parla e non si scrive, malgrado riguardino la storia di ogni uomo. Già ai suoi tempi annotava Pascal: «Gli uomini, non potendo ignorare la morte, nella speranza d’esser più felici si sono messi d’accordo di non parlarne mai e di non pensarci. Ma è un rimedio ben misero, perché, invece di affrontare il male, si cerca di nasconderlo fino a quando si può».
La riflessione sui Novissimi – morte giudizio inferno paradiso – è poco frequentata anche da parte dei credenti, mentre risulta viceversa indispensabile per conferire un senso migliore alla vita presente. Domandarsi se il giorno della morte sarà anche “dies natalis”, giorno della nascita al cielo, non è insignificante per l’oggi: «non si vive infatti allo stesso modo se si attende o meno una vita nell’aldilà» (J. Guitton).
Nell’affrontare le cose ultime l’autore privilegia il taglio culturale: propone il dato essenziale della fede, indica alcuni tratti della cultura contemporanea che lo interrogano o lo negano, analizza ampliamente il messaggio proveniente dalle Sacre Scritture, Antico e Nuovo Testamento.
Sommario
Introduzione. Morte. 1. Tre realtà drammatiche del nostro tempo. 2. L’eterno presente nella fuga dei giorni. 3. Vita e morte nell’Antico Testamento. 4. La morte nel messaggio del Nuovo Testamento. Giudizio. 1. Il giudizio divino: un tremendo tribunale? 2. Il giorno di YHWH. 3. «Il Signore verrà a giudicare...». 4. Il giudizio ultimo nel Quarto Vangelo. 5. Il giudizio finale nelle parabole di Gesù. Inferno. 1. Un certo disagio... 2. L’inferno nelle antiche culture. 3. L’eterna dannazione nelle fonti bibliche. 4. Alcuni inquietanti interrogativi. Paradiso. 1. Il paradiso: un luogo o uno stato dell’anima? 2. Il paradiso nelle antiche culture d’Oriente e d’Occidente. 3. Il paradiso nella letteratura biblica. 4. La vita beata in Dio: il paradiso!
Note sull'autore
Ubaldo Terrinoni, cappuccino di Viterbo, laureato in teologia dogmatica e licenziato al Pontificio Istituto Biblico, insegna Nuovo Testamento all’Istituto filosofico-teologico di Viterbo. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Lineamenti di pedagogia evangelica, Borla, Roma 1990; Messaggi biblici per vivere, Borla, Roma 1991; «Se tuo fratello…» (Mt 18,15). Sui sentieri evangelici della vita fraterna, EDB, Bologna 1995; Il vangelo dell’incontro. Riflessioni su Luca, EDB, Bologna 22000; Parola di Dio e voti religiosi. Icone bibliche. Volume unico, EDB, Bologna 2004.