Nascosta come è tra i fasti delle rovine antiche e lo splendore dei palazzi rinascimentali e delle piazze e chiese barocche, la Roma medievale pare volersi sottrarre allo sguardo dell'osservatore. Eppure nei secoli che vanno da Gregorio Magno al cosiddetto esilio di Avignone dei papi, Roma conosce vicende di enorme importanza sia in campo politico-istituzionale sia a livello economico e urbanistico. Questo libro, che vede tra i suoi autori i migliori medievisti italiani e stranieri, illustra l'alternarsi di momenti di crisi e momenti di espansione: lo sviluppo delle grandi famiglie romane che si impossesseranno del papato e lo sforzo di contenerle ad opera, per esempio, di Cola di Rienzo, la crescita demografica e urbanistica, la celebrazione del primo giubileo della storia della cristianità nel 1300 e la decadenza culminata nel trasferimento della sede pontificia ad Avignone, fino al ritorno del papato sulla sponda del Tevere e alla rinascita della città.
Nell'ultimo mezzo secolo, innumerevoli pubblicazioni hanno messo in risalto l'importanza delle correnti profetiche e dei movimenti messianici nella storia dei Paesi del terzo mondo in epoca coloniale e postcoloniale. Le ricerche hanno contribuito a spostare l'accento dalla figura del profeta - essenziale in Max Weber e Norman Cohn - al profetismo nel suo aspetto collettivo, così come appare nelle correnti carismatiche o messianiche. Finita l'epoca nella quale si consideravano i leader di questi movimenti come persone psicologicamente squilibrate capaci di trasformare, grazie al carisma, folle disorientate in eserciti di fanatici, oggi si tende a vedere nei profeti coloro che, in una situazione di crisi, indicano nuove strade richiamandosi a esperienze soprannaturali o a esigenze della coscienza morale per modificare lo svolgimento della storia aprendola a un avvenire migliore. Dalla profezia biblica a Tommaso Moro, dal Rinascimento ai socialismi utopici del XIX secolo, questa aspirazione al rinnovamento assume tre forme principali - escatologia, millenarismo, utopia - che si configurano come costruzioni culturali, dotate di forte carica simbolica, in grado di illustrare il ruolo dell'immaginario nella storia delle società umane. Tali fenomeni non riguardano solo epoche o popolazioni considerate superstiziose, ma il presente stesso dell'Occidente, che deve poter fare posto, nella "grande storia" dell'Europa e dei continenti da essa colonizzati, a tutte le forme dell'attesa...
Vescovi, monaci e imperatori (610 - 1054)