Prefazione di Alessandro Castegnaro.
Il progetto nasce dentro il mondo di Buona notizia e ne segue lo spirito. Si tratta di schede semplici, ciascuna costituta di due pagine affiancate: in una l'argomento è spiegato in modo sintetico e chiaro, nell'altra sono presentati i disegni e le attività da realizzare con i bambini. Temi, contenuti e stile risultano particolarmente appropriati per la famiglia di oggi, in tutte le sue forme. Il testo affronta la dimensione esperienziale, quella spirituale e quella contenutistica.
Nessuno nasce catechista, nessuno nasce annunciatore o educatore. In genere, neppure ci si candida da soli: oggi, a servire il vangelo si è chiamati. Di fronte a questo compito ci si può sentire spaesati: anche se si tratta "solo" di entrare in dialogo con bambini e ragazzi; anche se si tratta di lavorare non da soli ma con altre persone, siano esse preti, genitori, consacrati, educatori. Nella messa per la Giornata dei catechisti il 29 settembre 2013 papa Francesco definiva il catechista come "un cristiano che porta in sé la memoria di Dio, si lascia guidare dalla memoria di Dio in tutta la sua vita, e la sa risvegliare nel cuore degli altri". L'agile testo, che nella nuova edizione ha ricevuto significative integrazioni, si rivolge ai catechisti e vuole accompagnarli a vedere il compito dell'evangelizzazione con gli occhi dei vescovi italiani. Sono loro, infatti, ad aver offerto - a molti anni dal Concilio e dal Documento base - i nuovi Orientamenti nazionali per l'annuncio e la catechesi. Ogni capitoletto è corredato di attività pratiche per formarsi, da soli o in gruppo, progettare il cammino con genitori e ragazzi, verificare l'andamento del proprio servizio. Sapendo che catechisti non si nasce, ma si diventa. "Questo cammino ispirato ai nuovi Orientamenti possa rappresentare l'occasione non solo di una pur necessaria preparazione tecnica ma anche e soprattutto di una riscoperta della memoria di Dio e della dedizione che qualifica la vita." (Prefazione di mons. Marcello Semeraro)
Destinato a ragazzi dai 14 ai 16 anni che condividono in vari modi un cammino di fede, il sussidio, organizzato a schede, si colloca all'interno di un percorso triennale sulle virtù teologali che prevede tre testi: MeetMe sulla fede, IHope sulla speranza e Love(H)and sulla carità. IHope presenta ai ragazzi la speranza cristiana come uno sguardo rinnovato sulla vita, che trasforma le esperienze incomplete, incomprese e negative in opportunità di crescita. Il sussidio si divide in quattro parti, ognuna composta da schede animatori, con le indicazioni pratiche per la preparazione e la realizzazione degli incontri, e schede adolescenti, con i materiali, le domande e gli spunti operativi da proporre ai ragazzi. Le schede sono fruibili a seconda del tempo a disposizione del gruppo: sia dalle parrocchie che propongono incontri settimanali brevi, sia da quelle che organizzano momenti comuni più prolungati nel fine settimana.
Il percorso di evangelizzazione degli adolescenti (14-17 anni) nasce come riposta alla necessità di strutturare una pastorale organica a loro rivolta: già sperimentato in diverse parrocchie, è utilizzato regolarmente nella diocesi di Verona. L'intero progetto si articola su tre anni e segue una progressione non in base all'età dei ragazzi, ma alla loro maturazione umana e di fede nelle relazioni con gli altri e con Gesù; pensato per i gruppi parrocchiali, può essere utilizzato anche da movimenti o associazioni. Per ovviare alla tendenziale scarsa costanza degli adolescenti nella partecipazione, ogni incontro è strutturato come uno spot e non è direttamente collegato agli altri: sono previsti circa 22 incontri per anno. La terza tappa, che fa seguito ai sussidi I soliti ignoti e Facciamoci le storie, si pone come un cammino di formazione esplicito, organico e sistematico ad amare. Esplicito nel senso che si intende far sperimentare agli adolescenti gesti ed esperienze d'amore gratuito. Organico nel senso che si accompagna con la crescita dell'adolescente. Sistematico cioè diluito nei tre anni con una progressione di profondità della proposta. La scelta dei brani di vangelo e la loro progressione, permettono di far avvicinare l'adolescente all'amore oblativo insegnato e vissuto da Gesù di Nazaret, il più autentico dei testimoni.
