Il mistero della presenza umana di Gesù Cristo, del suo "volto", viene qui analizzato da diversi punti prospettici. L'incarnazione come storicità e trascendenza: il rapporto tra le testimonianze storiche e il "salto" della fede: il profilo di Gesù nei sinottici; umanità e divinità del Cristo giovanneo; figlio di Dio con potenza: Paolo e Cristo; i mille volti di Cristo nell'unica realtà della sua persona.
I passi evangelici delle domeniche e principali festività infrasettimanali dell'anno liturgico sono accostati prima a un livello di commento secondo l'ottica cristiana, successivamente secondo quella dello Zen. Ma gli autori non hanno inteso proporre un percorso omiletico vero e proprio, quanto piuttosto testi di meditazione esclusivamente su Luca: infatti a volte hanno sostituito passi del vangelo di Luca ad altri diversi previsti dal calendario liturgico. Il volume è corredato da un indice dei testi evangelici titolati secondo il contenuto, da un calendario liturgico delle domeniche e feste degli anni in cui si legge il vangelo di Luca.
Primo Mazzolari entra in seminario nel 1902, a 12 anni, in un periodo di tensioni interne alla Chiesa. Il giovane seminarista, affascinato dalle Confessioni di S. Agostino dichiara di voler consacrare il suo diario allo studio di se stesso e del suo cuore. Si trovano così annotazioni intimistiche, ma c'è anche testimoninza di una costante partecipazione ai movimenti della cultura e della vita nazionale e internazionale. In questa nuova edizione, il curatore ha inserito ampi inediti trovati nell'archivio Mazzolari, in fase di riordino.
Questo volume dedicato agli Atti degli apostoli tiene conto dell'unità dell'opera lucana (Vangelo e Atti) ormai riconosciuta dalla critica biblica. Il parallelismo e la complementarietà delle due opere si fonda sulla continuità naturale tra il messaggio di Gesù e la testimonianza della Parola resa dagli apostoli, continuità sorretta dall'azione dello Spirito. Il lettore si troverà quindi di fronte a rimandi incrociati.
Dopo il concilio la vita religiosa ha conosciuto mutamenti profondi, come lo svuotamento delle grandi case di formazione, la fragilità volitiva e la conseguente inconsistenza vocazionale tra coloro che rispondono, la presenza sempre più numerosa di professi/e da paesi del teso mondo, mentre la società consumistica e sempre più secolarizzata sembra relegare i consacrati in un quadro di vita emarginato ed estraneo rispetto all'ambiente circostante. Tutto ciò pone una sfida diretta al processo formativo dei religiosi e delle religiose. Il volume affronta questi temi in due parti: delinea anzitutto i principi pedagogici e gli elementi comuni a ogni tappa della formazione; esamina poi il processo formativo nelle sue varie fasi. Scritto con un intento pratico, tocca i contenuti della formazione (verginità, povertà, obbedienza, vita comune, missione) e i mezzi - periodi formativi (postulato, noviziato, iuniorato, formazione permanente fino alla terza età).
La formazione permanente è tema insistito nei documenti della chiesa sulla vita consacrata e in quelli che i vari istituti religiosi si sono dati nel loro cammino di rinnovamento dopo il Vaticano II. Essa deve essere personale e tenere conto dei diversi momenti o stadi della vita umana per risultare di grande utilità "affinché la vita consacrata sappia essere nella società di quest'epoca un autentico e stabile dono per Dio, e promuova un'efficace evangelizzazione" (Sinodo sulla vita consacrata).
Il volume contiene la prima parte del lungo viaggio cristologico che Ravasi intende condurre dall'Antico al Nuovo Testamento. L'attenzione è qui puntata sulla speranza messianica biblica e sul rapporto tra ebraismo e cristianesimo rispetto ad essa. In via preliminare l'autore indica alcuni percorsi metodologici con cui affrontare la lettura dell'Antico Testamento in chiave cristologica, applicando i principi del documento della Pontificia Commissione biblica "L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa". Il viaggio biblico-teologico è punteggiato di riferimenti filosofici, letterari e artistici alle interpretazioni cristiane ed ebraiche del "volto di Dio".
Un trattato di teologia sacramentaria simbolica, che usa il simbolo come chiave interpretativa fondamentale in alternativa a un impianto concettuale e intellettualistico.
Le comunità dell'Arca propongono una visione nuova: accogliere ogni persona, qualunque sia il suo handicap o le sue debolezze, in comunità di fede. Jean Vanier, fondatore dell'Arca, racconta in questo libro l'inizio e i primi trent'anni di questo progetto, dal 1964 in poi.