La vita di ogni preadolescente è in divenire e tutto in lui gradualmente cambia, sia fisicamente che dal punto di vista delle emozioni. Anche nella fede il preadolescente inizia il proprio percorso di ricerca. Le esperienze contribuiscono alla sua formazione personale. Il campo proposto con il titolo di Indiana Joannes e la profezia benedetta, incentrato sulla figura di Indiana Jones e, più in particolare, sulle attività legate all'archeologia, vuole costituire un'esperienza di crescita personale e di socializzazione. Le attività di gioco, riflessione e preghiera intendono dimostrare che, come la ricerca e la classificazione sono per gli archeologi due azioni che impongono molta pazienza e dedizione, così nel divenire cristiano un preadolescente è chiamato a far proprie queste azioni: evidenziare, nella ricerca, la strada giusta e classificare, affinché le esperienze vissute possano essere utili nella lettura dei messaggi di Dio.
La vita di ogni preadolescente è in divenire e tutto in lui gradualmente cambia, sia fisicamente che dal punto di vista delle emozioni. Anche nella fede il preadolescente inizia il proprio percorso di ricerca. Le esperienze contribuiscono alla sua formazione personale. Il campo proposto con il titolo di Indiana Joannes e la profezia benedetta, incentrato sulla figura di Indiana Jones e, più in particolare, sulle attività legate all'archeologia, vuole costituire un'esperienza di crescita personale e di socializzazione. Le attività di gioco, riflessione e preghiera intendono dimostrare che, come la ricerca e la classificazione sono per gli archeologi due azioni che impongono molta pazienza e dedizione, così nel divenire cristiano un preadolescente è chiamato a far proprie queste azioni: evidenziare, nella ricerca, la strada giusta e classificare, affinché le esperienze vissute possano essere utili nella lettura dei messaggi di Dio. Età di lettura: da 11 anni.
Nel racconto live di tre anni di "ora di religione" a scuola il grido dei giovani - sotterraneo, duro e angosciato - rivolto agli insegnanti, agli educatori e alla Chiesa: ritrovare il valore del corpo per la fede, questione decisiva del cristianesimo nell'epoca della realtà virtuale. Il libro trasmette la quotidiana esperienza di un insegnante di religione cattolica, "dove le grandi questioni di Dio e dell'uomo emergono dai mille spunti disseminati nel dialogo con ragazzi e ragazze tra i quattordici e i diciannove anni, con i loro problemi, le loro speranze, i loro gusti e le loro convinzioni. In questo dialogo, a partire dalle domande e dalle intuizioni dei suoi alunni, il docente non sale in cattedra per impartire noiose lezioni, ma neppure è in balìa del puro contingente. È lui a condurre la riflessione, a partire da una canzone o dal commento di un alunno. Lasciandosi però, a sua volta, interrogare e rimettere in discussione, come sempre dovrebbe fare un educatore degno di questo nome, come sempre dovrebbe fare un credente, per cui il dubbio di un altro può essere l'occasione di approfondire e verificare la propria fede." (dalla Prefazione di Giuseppe Savagnone)
Il libro nasce dalla predicazione degli esercizi spirituali a gruppi di giovani nell'Anno della fede e si presenta come un commento al Simbolo apostolico. Non si tratta di un testo esegetico, storico o teologico, ma di una riflessione che si propone di corrispondere all'indicazione che papa Francesco ha offerto nell'enciclica Lumen Fidei: "Colui che confessa la fede, si vede coinvolto nella verità che confessa. Non può pronunciare con verità le parole del Credo, senza essere per ciò stesso trasformato". Attraverso un percorso di meditazioni ed esercizi rivolti in modo particolare ai giovani, il testo accompagna il lettore nel cammino di progressiva trasformazione che la fede realizza nel credente.
Il volume pone al centro l'evento e il mistero dell'incarnazione del Verbo e indaga sulle domande e le esperienze che accompagnano la proposta di fede nelle varie tappe dell'età evolutiva, dall'infanzia alla giovinezza. Alla base della riflessione c'è la convinzione che accanto alla Parola di Dio nella sua forma scritta esista anche una Parola di Dio che va cercata sia nella natura che nel cuore dell'uomo. Lo sforzo di queste pagine è dunque individuare le Parole che gradualmente affiorano nell'esperienza per illuminarle con la Parola di Dio e verificare nella storia e soprattutto nell'attualità quale possa essere la risposta pastorale ed evangelizzatrice dell'educatore e della comunità cristiana.
Sommario
Prefazione. Al centro della fede. I. Di quale fede parliamo: innanzitutto dottrina o innanzitutto esperienza? II. Le radici della fede: quando e come nasce la fede. III. L'infanzia e la fede: quando si pongono le fondamenta. IV. La fanciullezza e la fede: le nuove capacità cognitive e relazionali e la scoperta dei valori. V. La preadolescenza e la fede: quando le cose ricominciano da capo. VI. L'adolescenza e la fede: la nuova nascita. VII. La giovinezza e la fede: quando si costruisce la vita. Conclusione. Un cammino che continua e le molte domande che ancora rimangono.
Note sull'autore
Piero Milan (1946), sacerdote, ha compiuto gli studi teologici al Seminario Maggiore di Padova. È stato vicerettore per il settore liceale del Collegio Vescovile Barbarigo, parroco e insegnante di religione nelle scuole. È attualmente impegnato nella formazione dei catechisti.
Il libro nasce con l'intenzione di sostenere la lettura e l'approfondimento de "Il laboratorio dei talenti", la nota pastorale dei vescovi italiani sul valore e la missione degli oratori nel contesto dell'educazione alla vita buona del Vangelo. L'oratorio è per la Chiesa italiana un'esperienza che sta attraversando diversi secoli di storia; la sua origine è da tutti riconosciuta in san Filippo Neri nella seconda metà del Cinquecento: da lì l'esperienza si è diffusa in tutta Italia assumendo caratterizzazioni diverse, grazie anche all'opera di grandi figure di educatori e pastori come san Giovanni Bosco, il Murialdo, il cardinale Schuster e il cardinal Montini, futuro Paolo VI. La vitalità e la forza di questa esperienza è fortemente riconosciuta, e per questo c'è grande attenzione, l'oratorio non può sopravvivere sulla memoria del suo glorioso passato. Chiede piuttosto di essere progettato sempre di nuovo con una forte attenzione al contesto in cui è inserito e alle persone educatori e ragazzi - che riesce a raccogliere. I testi qui raccolti vorrebbero essere di approfondimento e stimolo, perché possano trasformarsi in momenti formativi per tutti coloro che sono chiamati, a vario titolo, a essere animatori, educatori o volontari nella vita dell'oratorio. Dopo la prefazione del segretario generale della CEI, mons. Mariano Crociata, i contributi offrono un approfondimento storico e uno pastorale sul rapporto fra l'oratorio e la comunità cristiana. Prefazione di mons. Mariano Crociata.
Descrizione dell'opera
Salire sulla macchina del tempo e vedere che cosa accade nel futuro di alcuni pianeti lontani è per i ragazzi l'occasione di vedere quanto le scelte fatte nel presente siano importanti per il futuro. I problemi che affliggono i vari pianeti sono in realtà i temi cruciali della loro preadolescenza e adolescenza: l'apatia, la difficoltà di un vero ascolto, i pericoli che derivano dall'abitudinarietà, gli ostacoli a essere felici.
Lungo la settimana del campo scuola i ragazzi avranno la possibilità di rivedere alcune conseguenze di atteggiamenti e dimensioni vicini alla loro esperienza quotidiana.
Sommario
In viaggio tra passato e futuro. Giorno 0: Pronti a partire?. Giorno 1: Sadness Village, il pianeta che non sa essere felice. Giorno 2: Earwax Island, il pianeta dalle orecchie otturate. Giorno 3: Blinkers Valley: il pianeta con la vista limitata. Giorno 4: Amorfous Bay: il pianeta fantasma. Giorno 5: Come back to the future: è nel presente che dobbiamo agire. Giorno 6: Rewind: tempo di risorgere.
Note sull'autore
Il CENTRO PASTORALE RAGAZZI DI VERONA e il Centro di Pastorale Adolescenti-Giovani da parecchi anni svolgono il loro servizio alla Chiesa veronese, per promuovere una pastorale organica e unitaria, favorendo un cammino educativo progressivo comprendente tutto l'arco dell'età evolutiva. Per incarico del vescovo, assieme all'Ufficio catechistico, presentano alla comunità itinerari catechistici sulla linea dei catechismi CEI, predispongono orientamenti per la formazione dei cristiani, elaborano sussidi per rendere più concreta l'azione formativa, preparano gli operatori specifici di settore.